Newsletter #121

Benvenuti Commanders, ecco il riassunto della Newsletter 121!

Questa settimana andiamo avanti con la carrellata di aggiornamenti Road to Beta, con informazioni sulle modifiche alle missioni, community goals, modifiche sperimentali, le miniere di ghiaccio e molto altro. La beta per The Engineers (2.1) e per Elite Dangerous 1.6 verrà rilasciata nella settimana dell’8 Maggio, per cui tenete d’occhio le newsletter ed i nostri canali sui social media per restare aggiornati.

Contenuti della settimana

  • Countdown to beta Parte 2
  • Engineer Archive – Modifiche sperimentali 3
  • The Engineers Base
  • HCS Voicepacks competition

Countdown to Beta Parte 2
Benvenuti alla seconda parte di Countdown to Beta! Questa settimana parleremo ancora (ovviamente) del gran numero di modifiche che i giocatori troveranno, con il rilascio di Elite Dangerous 1.6 e The Engineers (2.1).

Nella prossima newsletter, prenderemo meglio in considerazione alcuni dei contenuti che sono esclusivi di Horizons (2.1), incluso come i meccanismi di Loot e Crafting renderanno unica la vostra esperienza nella galassia di Elite Dangerous, e chiaramente parleremo meglio degli Engineers.

Diamo la parola a Michael Brookes:

Missions

Il sistema di missioni aggiornato e migliorato è una delle caratteristiche principali che crediamo che i nostri giocatori, sia di Elite Dangerous 1.6 e The Engineers (2.1) apprezzeranno.

Il nostro primo obbiettivo era di darvi una relazione con le fazioni che vi offrono le missioni. Il più ovvio dei cambiamenti è che ora vedrete che faccia hanno! Chiaramente la nuova struttura va oltre questo aspetto. I personaggi che vi offriranno le missioni saranno costanti ed interagiranno con voi in modo diverso a seconda del tipo di governo, della vostra reputazione e del loro stato sociale, relativo al vostro. Ad esempio i piloti di grado Elite, saranno trattati con maggiore deferenza, rispetto a quelli di grado più basso.

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La vostra reputazione è la chiave di volta per la vostra relazione con qualsiasi fazione in un sistema e chiaramente l’opinione che hanno di voi tiene in considerazione la vostra reputazione con ogni superpotenza che sia a vostro favore o contraria. Questo significa che essere in buoni rapporti con una superpotenza, vi aiuterà ad aumentare velocemente la vostra reputazione con la fazione ad essa associata e viceversa. Completare le missioni con successo migliora la vostra reputazione, mentre il fallimento la peggiorerà. Mentre costruite la vostra reputazione con loro, le fazioni vi faranno lavorare sempre di più, aumentando le missioni disponibili e le ricompense, oltre ad offrirvi fonti di dati nascoste, risorse e materiali.

Il nostro secondo obbiettivo era di mostrare in modo migliore l’impatto che le vostre missioni hanno sulla galassia. Oltre ad informarvi sulla disponibilità di missioni e sui vostri progressi, gli individui che vi assegneranno le missioni vi spiegheranno quale sarà l’impatto che avranno sul sistema (per esempio carestia, boom economico e guerra, economia e governo) e sulla vostra influenza e reputazione. Vedrete anche l’effetto dei vostri successi sui mercati, creando così ulteriori opportunità per i Commander che cercano il profitto o di lasciare il loro segno nella galassia.

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Community Goals

Abbiamo aggiornato di recente i community goals di modo che la lista dei materiali da consegnare possa essere specificata, il che potrà essere utile per alcuni progetti di costruzione che abbiamo in serbo. Stiamo anche rendendo i CG attivi più facili da scoprire aggiungendo dei segnalatori nella galaxy map e saranno inoltre elencati nella lista delle missioni.

Missili e Siluri

La visualizzazione delle armi verrà modificata per mostrare il loro tipo e livello di danno che infliggono. Questo ovviamente si riflette nelle modifiche disponibili tramite gli Engineers ma oltre a questo abbiamo effettuato delle modifiche sostanziali ad alcune armi ed in particolare ai missili ed ai siluri.

I missili guidati riceveranno un sistema di guida migliorato che li renderà più efficienti a distanza, assieme ad una maggiore capacità esplosiva che ne aumenterà i danni, in modo particolare il danno diffuso che possono causare. I Commander noteranno che la resistenza degli skimmer al danno diffuso è stata aumentata, quindi i piloti avranno bisogno di ripensare alla loro tattica di attacco contro le basi in superficie, specialmente ora che saranno dotate di sistemi di difesa.

Il danno che verrà inflitto dai missili guidati avrà effetto su tutti i moduli esterni del bersaglio, di solito motore, cockpit, armi e agganci per le utility, rendendoli quindi utili per disabilitare le armi. Oltre ad aumentare le capacità dei missili, abbiamo migliorato in modo simile quella dei siluri, che ora sono più efficienti contro le navi più grandi e contro i sistemi di difesa.

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Ice Mining, le miniere di ghiaccio

I piloti avranno un motivo in più per visitare i meravigliosi anelli di ghiaccio. Nuovi materiali come cristalli di metanolo e diamanti potranno essere trovati, scavando, oltre a materiali richiesti dagli Engineers.

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Traffic Control

Durante l’avvicinamento alle basi, ascolterete il chiacchericcio dei controllori di volo che vi guideranno in fase di approccio e quando lascerete le stazioni. Sapranno se siete i benvenuti o no in quella stazione ed assegneranno un nome, automaticamente, alla vostra nave, formato dalla marca della vostra nave e dalle prime 3 lettere del vostro nome.

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Cliccate sull’immagine per un esempio del Traffic Control.

Engineer Archive – Modifiche sperimentali 3
The Engineers (2.1) è il prossimo massiccio aggiornamento nella stagione di espansioni di Elite Dangerous: Horizons, che aggiungerà il Loot ed il Crafting, gli stessi Ingegnieri ed altre modifiche e dinamiche agli aspetti che già ben conoscete in Elite. Modificate e migliorate tutti i moduli della vostra nave ed aggiungete effetti sperimentali e non comuni alle vostre armi, come quelli illustrati di seguito.

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Engineers’ Bases

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HCS Voicepacks – Vega

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Vega è un voice pack registrato per essere utilizzato con Elite Dangerous, da Brent Spiner, ovvero Data (Star Trek: The Next Generation). Con oltre 1000 risposte che sostituiscono quelle del computer della nave, è una aggiunta da non perdere per Elite Dangerous.

Potete acquistare Vega ed altri voice pack nello HCS store.

Come sempre, controllate i forum ufficiali, la pagina twitter e la pagina Facebook per tutte le ultime novità dell’universo di Elite: Dangerous, noi vi terremo informati.

Alien 5 – Sigourney Weaver conferma: “sarà un capolavoro”.

Come abbiamo già detto, “Alien 5” di Neill Blomkamp non uscirà subito al cinema, ma, durante l’evento condotto da VMware, Sigourney Weaver ha detto che il film è ancora vivo e che varrà la pena aspettare. Precedentemente si era pensato che il film potesse essere messo in attesa a tempo indeterminato ma la Weaver ha chiarito che Ridley Scott ha chiesto a Neill Blomkamp di far uscire Alien 5 solo dopo il sequel di Prometheus, Alien: Covenant. Sigourney Weaver afferma anche che lo script che hanno preparato per il quinto episodio di Alien è grande e sarà sicuramente apprezzato ed accettato dai fan del mio xenomorfo preferito.
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“Beh, io credo che sarà un grande film. Ridley ha chiesto a Neill di aspettare e di tenere il nostro Alien pronto non appena sarà uscito Alien: Covenant. Egli (Ridley) ha voluto che il suo film uscisse prima rispetto a quello di Neill. Ma è uno script incredibile, e Neill ed io siamo davvero entusiasti di farlo. Stiamo facendo altre cose in attesa di andare avanti su questo progetto. Sarei davvero sorpresa se non se ne facesse nulla, perché è un grande copione e ci piace lavorare insieme. Quindi, è solo questione di tempo prima che il film possa vedere la luce, ma sarà valsa la pena di aspettare”.

Comunque, leggermente off-topic, ci piace guardare queste foto di Sigourney.. da ragazza acqua e sapone..

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..a bellissima donna..

Sigourney Weaver

..fino a “santa subito”…

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..ma senza esagerare..

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Newsletter #120

Benvenuti Commanders, ecco il riassunto della Newsletter 120!

Questa settimana, dopo l’annuncio di ieri che la versione beta di The Engineers (2.1) ed Elite Dangerous 1.6 verranno rese disponibili verso l’8 Maggio, inziamo con le nostre newsletter “Countdown to Beta” con altri 2 esempi delle modifiche sperimentali che verranno inserite con la nuova espansione, oltre ad alcuni miglioramenti che riguardano l’allesimento delle navi negli outpost e stazioni stellari, nuove armi, nuovi motori, punti di interesse, etc etc..

Contenuti

  • Countdown to Beta – Parte 1
  • Engineer Archive – Experimental Modifications 2
  • On the Horizon – Countdown to The Engineers Beta Livestream: Parte 1

Countdown to Beta – Parte 1
“Il rilascio dell’espansione 2.1 The Engineers e l’aggiornamento alla versione 1.6 è uno dei più grandi che abbiamo fatto: la lista delle modifiche è enorme! Molti aggiornamenti funzionano in combinazione con altri, il che ha un impatto finale ancora maggiore. Man mano che ci avvicineremo al rilascio della Beta, nella prossime settimane, parleremo degli aggiornamenti e delle aggiunte principali, visto che oltre ad aggiungere nuove caratteristiche, siamo riusciti a migliorare alcuni aspetti del gioco. Per me questa è una delle parti più interessanti dei nostri continui aggiornamenti: l’abilità di adattarsi e a creare il gioco e la galassia in cui risiede!”       Michael Brookes (Executive Producer)

Enhanced Starport Outfitting

Con le modfiche alle armi ed ai moduli che verranno apportate con le nuove feature di Loot e Crafting che saranno rese disponibili con l’espansione The Engineers (2.1), tutte le basi stellari, sia per la 2.1 che per la 1.6 avranno un rinnovato sistema per allestire la nave, il che migliorerà il processo di acquisto e di installazione di nuovi moduli ed inoltre ci permette di mettere in rilevanza altre aggiunte non ancora annunciate.

Questo aggiornamento sostanziale fornisce un filtro per i moduli ed un migliorato accesso ai dati rilevanti, direttamente nella schermata di outfitting, facilitando il compito dei Commanders che “vanno di fretta” e preservando comunque il livello di dettaglio che permette di trarre statistiche accurate su armi e su moduli.

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Tutte le informazioni sono ora presentate in un modo più leggibile per tutti coloro che utilizzano schermi VR, ed è stato migliorato esteticamente anche per quelli che usano schermi tradizionali.

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Nuove armi e nuovi Drive

Come menzionato nelle newsletter precedenti, dietro vostra richiesta, i vari produttori di armamenti hanno rilasciato nuove classi di armi “large” e “huge (enorme)” , includendo:

•Huge Beam Laser

•Huge Pulse Laser

•Huge Multi-Cannon

•Large Multi-Cannon

Il nome stesso indica la loro classe e, ovviamente, sono armi che fanno molto male!. Sono disponibili sia su supporto fisso che orientabile, a seconda delle preferenze dei Commanders.

Per coloro che usano le navi più piccole, come ad esempio il Sidewinder, la Faulcon de Lacey ha introdotto dei Drive di dimensione 2 e 3 con prestazioni migliorate. Eccezionale per chi fa le corse, danno inoltre quel tanto in più di velocità che può fare la differenza in caso di “incontri pericolosi”.

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Aumentata la visibilità dello status di un sistema sulla Galaxy Map

Molti Commanders hanno i loro sistemi stellari preferiti e lavorano a stretto contatto con essi. Di conseguenza sanno già quale sia la loro situazione locale.

Per tutti quelli che invece preferiscono girovagare per la galassia in cerca di guerre, la Pilots Federation ha modificato il GalNet system, in modo che i Commanders che avranno la patch 2.1 e la 1.6, disporrano di un filtro sullo status nella Galaxy Map che metterà in evidenza se un sistema è in guerra, se è in fase di carestia, o altre informazioni disponibili.

Oltre che a rendere più facile la localizzazione di sistemi in uno stato particolare, tutti i Commanders si renderanno conto di come lo stato di un sistema ha un diretto impatto sulle sue fazioni e mercati.

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Incontri in superficie

I “Points of Interest” (POIs) sono dei punti di interesse che i giocatori di Horizons possono scoprire sulla superficie dei pianeti o delle lune.

L’espansione The Engineers aggiunge nuove tipologie di POI da scoprire e, di conseguenza, nuove cose potranno accadere sulla superficie. A voi sta scoprirle! Inoltre alcuni POI sono stati migliorati (alcuno vengono sorvegliati da navi a bassa quota!). Non si incapperà più in POI di origine umana, al di fuori dello spazio attualmente colonizzato, come invece accade ora.

L’immagine sotto riporta una schermata non modificata del gioco, che mostra il relitto di un Diamondback sulla superficie di un pianeta. Questo è solo un esempio dei nuovi POI che incontrete.

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Anche gli Unidentified Signal Sources (USSs) sono stati aggiornati. Alcuni sono stati linkati a delle missioni specifiche sia per la patch 2.1 che per la 1.6, così i Commanders dovranno cercare delle zone specifiche dello spazio utilizzando il discovery scanner, oppure scansionando il beacon (se il sistema ne ha uno). Scansionare il nav beacon darà ai Commanders i dati di esplorazione per il sistema (se non li avete già acquisiti).

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Inoltre una nuova scoperta nel settore della tecnologia dei sensori, verrà passata automaticamente a tutte le navi della Federazione Piloti: la possibilità di scansionare gli USSs anche mentre siete in supercruise, così i Commanders potranno giudicare meglio se intervenire o no nell’USS.

Enhanced NPCs

Anche il comportamento degli NPC verrà modificato sia per la 2.1 che per la 1.6. La loro AI (intelligenza artificiale) è stata modificata seguendo il feedback della grande comunità di Elite Dangerous, migliorando l’efficacia in combattimento degli NPC di più alto livello. Inoltre, con la patch The Engineers (2.1), vi potrete aspettare un aumento dell’attività vicino alle superfici dei pianeti. Vedrete più traffico fra gli spasioporti o delle pattuglie attorno alle basi.. o come abbiamo annunciato, alcuni insediamenti avranno delle navi di difesa, rendendo l’attacco aereo più pericoloso!

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Engineer Archive – Experimental Modifications 2
The Engineers (2.1) è il prossimo massiccio aggiornamento nella stagione di espansioni di Elite Dangerous: Horizons, che aggiungerà il Loot ed il Crafting, gli stessi Ingegnieri ed altre modifiche e dinamiche agli aspetti che già ben conoscete in Elite. Modificate e migliorate tutti i moduli della vostra nave ed aggiungete effetti sperimentali e non comuni alle vostre armi.

Potete acquistare la vostra copia di Elite Dangerous: Horizons visitando il sito ufficiale del Frontier Store.

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Come sempre, controllate i forum ufficiali, la pagina twitter e la pagina Facebook per tutte le ultime novità dell’universo di Elite: Dangerous, noi vi terremo informati.

The Engineers beta

“Il nostro fantastico team alla Frontier continua a stupirci con le loro ambiziose visioni per Elite Dangerous. Ci sono stati dei grandi aggiornamenti ogni 2-3 mesi, accompagnate da patch di minori dimensioni, per un totale di 148 aggiornamenti negli ultimi 15 mesi. Per l’espansione The Engineers abbiamo deciso di prendercela un po’ più comoda, per essere sicuri di consegnarvi qualcosa di speciale, ma anche per darci la possibilità di rivisitare molte delle caratteristiche che sono già presenti nel gioco. Questo in aggiunta alle novità di cui abbiamo accennato nei mesi scorsi, senza tralasciare chiaramente la “storia”, ovvero approfondiremo (o meglio approfondirete) le implicazioni dei “barnacles” e le loro origini, vi sarà di più sugli alieni e molto, molto ancora…

The Engineers sono individui solitari, dei “cani sciolti”, anticonformisti. Ognuno di loro ha una sorta di capacità, appresa nel loro passato, che hanno trasformato in una attività: ovvero trasformare le varie parti della vostra nave per migliorarle. Ciò sarà possibile utilizzando componenti rari e difficili da trovare. La maggior parte degli Engineers sono riservati, quasi dei clandestini che si nascondono, lavorano dietro alle quinte per organizzazioni militari (o ancora peggio) e spesso sarà necessario che siate referenziati prima di incontrarli. Ovviamente dovrete anche scoprire come trovarli. Alcune missioni vi porteranno da loro, ed alcuni di essi vi mostreranno come trovare gli altri Engineers, fornendovi una via più rapida. Anche nel rapporto con gli Engineers c’è una progressione, dato che costruirete la vostra relazione di fiducia compiendo delle missioni indicatevi da loro.

Sono felice di annunciarvi che The Engineers (Elite Dangerous 2.1) sarà disponibile ai giocatori con beta access nella prima settimana di Maggio.”

David Braben

The Engineers ed Elite Dangerous 1.6

La prossima espansione The Engineers (2.1), è la seconda di una serie che è iniziata con Planetary Landings. The Engineers aggiunge il saccheggio ed i mestieri (crediamo che tutti i videogiocatori sappiano cosa sia il loot ed il crafting) ed i già citati Engineers, come elementi principiali, ma inoltre apporta anche una serie di nuovi elementi di gioco. Tramite gli Engineers sarete in grado di migliorare ed aumentare le caratteristiche di ogni modulo della vostra nave, ed aggiungere particolarità rare e sperimentali alle armi, con effetti davvero straordinari. Ne parleremo di più nelle prossime newsletter, ma ecco un esempio delle abilità che potrete implementare.

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Il nostro secondo annuncio è che Elite Dangerous 1.6, disponibile a tutti i giocatori di Elite Dangerous, e non solo a quelli di Horizon, apporterà modifiche importanti al gameplay per tutti i giocatori, in modo principale al sistema delle missioni. Verrà reso disponibile contemporanemante a The Engineers.

Nelle newsletter delle prossime tre settimane, a partire da quella di domani, entreremo in maggior dettaglio sulla 1.6 e su The Engineer, con degli articoli scritti dal produttore esecutivo Michael Brookes, su tutte le nuove caratteristiche di gioco, design, immagini ed altro.

Oltre alle newsletter settimanali, faremo anche un livestreaming chiamato “Countdown to Beta” il giovedì successivo, dove discuteremo le informazioni che troveremo nelle newsletter degli sviluppatori, vi mostreremo le nuove schermate di gioco e risponderemo alle vostre domande sui contenuti delle newsletter.

Vi ringraziamo per aver finora condiviso con noi questa avventura chiamata Elite Dangerous. Ci abbiamo messo del tempo per creare The Engineers e 1.6, e crediamo che vi piaceranno i risultati. Il futuro di Elite Dangerous appare incredibilmente eccitante.. e comincia fra solo tre settimane!

Yuri Gagarin e la corsa allo spazio

Il 12 aprile del 1961, se vi fosse capitato di passare nei pressi dei campi a sud della città di Engels, nella ex-CCCP, vi si sarebbe presentato uno spettacolo inconsueto: un uomo in una pesante tuta arancione, il casco bianco, ed un paracadute ancora attaccato alla imbragatura della tuta, alla ricerca di un telefono per contattare la propria base.

Invasione aliena ? Scherzo di Carnevale ? No, tranquilli, è solo il primo uomo ad essere stato lanciato nello spazio.

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Lanciato alle ore 9:07 di Mosca, all’interno della navicella Vostok 1 (Oriente 1), l’allora 27enne Yuri Gagarin pronunciò la celebre espressione – поехали! (pojechali – “andiamo!”) al momento del decollo. Compì un’intera orbita ellittica attorno alla Terra, raggiungendo un’altitudine massima di 302 km e una minima di 175 km, viaggiando a una velocità di 27.400 km/h. Per tale missione Gagarin aveva scelto il nominativo Кедр “Kedr” (“cedro”), usato durante il collegamento via radio.

La Vostok 1 pesava circa 5 tonnellate ed era alta poco più di 5 metri.

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In realtà era costituita due parti unite in cui la prima ospitava il cosmonauta (guai a chiamarlo astronauta) e un modulo che conteneva strumentazione, motori e serbatoi di ossigeno. Gagarin aveva la possibilità di osservare l’esterno attraverso tre oblò, in uno spazio simile a quello di una vecchia Fiat 500.

Al termine del volo, Gagarin venne espulso dall’abitacolo e paracadutato a terra. Nei resoconti ufficiali si affermò che era invece atterrato all’interno della capsula, per conformarsi alle regole internazionali sui primati di quota raggiunta in volo. Guardando ciò che resta della capsula, forse è stato meglio così.

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Migliaia di russi lo attendevano al suo ritorno e la sua impresa ebbe una grande eco in tutto il mondo. Gagarin dimostrò che l’uomo era in grado di volare oltre le previsioni, diventando a soli 27 anni il primo uomo della storia a orbitare intorno alla Terra e a osservarla dallo spazio. Venne decorato da Nikita Khruščёv con l’Ordine di Lenin, la massima onorificenza sovietica, diventando Eroe dell’Unione Sovietica.
In seguito Gagarin collaborò alla preparazione di altre missioni spaziali, come quella della Vostok 6, che nel 1963 portò Valentina Vladimirovna Tereškova nello spazio (prima donna in assoluto a compiere una tale missione). Inoltre, partecipò allo sviluppo della nuova navicella spaziale Sojuz.

Questo è quanto si legge nei libri di storia e su Wikipedia.
Più difficile è cercare di capire l’impatto che tale impresa ebbe (parliamo dei primi anni ’60) a livello mondiale; l’america era ancora in preda al “Maccartismo”, anche se in calo, ed eravamo in piena Guerra Fredda. Iniziava la corsa allo spazio (beh, a dire il vero era già iniziata nel 1957 con il lancio da parte della Unione Sovietica, dello Sputnik).
Prima dello Sputnik, l’americano medio pensava che gli Stati Uniti fossero leader in tutti i campi tecnologici. In risposta allo Sputnik, gli Stati Uniti iniziarono degli sforzi enormi per recuperare questa superiorità tecnologica, tra cui il rinnovamento dei programmi scolastici. Questa reazione è oggi nota come Crisi Sputnik. Le due superpotenze inziarono ricerche, studi e lanci sperimentali, per guadagnare la supremazia dello spazio : lanci di cani, scimpanzè e tartarughe attorno alla luna (non è uno scherzo, cercate “sonda Zond 5”). L’Unione Sovietica fu anche la prima ad iniviare le donne nello spazio, nel 1963 (impresa emulata con un piccolo ritardo, nel 1983, dagli USA). Sempre all’Unione Sovietica spetta il primato della prima navetta con più di una persona di equipaggio, la Voschod 1, una versione modificata della Vostok, il 12 ottobre 1964 con i cosmonauti Komarov, Feoktistov e Yegorov. Inoltre il cosmonauta Aleksej Archipovič Leonov, della Voschod 2, lanciato il 18 marzo 1965 effettuò la prima passeggiata spaziale della storia.

Da qui in poi il traguardo si sposta: l’obiettivo della corsa allo spazio divenne l’invio di un uomo sulla Luna.
Ma di questo parleremo in un altro articolo 🙂

Terminator 6

La guerra contro Skynet non è ancora finita, lo stesso Terminator originale è ancora ufficialmente in missione.
Resta da capire in quale linea temporale lo ritroveremo.

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Il 2015 è stato l’anno del ritorno in grande stile di titoli storici come Jurassic World e ovviamente Star Wars, insieme ai quali ha fatto la sua comparsa il lungamente atteso ritorno della saga di Terminator dopo che Salvation aveva ricevuto pareri contrastanti, portando la produzione prima a vendere i diritti cinematografici e poi premere il tasto reset.

Con un incasso globale di 440 milioni a fronte di un budget di 155, in realtà non avrebbero dovuto esserci dubbi sull’annuncio di un ulteriore capitolo per Terminator Genisys, ma la casa di produzione Skydance decise invece che era meglio ripensare a fondo il futuro della lotta a Skynet, probabilmente a causa di pareri leggermente migliori di quelli relativi a Salvation, ma senza l’auspicato supersuccesso sia commerciale che di approvazione da parte dei fan.

Caduta nel dimenticatoio la prevista serie tv, sparisce silenziosamente la data comunicata dalla Paramount per il sequel, ovvero il 19 maggio 2017

Almeno fino al un paio di week end fa: mentre si trovava in Australia, Arnold Schwarzenegger è stato intervistato da Channel 9 e alla domanda sulle chance che venga realizzato un nuovo sequel per Terminator la sua risposta è stata:

«Assolutamente sì, ne sto seguendo gli sviluppi.»

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Ovviamente non ha approfondito oltre, ma oltre a essere stata la prima conferma ufficiale dell’esistenza del progetto, il dettaglio interessante è dato dal fatto che si parli di un generico Terminator 6 invece di Genisys 2, il che non risponde ancora alla domanda vera e propria, ovvero se assisteremo al proseguimento delle avventure di Sarah Connor con il volto di Emilia Clarke o se il T-800 farà un salto in un’altra timeline. O tornerà nella sua.

Voi cosa preferireste: proseguire o resettare di nuovo?

Rogue One: il trailer

Finalmente è stato rilasciato!
Vi avevamo già parlato di Rogue One in passato, come uno degli spinoff di Guerre Stellari.
Il film narrerà gli eventi immediatamente precedenti all’Episodio IV “Una nuova speranza” (ovvero il primo film di Guerre Stellari), cioè di come i Ribelli si sono impadroniti dei piani della Morte Nera.

Il trailer inizia con una voce narrante che elenca le accuse contro Jyn Erso, il personaggio principale. Viene portata, ammanettata, nella base ribelle di Yavin IV, che conosciamo già dal film “Una nuova speranza”.

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“Vivi contando solo su di te da quando avevi 15 anni. Avventata, aggressiva e indisciplinata.” dice Mon Mothma, il leader della Ribellione contro l’Impero galattico.

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A metà della scena si vede Jyn che combatte contro alcuni stormtroopers con un mix di corpo a corpo, pistola laser ed esplosivi.

Da quello che sappiamo, Jyn Erso non fa parte ufficialmente dell’Alleanza, ma è un combattente per la libertà che agisce in modo indipendente. Invece il personaggio interpretato da Diego Luna è un ufficiale dei ribelli.

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“Abbiamo una missione per te,” dice Mon Mothma mentre si vedono dei Star Destroyers vicino alla Morte Nera. “Un test delle armi è in programma a brevissimo. Abbimo bisogno di sapere di cosa si tratta e di come distruggerlo.”

Si, quella è la prima Morte nera, da “Una nuova speranza”, mentre le viene installato (come optional a pagamento) il superraggio laser da miliardi di gigawatt (si vede che ai tempi dell’Impero galattico, le energie rinnovabili erano a buon punto…). Mon Mothma spiega quali sono le premesse del film : Jyn Erso dovrà rubare i piani della Morte nera, assieme ad altri loschi figuri.

Jyn e Luna, assime ad altri Ribelli, escono fuori dalla base.

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Un ammiraglio dell’Impero, che sarà il “cattivo” di “Rogue One,” interpretato da Ben Mendelsohn, viene mostrato in uniforme bianca e mantello.

Forest Whitaker, un attore che è una garanzia, solo per la sua espressione e mimica facciale.

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Un soldato imperiale, tutto in nero. Non sappiamo ancora se è uno Stormtrooper o uno Shadowtrooper.

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Donnie Yen, che interpreta uno dei membri del gruppo di Jyn, mentre fa fuori alcuni stormtrooper, come fosse un samurai.

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Ecco uno dei primi misteri. Chi è la figura incappucciata che si vede inginocchiarsi, vicino alle Guardie Imperiali (quelle in rosso) ?
E’ Darth Vader ?

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E mentre Whitaker recita l’ultima parte della sua narrazione (“Che cosa diverrai?”), vediamo Jyn Erso indossare l’uniforme di un pilota imperiale di caccia TIE.

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Cosa starà a significare ? Jyn si unirà all’Impero ? Oppure è solo un barbatrucco ?
Stay tuned, appena sapremo di più, ve lo faremo sapere !

Resta di stucco, è uno Star Trukko..

La nota casa di cosmetici  MAC Cosmetics ha annunciato una linea dedicata al mondo di Star Trek.

Questa estate MAC introdurrà una collezione ispirata ad alcuni personaggi, nello specifico: Deanna Troi, Uhura, Seven of Nine and the Orion Girl, Vina. La collezione sarà composta da 25 pezzi, comprendenti prodotti per le labbra, per gli occhi e per il viso.

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Star Trek rappresenta un fenomeno della cultura pop, le cui storie spesso si occupavano di problematiche inter-razziali”, dice James Gager, il direttore creativo di MAC. “Per il 50esimo anniversarlio, abbiamo deciso di rendere omaggio a tutti i potenti personaggi femminili, con una collezione di make-up trascendente e trasformante.”

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La collezione di make-up ispirata a Star Trek sarà disponibile online a partire dal 25 Agosto e a seguire, dal 1 Settembre, nei negozi. I fans che parteciperanno al  San Diego Comic-Con, potranno pre-acquistarli in esclusiva, solo per un giorno Giovedì 21 luglio, presso il MAC Gaslamp (234 Fifth Ave- Gaslamp District
San Diego, CA 92101).

Seguite l’ashtag #MACStarTrek per le ultime news.

Link all’articolo originale

..e non è un pesce d’aprile!!!

Saitek annuncia un nuovo HOTAS

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Il Saitek X-56 Rhino H.O.T.A.S. Advanced Flight Control System è un HOTAS (Hands On Throttle-And-Stick) ideato per i giochi come Elite Dangerous e Star Citizen, meglio se giocati in VR. Basato sull’apprezzata piattaforma Rhino, questo HOTAS è stato progettato appositamente per soddisfare le esigenze di controllo dei titoli appena menzionati introducendo allo stesso tempo nuove funzionalità che rendono il controllo più intuitivo.

Per ciascuno dei due controller di cui si compone l’HOTAS è stato aggiunto un mini Joystick analogico, in modo da consentire il controllo su ulteriori quattro assi, ideale per le dinamiche a 6 gradi di libertà delle più recenti e complesse simulazioni spaziali.

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Il dispositivo offre retroilluminazione RGB personalizzabile tramite il software a corredo. Inoltre, è dotato di sensori ad effetto Hall e di un sistema a molle regolabile che permette agli utenti di regolare la forza necessaria a muovere il Joystick.

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Saitek X-56 Rhino arriverà in commercio nel corso del mese di maggio negli Stati Uniti al prezzo di $249.99.
Altre informazioni si trovano quì.

CMDR Nijal : Spero proprio che CMDR Wolf974 me lo regali per Natale!!!

ED: Distant Worlds. Morte nello spazio

Dopo l’emozionante visita a Sag A, al centro della galassia, è ora di ripartire verso l’orlo esterno.

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Continuo ad effettuare diagnostiche di sistema, tutti i moduli sono in condizioni accettabili e comunque nominali. Mi preoccupa comunque l’errore riscontrato in precedenza: se la diagnostica non dovesse funzionare, tutti i miei sforzi di interpretare i messaggi di errore del computer sarebbero vani e porterebbero a gravi conseguenze.

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La mia destinazione, laggiù, lontano.. una piccola nebulosa.

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Ancora una volta mi fermo affascinato ad immagazzinare carburante e ad ammirare questa stella doppia..

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..per poi proseguire. E’ incredibile come passi lento il tempo nello spazio. O forse è solo la mente che cerca di conciliare le enormi distanze percorse così alla svelta.

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Ecco il waypoint 13

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Il punto di attracco è in cima a quel picco. Ogni tanto mi sembra di sentire un tremito nella struttura della nave.. come un brivido. Al mio ritorno dovrò far controllare bene gli accoppiamenti e le giunture, saldatura per saldatura.

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..e mentre mi sto preparando per l’atterraggio..

accade la fine..

così in fretta che il mio sguardo resta fisso ad osservare la montagna che si avvicina sempre più
così in fretta che non riesco neanche ad eseguire una singola procedura di emergenza
così in fretta che riesco solo a mettere le braccia attorno alla testa

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La nave precipita verso il fianco della montagna ed io con lei.
Urtiamo la roccia..rotolando verso il basso..
..ancora e ancora..
..perdo conoscenza..

..mi risveglio.. devono essere passati pochi secondi da quando ci siamo fermati.. ma forse sarebbe stato meglio se fossi rimasto addormentato.
La nave giace su un fianco, lo scafo è ridotto al 13%.

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L’abitacolo è distrutto, ho solo 5 minuti e 7 secondi di ossigeno rimasti nella tuta di emergenza.
Verifico se l’unita di riparazione è in grado di sigillare nuovamente il cristallo.. ma anche essa è andata distrutta.
Dalla nave fuoriescono gas refrigeranti e ci deve essere un incendio elettrico la dietro, alimentato da quel po’ di ossigeno che è rimasto.
Il Frameshift Drive è ancora operativo.. ma un unico balzo non mi porterebbe da alcuna parte.
Sono troppo lontano dalla civilizzazione per poter chiedere aiuto.. e comunque anche i sistemi radio sono diventati un ammasso di rottami.

Sono finito.

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Dopo i primi istanti di panico, sapere che non c’è nulla che io possa fare per salvarmi, mi ha in qualche modo tranquillizzato.
Ho solo 4 minuti e 42 secondi di vita rimasti prima di asfissiare.. ma prima di esaurire definitivamente l’ossigeno aumenterò il tasso di CO2 per addormentarmi dolcemente, come ci hanno insegnato al corso di sopravvivenza, come ultima misura.
Mi avevano detto che il pensiero è quanto di più veloce ci sia.. più della luce. Ripenso in un solo istante alla mia vita, a tutti i passi che mi hanno portato quì, a morire su un pianeta desolato. Almeno potessi dare un senso a questa mia fine. Non ho nessuno quì per cui sacrificarmi, a cui donare la mia vita. Non sarebbe un suicidio.. no.. ma almeno darei un senso a questa mia morte, per un valore superiore alla vita stessa, consapevole di compiere qualcosa che può essere compreso, condiviso, apprezzato.
Ma quì, su PHIPOEA DD-F C26-1311 3 E, non c’è nessuno da salvare.. ed io sono già condannato.
Avevo letto che noi umani abbiamo il tempo contato.. e niente è più vero che vederlo scorrere lentamente nel display della tuta.

4 minuti e 19 secondi.

Per quanti sforzi facciamo di durare il più a lungo possibile – penso, chiudendo gli occhi – per quanto ci illudiamo di restare sempre “operativi” e di vivere per sempre, il destino è segnato. Nello spazio o sulla Terra, che per molti versi amiamo, non possiamo esistere in eterno. Questa vita, se la odiassimo a morte, non c’importerebbe nulla di perderla; anzi, forse non vedremmo l’ora di andarcene. Il fatto è che, accanto a motivi di rabbia e di sofferenza, ce ne sono molti di soddisfazione, e questi, alla fine, sembrano prevalere. Ci dispiace andarcene. Anche se ci dicessero che passeremo a miglior vita, non sarebbe per noi una grande consolazione.

Respiro lentamente.

3 minuti e 54 secondi.

Guardo per un istante al di fuori dell’abitacolo. La desolazione mi circonda. Non una pianta, un albero. Avrei sperato di terminare la mia esistenza circondato dal verde. La vita e la morte sono aspetti naturali che andrebbero vissuti in maniera naturale. Nella natura la morte, in realtà, non esiste se non come forma di passaggio. La morte è l’anticamera di una nuova vita. Tutto è trasformazione. Vita e morte fanno parte di un immane processo di trasformazione, di cui noi non vediamo né l’inizio né la fine. Ma nello spazio, nel vuoto, in quasi assenza di gravità, non ci saranno trasformazioni. Non diverrò concime o nutrimento per i batteri.. resterò così, un mausoleo al mio stesso fallimento.

Respiro ancora più lentamente.

3 minuti e 33 secondi.

Penso che ciò che conta in realtà non è né la vita né la morte, ma la dignità dell’essere umano, l’essenza della sua umanità. Vita e morte coincidono quando è in gioco la difesa del valore del senso di umanità. Aver paura della morte, quando è in gioco questo valore, significa non saperlo vivere con coerenza, sino in fondo. L’unica cosa di cui bisogna aver paura è proprio questa incapacità a essere naturali, a vivere con naturalezza la propria umanità. E la nostra natura di esseri umani ci porta, ancora di più in punto di morte, a desiderare di trasmettere ciò che abbiamo imparato, la nostra coscienza e la nostra conoscenza.

Mi resta una manciata di secondi e me ne sto quì a filosofeggiare sulla vita..

Trasmettere quello che si è imparato, diffondere la conoscenza.. già..
Se avessi almeno una radio funzionante, potrei inviare i dati delle mie esplorazioni.
Non ho altri mezzi di trasporto.
Non posso tornare a casa.
Mai più.

Spalanco gli occhi.
Un mezzo di trasporto ce l’ho. Non per me, ma per le mie conoscenze.
Il Frameshift Drive è ancora funzionante, ho poco più di 3 minuti di ossigeno per impostare manualmente la rotta per un ultimo salto verso SAG A e posso gestire la mancanza di refrigerante con gli Heat Sink.
Farò il salto direttamente dalla superficie, ormai l’indicatore del Mass Lock è distrutto e non più vincolante.. e anche se dovessi portarmi dietro qualche tonnellata di roccia aliena, beh, chi se ne frega.
Verrò attratto dal buco nero e forse i dati di esplorazioni che ho raccolto passeranno indenni dall’altra parte, forse serviranno a qualcuno.. non saranno persi..

E’ il momento dell’ultimo salto per la mia Eclipse.
“Frameshift drive charging.. 4.. 3.. 2.. 1.. 0..”

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CMDR Nijal: purtroppo è successo veramente, la mia nave si è schiantata mentre stavo facendo una manovra un po’azzardata.
4 mesi di esplorazione buttati al vento..
Ne ho approfittato per modificare leggermente la configurazione della Asp da esplorazione e per ripartire a caccia di stelle a neutroni.
Nel frattempo potete seguire le peripezie di CMDR Wolf974, in avvicinamento a Beagle Point.
A presto!

ED: Distant Worlds waypoint 11

Eccoci arrivati ad una tappa fondamentale del viaggio verso l’estremità opposta della galassia, ovvero raggiungerò il suo centro, SAGITTARIUS A*.
Il grosso della flotta di Distant Worlds ha già raggiunto Sag A alcuni giorni fa, ma io sono in ritardo, come sempre… ecco comunque il reportage del loro arrivo.

Partiamo dal waypoint precedente e decolliamo!

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La nostra destinazione sulla mappa, un waypoint vicinissimo al centro della galassia.

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Non nascondo che sono emozionato.. si tratta di un traguardo importante.

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Ecco il mio waypoint!

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Se ripenso a tutta la strada fatta fino ad oggi.. i sistemi scansionati.. quante stelle ho visto, a volte troppo velocemente..

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..ed ora sono quì, a metà del mio viaggio.

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Metto giù il carrello.. ma avverto un tremore nella cloche.. dura solo un istante.. Sono solo a pochi metri dal suolo, spegno i motori ed è touchdown!

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Il tempo di consumare uno spuntino (il replicatore di cibo sembra essere tornato a funzionare), calibrare i sensori e fare una diagnostica dei sistemi della nave.. sembra che sia tutto in ordine. Un controllo dettagliato dei moduli rivela invece che è proprio la diagnostica a non funzionare correttamente. Riparo il più possibile i sistemi di bordo, confidando che questo servirà ad evitare ulteriori problemi.

Decollo e traccio la rotta verso il centro della galassia. Sagittarius A, il mega buco nero, mi sta aspettando.

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Imposto gli ultimi comandi.. e parto.

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Come posso descrivere una visione così potente? Sono al cospetto dell’origine della nostra galassia. Come trovarsi di fronte a Dio in persona.

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Speravo di incontrare qualcuno con cui condividere questo spazio, questo tempo..  ogni luogo della galassia sembra essere equidistante. Controllo la mia posizione sulla mappa per essere certo di aver veramente fatto tutta questa strada.

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Ecco. Sono a 25.900 anni luce da casa. Se fosse possibile vedere la luce del sole, essa sarebbe partita quando sulla Terra era ancora il paleolitico. Noi esseri umani (non nella forma in cui siamo ora) c’eravamo già, nel Tardo Pleistocene, a combattere contro le tigri con i denti a sciabola, contro le glaciazioni, contro la fame. Penso al me stesso di 25.000 anni fa, alla mia linea genetica, con un sorriso affettuoso.
Grazie di avermi fatto arrivare fin quì.

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Secondo il piano della missione Distant Worlds, posso saltare il waypoint successivo, il dodicesimo.
E’ ora il momento di continuare, verso il tredicesimo waypoint: PHIPOEA DD-F C26-1311 3 E

Volete vivere per sempre ?

L’immortalità digitale, ovvero la possibilità “salvare” online i propri processi mentali, è da tempo un soggetto caro alla fantascienza. Ad esempio, nel film Transcendence, l’esperto di intelligenza artificiali, Dottor Will Caster (interpretato da Johnny Depp), “carica” la suo coscienza su un computer, in modo tale da poter continuare a vivere anche dopo la sua morte.

Transcendence

Anche la moglie del grande Isaac Asimov, Janet, ha scritto un libro dal tema simile, raccontando l’avventura di Adam Durant, al quale dopo una morte inaspettata il destino riserva un nuova esistenza e al tempo stesso la possibilità di provare sulla propria pelle cosa significhi essere il primo robot umano della storia.

pelle

 

Sembra che ora tutto ciò stia per diventare possibile.

Il servizio online, chiamato Eter9 (https://www.eter9.com/auth/login) può “imparare” la vostra personalità e, usando la sua Intelligenza Artificiale (AI), continuare a scrivere aggiornamenti e post per vostro conto, anche dopo la vostra “dipartita”, trasformando così gli utenti in “creature eterne”.

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Eter9 è strutturato con un raccoglitore di news (come Facebook) e di una “cortex”, un luogo dove gli utenti possono scrivere (come il “muro” di Facebook). Si può anche dare lo “smile” (sorriso) ai post di altri utenti (un po’ come il “like” che già conosciamo) e adottare degli esseri virtuali, chiamati “Niners”, che ci faranno da assistenti.
Analizzando ciò che condividete e come commentate e/o interagite con gli altri utenti, l’AI di Eter9 creerà una “counterpart” (controparte virtuale) che imiterà il vostro comportamento dopo la vostra morte.
Più interagite con il social network, più la vostra controparte imparerà, secondo quanto dice il creatore di Eter9, Henrique Jorge, rendendo l’iterazione con altri utenti e altre controparti, sempre più convincente.
“Eter9 rende immortali i propri utenti e gli da la possibilità di interagire nel network costantemente, attraverso un elemento chiamato counterpart, che sarà attivo anche quando l’utente sarà offline, sia per scrivere contenuti, sia per commentare” si legge sul loro sito web.
“La counterpart sarà inoltre responsabile della vita eterna dell’utente. La counterpart assorbirà tutte le informazioni riguardo ai post e ai commenti e processerà queste informazioni, con i limiti della propria conoscenza”.

Jorge ci rivela che il nome Eter9 è la combinazione di “Eter” (le prime 4 lettere della parola “Eternità”) e “9” – dal modo di dire inglese “Cloud 9” che si riferisce ad uno stato di totale felicità.
Il social network è ancora allo stato di Beta ma 5000 persone si sono già registrate per usarlo, anche se alcune lo hanno definito “macabro”.
“Stiamo cercando di creare una AI che impara più velocemente degli altri network (ad esempio Facebook) anche se al momento le informazioni inserite in Eter9 sono ancora poche”.

Questo non è il primo ed unico sito web che promette la vita eterna in un mondo digitale; ad esempio una ditta americana chiamata Lifenaut offre la possibilità di creare un corposo back-up della propria esistenza, creando un avatar digitale basato su foto, registrazioni audio ed altre informazioni personali.
Nel frattempo Facebook, ha recentemente implementato i “contatti più prossimi”, permettendo così agli utenti di nominare un “ufficiale esecutivo” del loro profilo, che lo possa gestire in caso di loro morte. Questo utente potrà gestire la pagine dopo che il proprietario è passato a miglior vita, scrivendo un ulitmo post, aggiungendo delle foto ed aggiornando il profilo.

Macabro ? Forse un poco.

Link agli articoli originali:

http://www.telegraph.co.uk/technology/social-media/11820839/Social-network-Eter9-creates-virtual-counterpart-to-post-as-you-after-your-death.html

http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-3208722/Would-want-live-forever-online-Creepy-social-network-Eter9-learns-personality-post-behalf-die.html

http://www.zdnet.com/article/new-social-network-eter9-brings-ai-to-your-interactions/

http://www.bbc.co.uk/newsbeat/article/34015307/eter9-social-network-learns-your-personality-so-it-can-post-as-you-when-youre-dead

http://ieet.org/index.php/IEET/more/dvorsky20150830

Alien: molte novità dalla NECA e da Kotobukiya

Una valanga di novità arriverà prossimamente dalla NECA e da Kotobukiya per celebrare il 30esimo anniversario del film Aliens. Il nostro xenomorfo preferito sembra essere sempre di moda. Vediamo in dettaglio cosa uscirà nei prossimi mesi:

Aliens 30th Anniversary Deluxe Creature Pack Price: $18.99

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Per celebrare il 30esimo anniversario del film Aline, la NECA ha rilasciato il “deluxe creature pack” che include alcune icone di questo film terrificante! Questi sei pezzi potranno essere usati per la costruzione di diorami, dato che sono in scala con gli altri personaggi di Alien da 7 pollici (17,5 centimetri). Il set include: 2 tubi di stasi con luci a LED (premete un bottone per illuminare il facehugger conservato all’interno), che potete anche riempire di acqua se lo desiderate. Il facehugger può anche essere rimosso dal tubo di stasi. Inoltre sono inclusi 2 Chestbursters e 2 Facehuggers con coda pieghevole.

Alien Light-Up Egg and Facehugger Life-Size Foam and Latex Prop Replica Price: $428.99

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Trasformate ogni stanza in una terrificante nursery di alieni con questo uovo a dimensioni reali, completo di illuminazione e facehugger. Si tratta di una fedele replica tratta dal film Aliens del 1986, alta 90 centimetri e con dei lembi articolati che permettono l’apertura e la chiusura della parte superiore dell’uovo. Il facehugger incluso ha una coda pieghevole, quindi è possibile sistemarlo all’interno dell’uovo oppure sopra, mentre si prepara a scagliarsi verso la sua preda! L’uovo è realizzato con una particolare schiuma plastica, dipinto a mano e non ha bisogno di supporti particolari. Un interruttore aziona i LED interni, per dargli il suo classico aspetto minaccioso ed extraterrestre.

Alien Big Chap ArtFX+ Statue Price: $89.99

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Nello spazio (della vostra collezione di Alien) nessuno può sentirvi urlare per la bellezza di questo modello, denominato Alien Big Chap. La statua, prodotta da Kotobukiya, rappresenta lo xenomorfo che tanto amiamo. Alta più di 20 centimetri, questa scultura altamente dettagliata, porterà sui vostri scaffali la magia (e l’orrore) del film Alien. La statua include una base scolpita come il pavimento di una delle astronavi viste nei film della serie; essa include una luce LED e gli accessori per renderla utilizzabile anche con la scultura Alien Warrior ARTFX+ (venduta separatemente).

Aliens Warrior 1986 Version 1:4 Scale Action Figure Price: $89.99

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Se invece preferite una action figure posabile, ecco Alien in una straordinaria rappresentazione in scala 1:4! E’ la prima volta che Alien entra nella linea di prodotti NECA in questa scala, rivelando così in pieno il suo aspetto minaccioso. E’alto circa 50 centimetri, ha la mascella che si apre per mostrare la bocca interna, 30 punti di articolazione (incluso il doppio snodo al ginocchio) e la coda pieghevole. E’ inoltre rappresentato accuratamente, compresa la tonalità bluastra utilizzata nel film, per far risaltare la natura aliena e fredda di queste creature.

Alien 3 7-Inch Series 8 Action Figure Set Price: $79.99 (per il set da 4 action figures)
Alien 3 7-Inch Series 8 Action Figure Set Price: $279.99 (per il set da 14 action figures)

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La linea di prodotti di maggior successo della NECA, si arricchisce di nuove action figures: la serie 8 si concentra sui personaggi del film Alien3 e include un Commando della Weyland Yutani, due Dog Alien, e la prima action figure di Ellen Ripley che assomiglia alla Sigourney Weaver di Alien3. Ripley indossa l’uniforme da prigioniera, con la giacca rimovibile, due set di braccia, una lampada tascabile ed una torcia. Il Commando ha gli occhialoni rimovibili, un fucile ad impulsi customizzato ed un coltello che entra nella fodera dello stivale. Il Dog Alien è fornito nella variante marrone e nella variante grigia, con oltre 30 punti di articolazione e la coda pieghevole. Le action figure sono articolate e misurano circa 17 centimetri (il Dog Alien misura 22 cm).
E’ previsto anche il rilascio di un set da 14 personaggi, ma non è stato ancora chiarito quali essi siano.

Aliens M41A1 Pulse Rifle Brown Bess Weathered Prop Replica Price: $499.99

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“Voglio presentarti un mio amico personale. Questo è un fucile a impulsi M41 da 10 mm, con un lanciagranate da 30 mm con movimenti a pompa..”
Il fucile ad impulsi M41 è l’arma principale dei Colonial Marines in “Alies” di James Cameron. Per crearne una replica fedele, è stato utilizzato uno dei fucili presi dal film, che è stato meticolosamente fotografato e misurato in modo da ricreare ogni singolo dettaglio. Questa replica (non sparante) è quindi fedelissima nell’aspetto alle armi utilizzate nel film e pesa solo 2,5 kilogrammi, rendendolo ideale per essere mostrato su uno scaffale o per il cosplay! Il display delle munizioni mostra il numero 95. La replica del Pulse Rifle M41 è lunga 67 centimetri, è realizzata in poliuretano, non ha parti mobili nè elettronica. Viene fornito completo di un supporto.

Aliens Alien Egg Bank Price: $19.99

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Infine, per i più piccini, un delizioso salvadanaio a forma di uovo, completo di facehugger appoggiato alla superficie.
Non entrerà MAI in casa mia !!

Newsletter #116

Benvenuti Commanders, ecco il riassunto della Newsletter 116.

Questa settimana vi mostriamo un aggiornamento in arrivo, con l’espansione “The Engineers”, riguardante i community goals “CG”.

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Come facente parte dell’espansione “The Engineers”, potrete tenere sotto controllo, nella Galaxy Map, dei luoghi dove si stanno svolgendo i Community Goals. Essi appariranno sia che vi siate iscritti ad un CG che no. Sarà così più facile trovarli ed incontrare altri Commanders. I Community Goals appariranno inoltre nella lista delle missioni in qualsiasi stazione spaziale, così potrete iscrivervi anche se siete ben lontani da esso.

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La posizione dei Community Goal apparira anche sulla system map. Uno dei tanti aggiornamenti e modifiche che arriveranno con l’espansione “The Engineers, sarà che i Community Goals, potranno richiedere diversi tipi di materiali per arrivare al loro compimento finale.

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E per concludere questa newsletters, vi mostriamo che, finalmente, lascerete la vostra impronta sui pianeti che esplorerete.

Come sempre, controllate i forum ufficiali, la pagina twitter e la pagina Facebook per tutte le ultime novità dell’universo di Elite: Dangerous, noi vi terremo informati.

Link all’articolo originale

 

Prometheus 2 si farà senza Noomi Rapace

A quanto sembra la dottoressa Elizabeth Shaw (alias Noomi Rapace) che abbiamo già visto in Prometheus, non sarà presente nel seguito del film.

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Un po’ a sorpresa, Ridley Scott ha dichiarato che l’attrice (che starà ancora smaltendo gli effetti della sua operazione di “estrazione-di-alieno-senza-anestesia”) non farà parte del cast per il secondo prequel di Alien e che il casting è ancora aperto.

La dottoressa Shaw e l’androide David erano i soli sopravvisuti del film precedente.. ci si chiede ora come la sua assenza verrà giustificata nella trama.

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Visto che il primo prequel “Prometheus” ci è piaciuto così tanto (leggi quì la nostra recensione) stiamo piangendo lacrime di dispiacere.. magari qualche altro attore si rifiuterà di partecipare.. magari non lo faranno neanche.. magari Alien si mangerà Ridley Scott..

La speranza è dura a morire.

Newsletter #114

Benvenuti Commanders, ecco il riassunto della Newsletter 114.

Questa settimana vi diamo qualche notizia riguardo la data di rilascio “beta” di The Engineers, la prossima espansione di Horizons! Diamo anche uno sguardo ad alcune delle nuove incredibilmente utili funzioni che verranno aggiunte alla Galaxy map con The Engineers, e, naturalmente ci occuperemo di alcuni dei stupefacenti contenuti della comunità di Horizons, e molto altro ancora.

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I giocatori saranno in grado di creare delle posizioni “bookmark” sulla mappa della galassia e la mappa del sistema, nella nuova espansione The Engineers, utilizzando come bookmarks sistemi di stelle, pianeti, cinture di asteroidi, StarPort, avamposti, porti di superficie e gli insediamenti.

Si può vedere nell’immagine sopra che questi segnalibri sono personalizzabili – si potrebbe rinominare il segnalibro per ricordarsi di un sistema in cui sei ricercato, scegliere una via commerciale particolarmente lucrativa, segnare bei luoghi dove si desidera ritornare, o semplicemente ricordare l’area in cui si ha un incontro casuale con CMDR Braben in persona! Al di là di come utilizzerete i bookmarks, essi sono solo una piccolo, ma altamente impattante, esempio di come gli ingegneri rivoluzioneranno il modo di giocare a Elite Dangerous.

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Sarete anche in grado di tracciare percorsi ai vostri bookmarks, rinominarli (come spiegato sopra) ed eliminare i segnalibri che vi ricordano di sconfitte personali o disastri! Chi non vuole dimenticare quella volta che ha perso più di un centinaio di tonnellate di palladio in un atterraggio o di un decollo fallito?

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Dato che l’espansione “The Engineers (2.1)” è così corposa, abbiamo deciso di posporre la data di rilascio di alcune settimane, per essere sicuri che sia conforme ai nostri alti standard qualitativi. Probabilmente la beta verrà rilasciata a Maggio, ma come sempre vi terremo aggiornati.

Come sempre, controllate i forum ufficiali, la pagina twitter e la pagina Facebook per tutte le ultime novità dell’universo di Elite: Dangerous, noi vi terremo informati.

Link all’articolo originale

SSSSSSStar Wars (eventi organizzati da Esselunga)

Se ancora non sapete cosa sono i Rollinz..

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..e se siete ignari della martellante (nonchè geniale) inziativa di marketing Esselunga..

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..vuol dire che è ora che usciate dal vostro gulag, respiriate l’aria marzolina e prendiate mano alla tessera Fidaty.

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Si, perchè dopo i Rollinz (fra parentesi.. la collezione, completa di astronave porta-rollinz, è in vendita su Ebay a partire da €35 ma si arriva anche a €50 !!)
il marketing Esselunga, cavalcando giustamente l’onda mediatica di Star Wars, ha organizzato una serie di eventi:

Esselunga presenta il primo evento ufficiale, che si svolgerà il prossimo Sabato 5 Marzo dalle 11.00 alle 18.30, dedicato a Star Wars e allo scambio delle simpatiche statuette dedicate ai personaggi della Saga. Nel corso della giornata i fan, grandi e piccoli, potranno anche vedere i ragazzi della 501St Legion Italica Garrison e della Rebel Legion Italian Base, assistere ad alcune dimostrazioni e partecipare ad attività dedicate. Questo il programma della giornata:

 

PIAZZA CITTÀ DI LOMBARDIA (SPAZIO COPERTO)

Ore 11.00: arrivo della 501st Legion Italica Garrison e Rebel Legion Italian Base.
Caccia X-Wing, Speeder Bike e Landspeeder in esposizione.
Dimostrazioni per tutta la giornata.

 

UNICREDIT PAVILION (PIAZZA GAE AULENTI – SPAZIO COPERTO)

ha il piacere di accogliere l’evento di Scambio dei Rollinz.
Inoltre: mostra scenografica, spada laser di Kylo Ren alta 5 metri, giochi, trucca bimbi e presenza della Legione.

 

PIAZZA GAE AULENTI (PALCO COPERTO)

Addestramento con Maestri Jedi con spade laser per tutti i giovani allievi fino ai 12 anni.

TUTTI GLI EVENTI SI SVOLGERANNO ANCHE IN CASO DI MALTEMPO.

Questo Star Wars Event è solo uno dei tanti appuntamenti Star Wars a cui si potrà partecipare nel mese di Marzo. Infatti, vi ricordiamo che la settimana successiva si terrà Cartoomics (qui il programma con gli appuntamenti dedicati alla Saga) e dal 19 verrà inaugurata al Museo del Fumetto di Milano la mostra “Star Wars dal fumetto al cinema…e ritorno”.
Che dire… tanta carne (di Bantha) al fuoco!

Atlas, la nuova generazione di robot di Google

Non stiamo parlando, per questa volta, di Atlas Ufo Robot, ma di qualcosa molto più reale.

La Boston Dynamics, la società di ingegneria e robotica (acquistata da Google nel dicembre 2013 e diretta dall’informatico statunitense Andy Rubin), ci aveva già fatto vedere in passato gli stupefacenti video del suo robot a quattro zampe, Bigdog, sviluppato per applicazioni militari con il finanziamento del DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), e di Spot, la versione “light”, sempre a quattro zampe.

La nuova generazione di Atlas, il robot umanoide, è leggermente più bassa e pesa la metà. La sua efficienza, dal camminare allo spostare scatole, è stupefacente.
Il nuovo Atlas è stato progettato per funzionare tanto all’esterno quanto all’interno di edifici. È alimentato elettricamente e azionato idraulicamente. Usa sensori sul proprio corpo e le gambe per il bilanciamento, mentre sulla testa ha sensori LIDAR e stereo che gli consentono di evitare ostacoli, valutare il terreno e aiutare con la navigazione. Questa versione di Atlas è alta 1,75 metri e pesa 82 chilogrammi. Come potete vedere dalla foto “di famiglia”, il nuovo Atlas è decisamente più compatto del precedente che è alto 1,90 metri e pesa 156 chilogrammi.

Nel filmato potete vederlo gironzolare nella neve cercando di mantenere l’equilibrio per evitare di cadere. Oppure potete vederlo spostare delle scatole con le sue “mani piatte”; Atlas s’inchina per raccoglierle e posizionarle sullo scaffale. Quando un uomo gli sposta la scatola con un bastone da hockey, Atlas la insegue cercare di raccoglierla. Inoltre è capace di aprire porte (aperte) e di rialzarsi se spinto a terra (cadendo in modo controllato).

ED: Distant Worlds waypoint 10

Continua la nostra odissea attraverso la galassia. La mia destinazione, al waypoint 10 è Amethyst cloud.

In questa tratta mi sono spesso imbattuto in sistemi binari, con stelle così vicine fra di loro che potrebbero quasi essere considerate come un tutt’uno.

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Chissà quali forze entrano in gioco, nel mondo reale, fra due stelle così vicine ? Come sarebbe la loro forma ?

Sono quasi al centro della galassia. Le stelle non sono più come mi apparivano dalla terra, dei piccoli puntini di luce sparsi nel buio della volta celeste.. ormai le stelle sono un tappeto luminoso così fitto che quasi si fatica a trovare il nero del vuoto fra di esse.

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Si comincia ad intravedere la mia destinazione, la nube ametista.

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Il replicatore di cibo si comporta in modo sempre più bizzarro: terminata la fase francese e quella tedesca, ora mi propina solo cibi che iniziano con una determinata lettera dell’alfabeto.. prima asparagi, ananas ed anacardi.. poi banane, budini e baccalà.. oggi carote, ceci e carciofi.. temo che quando arriveremo alla Y o alla K, dovrò ricorrere alle razioni di emergenza.
Un’altro timore è quello che possa accadere un incidente.. una piccola disattenzione e mi troverei ad essere un mucchietto di atomi sulla superficie di una nana bianca.

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Ecco la nube ametista in tutto il suo splendore..

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..ed ecco il pianeta dove troverò il waypoint. Visto il colore malsano, l’ho ribattezzato “muffolo”.

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Alla ricerca delle coordinate perl’atterraggio.

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Eccoci quasi a destinazione…

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E finalmente touchdown. Prossima fermata : Sag A, il buco nero al centro della nostra galassia!!

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ED: Distant Worlds waypoint 9

Continuiamo il nostro viaggio verso il limite estremo della galassia.
Destinazione la nebulosa Athaip Wisteria!

Si è trattato in realtà di un trasferimento di molti anni luce (3400) ma privi di sorprese.

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Il mio cruccio più grande al momento è il replicatore di cibo, il quale ha deciso di farmi fare il “tour gastronomico europeo”. Dopo il cibo francese, si è ora fissato sulla gastronomia teutonica: Schupfnudel, Pfälzer Saumagen e Wurstel.. e burp!

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In ogni caso la galassia continua ad essere un posto meraviglioso, soprattutto dopo la terza pinta di birra.

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La mia destinazione è ovviamente quella sgargiante nebulosa blu.

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Ecco il pianetino dove dovrò fermarmi per la notte. Curioso come ormai, vista la grande quantità di stelle in prossimità del centro della galassia, non esistano quasi più le ombre.

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..ed è touchdown! Vado a finire la mia porzione di Apfelstrudel, calibro gli strumenti e poi in branda.

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Il viaggio è ancora lungo.

ED: Distant Worlds waypoint 8

Riprendiamo il viaggio (ormai parlo al plurale, visto che io e la mia Asp siamo diventati una cosa sola..) verso il bordo estremo della galassia.
Destinazione: il sistema SPEAMOEA WU-E D12-543.
Mi è oramai chiaro che questo viaggio durerà molto più a lungo di quanto potessi prevedere, ogni salto richiede del tempo per ricaricare il Frameshit-Drive, scansionare i sistemi di arrivo, schivare buchi neri, stelle a neutroni e nane bianche. Tutto questo richiede ormai la massima concentrazione ed accolgo con gioia crescente i periodi di riposo, pur nello spartano modulo abitativo della Asp. Peccato che, chiudendo gli occhi, continuino ad apparirmi le stelle.. nei miei incubi, ormai frequenti, le stelle mi guardano con aria interrogativa, chiedendomi chi io sia e perchè venga a perturbare il loro equilibrio..

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Oltre a questo, il replicatore di cibo sta dando i numeri. Le uniche ricette che produce sono della cucina francese: bouillabaisse, coq au vin, quiche lorraine, etc.. Ho cercato di metterci mano ma appena ho rimosso la copertura di duroplast, ha iniziato ad urlare, attraverso gli altroparlanti di bordo:

Allons enfants de la Patrie
Le jour de gloire est arrivé!
Contre nous de la tyrannie,
L’étendard sanglant est levé..!!

Non mi resta che adattarmi, con buona pace del fegato.

Parliamo un attimo delle nane bianche, visto che sono diventate frequentissime.

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Una nana bianca (o nana degenere) è una stella di piccole dimensioni, con una bassissima luminosità e un colore tendente al bianco. Nonostante le ridotte dimensioni, paragonabili a quelle della Terra, la massa dell’astro è simile o lievemente superiore a quella del Sole; è quindi un oggetto molto compatto, dotato di un’elevatissima densità e gravità superficiale. Le nane bianche possiedono, al momento della loro formazione, un’alta temperatura di colore ed un altrettanto elevata temperatura effettiva, la quale diminuisce gradualmente in funzione degli scambi termici con lo spazio circostante. Il graduale raffreddamento della stella la porta ad assumere un colore via via sempre più tendente al rosso, sino allo stadio terminale di nana nera; si tratta però di un modello teorico, poiché sino ad ora non è ancora stata scoperta alcuna nana nera. Gli astronomi ritengono che il tempo previsto perché una nana bianca si raffreddi del tutto sia di gran lunga superiore all’attuale età dell’universo.

Questo è quello che riporta il Navicomputer.. ma se continuo a metterci così tanto in questo viaggio, di nane nere ne vedrò a centinaia..

Parlavamo di buchi neri ? Ed eccone uno che spunta proprio nel momento giusto!

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Il sistema di destinazione ha come stella principale (di navigazione) proprio una nana bianca. Meglio stare attenti e prepararsi ad un allontanamento immediato.

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Almeno posso rifarmi gli occhi (e sognare la Terra) guardando i quattro pianeti “earth-like” vicino al waypoint di destinazione.

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Il pianetino di destinazione del WP8 l’ho ribattezzato “sughero”.

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Localizzato il waypoint..

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..al centro di un fantastico canyon..

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..ed è Touchdown!

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Ed ora è tempo di ricalibrare i sensori, verificare la mia posizione sulla mappa, fare un buon pasto (francese) ed andare a riposare.

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La missione continua e la strada è ancora molta..

NetCityShop

“Se una notte d’inverno un viaggiatore” è il titolo di un famoso romanzo di Italo Calvino, pubblicato nel 1979. L’opera è una riflessione sulle molteplici possibilità offerte dalla letteratura e sulla impossibilità di giungere a una conoscenza della realtà. Parallelamente, si potrebbe trasportare questa riflessione anche nel più circoscritto mondo reale che ci contorna : non riusciremo mai ad avere una conoscenza della realtà univoca, troppi sono gli elementi che ci circondano, ci influenzano e ci distraggono. Così, è possibile che la nostra visione della realtà sia sopraffatta dalla memoria o, a volte per pigrizia, dalle più familiari consuetudini.
Trasporto questo mia riflessione alla mia città natale, Terni, dove trovare qualcosa al di fuori dell’ordinario è già una esperienza che sfiora il mistico. Abituato quindi al suo tran-tran “standard”, è stato soprendente per me imbattermi, nella sua piccola realtà cittadina, nel negozio NetCity.

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Ecco alcune foto del vastissimo assortimento:

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NetCityShop esiste dal 2001, ma è stato rilevato a Giugno 2015 dagli attuali proprietari.

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La tuta di Actarus è in realtà una tuta da moto. Incredibile!

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Lo riconoscete il casco nella vetrina ?

I caschi che vedete nelle foto, sono stati realizzati su commissione da un loro artista, una produzione artigianale di altissima qualità.

 

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E questo “oggettino”, lasciatemelo dire, avrei tanto voluto portarmelo a casa..

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Il titolare, Alberto, con in mano uno dei caschi più desiderati..

Sono molti i servizi, oltre alla vendita, offerti da NetCityShop. Per aiutare tutti i cosplayers, ad esempio, hanno contatti con una sarta specializzata, sia per la realizzazione completa dei costumi, sia per la sistemazione. Possono realizzare anche peluche su misura a tema. Inoltre sono in grado di offrire un servizio di progettazione e realizzazione di teche per blaster e prop, oltre a vetrinette per collezionisti.

Uno dei servizi che mi ha maggiormente interessato è lo “scouting” di oggetti da collezione su Internet, ovvero NetCityShop si può occupare di ricercare, esaminare e consigliare per l’acquisto, tramite internet, di articoli da collezione e/o prop e articoli per cosplayers.

Ho avuto la fortuna di incontrarli e conoscerli durante il periodo natalizio, subito dopo l’uscita di Episodio VII, del quale abbiamo discusso nei minimi particolari e ne ho approfittato per fare qualche piccolo regalo di Natale.

Il negozio è anche online : www.netcityonline.com

Su Facebook : https://www.facebook.com/netcityshopterni

Su ebay: http://stores.ebay.it/NetcityShop-Terni

Vedere tanta passione e disponibilità nel proprio lavoro, in un settore che nella realtà di Terni, ha sempre faticato a decollare, è stato come vedere un faro nella notte, cogliendomi veramente di sorpresa.
A presto!

ED: Distant Worlds waypoint 7

Continua la grande avventura di Distant Worlds, una traversata della galassia fino al punto più lontano raggiungibile.

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La mia nave, la Asp “Eclipse” è ancora in buone condizioni, lo scafo è al 90% (a causa di qualche incontro troppo ravvicinato con i corpi celesti), le scorte di cibo sono abbondanti grazie al replicatore (sperando continui a funzionare correttamente) ma cerco di non esagerare.. qualche volta ho anche il tempo di prepararmi un Gotto Esplosivo Pangalattico, ma le conseguenze sono poi disastrose… mi viene un cerchio alla testa.. che a volte appare anche nella mappa galattica..

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Andiamo avanti.. degna di nota questa gigante gassosa di classe III, dalla colorazione azzurrina e bianca.

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Resto sempre stupito dalla velocita di rotazione di certe stelle..

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Si comincia ad intravedere la mia destinazione, in prossimità della nebulosa in basso a sinistra.

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La zona è ricca di buchi neri e di stelle a neutroni.. ed andando avanti sarà ancora peggio. Mi soffermo ad esplorare questo black hole e la sua lente gravitazionale.

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Sempre più vicino..

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Ecco il sistema che stavo cercando.. ora si tratta solo di collimare le coordinate del waypoint ed atterrare.

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Ecco qua… ed incredibilmente incontro un’altro commander, anche lui in ritardo sulla tabella di marcia. Ne approfitto per fare 2 chiacchere.

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Mentre sfrecciamo entrambi alla ricerca del waypoint..

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Quasi pronto per l’atterraggio..

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..touchdown !

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Un rapido controllo sulla mappa galattica per verificare di essere sulla buona strada..

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..ed un veloce commiato dal commander incontrato per strada, augurando di volare serenamente e senza intoppi. Si riparte, c’è ancora tanta strada da fare !

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ED: Distant Worlds waypoint 6

Dopo la tappa fatta a NGC6357 (ovvero il pianeta “cimice putrefatta”) il viaggio continua, destinazione il sistema Dagobah, dove sarò addestrato da Yoda, un grande guerriero Jedi che… ummmm… no, mi sto confondendo.
Destinazione la nebulosa “il velo sacro” The hollow veil, sistema BLAA HYPAI.

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Una delle prime cose in cui mi sono imbattuto durante questa tappa, è una stella tipo T, con anelli, probabilmente fra qualche milione di anni, gli anelli saranno diventati dei pianeti.. oppure cadranno nella stella per la forza di gravità. Dovrò passare a controllare..

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Il sistema in questione ospita altre stelle di questo tipo.

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Decido di fermarmi qualche minuto per fare delle foto, per ricalibrare i sensori e per cenare. Il replicatore di cibo si è comportato in maniera anomala, producendo 4 porzioni di penne alla carbonara invece di una.. mah.. speriamo bene.

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Ognitanto è il caso di controllare la mappa galattica per vedere dove sono arrivato.. così distante da casa..

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La nebulosa è sempre più vicina, oramai è questione di pochi salti..

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Il pianeta, attorno al quale orbita il waypoint, ha degli anelli, i più rarefatti e distanti dal pianeta che io abbia mai visto !

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Ed ecco, sulla sinistra, la mia destinazione, il pianeta “pancetta affumicata”.

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..qualche minuto per trovare le coordinate esatte del waypoint..

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..ed è Touchdown! Non ho molto tempo per fermarmi, la strada da fare è moltissima.

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Addio pianeta “pancetta affumicata”, questa sera a cena, mangiando le penne alla carbonara, sintetizzate dal replicatore di bordo, farò un brindisi alla tua salute. Il viaggio continua.

ED: Distant Worlds waypoint 5

E mentre CMDR Wolf974 torna lentamente verso casa per effettuare delle riparazioni urgenti, io continuo l’attraversamento della galassia insieme ad un migliaio di altri pazzi…

Ho lasciato la Eagle nebula alle spalle, di fronte a me, per almeno 12 parsec.. lo spazio. Destinazione NGC 6357!

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Proseguendo nel mio viaggio, mi imbatto in uno strano pianeta, dai colori simili ad una antica mappa geografica..

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Caldo. Caldo caldo.

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On the road again. La musica dei Rockets mi ha tenuto compagnia..

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Stelle.. come polvere..

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Due water world che orbitano fra loro

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Rifornimento di idrogeno.. è strano come ci si possa appisolare davanti ad una fornace immensa come una stella.. ma è così ipnotica..

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Qualche minuto di sosta su un brullo pianetino.. controlliamo anche i sensori.

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Ormai la solitudine di questo viaggio inizia a farsi sentire.. mi tengo compagnia recitando poesie. :”Do not go gentle into that good night..”

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“..Old age should burn and rave at close of day..”

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“..Rage, rage against the dying of the light..”

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“..Though wise men at their end know dark is right..”

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“..Because their words had forked no lightning they..”

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“Do not go gentle into that good night.” (Dylan Thomas)

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In avvicinamento al campo base.. il pianeta è di uno strano colore, da me battezzato “cimice putrefatta”..

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..si rivela infatti essere un posto schifoso.

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..meglio tenere i motori accesi, questo posto mi dà i nervi..

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Via, andiamocene da questa fogna..

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..alla prossima puntata!

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Fangs – il web-fumetto noir di Lee Hutchinson, ispirato ad ED

Welcome Commanders,
oggi vi parliamo ancora di Elite: Dangerous (strano eh ?) ma in una forma particolare, ovvero ci avviciniamo al lavoro di un appassionato fan di Elite, Lee Hutchinson, che ha creato un fumetto “noir” basato sulle schermate del gioco con l’inserimento di didascalie.

Lee, che abbiamo contattato prima di scrivere questo articolo, vive ad Houston e ci ha parlato di sè e di come è nato il fumetto: (*you can find the orginal letter below in this articles…)

“Ciao Mike e Alex, grazie per i vostri complimenti, sono contento che vi piaccia Fangs (ovvero : zanne N.d.T.)!
Faccio il senior editor presso Ars Technica (http://arstechnica.com ; http://arstechnica.com/author/lee-hutchinson/ un sito che si occupa di tecnologia, facente parte del gruppo Conde Nast. Prima di lavorare in Ars ero nell’informatica aerospaziale e di impresa (ho lavorato per dieci anni alla Boeing, appena uscito dal college nel 2000). Ma più che ogni altra cosa, sono un video-giocatore accanito da quando avevo 6 anni. Amavo la prima versione di Elite, da me giocata nella sua versione originale, probabilmente per la prima volta nel 1987, quando è stata rilasciata per MS-DOS quì negli USA.

Ho iniziato ad scrivere “Fangs” quasi per ridere – c’era un post nel subreddit di Elite Dangerous Reddit dell’utente /u/Vallkyrie, aveva preso uno screenshot di Elite e lo aveva processato fino a farlo diventare simile ad una illustrazione line-art in bianco e nero alla “2000AD“, e ho pensato che sarebbe stata perfetta con un paio di didascalie in stile “noir” (ecco il post originale).
Mi piacque come il tutto stava assieme.. e dato che avevo già disponibile una quantità di screenshot ad alta risoluzione per la mia recensione di Elite Dangerous, e così ho provato a creare, per gioco, un breve fumetto con essi – solo pochi riquadri, senza una vera storia, ma pieni di tono e atmosfera.

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Gli user di Reddit e dei forum di E:D ne furono però entusiasti, così misi in piedi velocemente un sito web, preparai altri pannelli – e fu allora che realizzai quanto mi piaceva fare questi fumetti, anche se richiedono molto tempo e lavoro.
Il primo “libro” di Fangs è composto dalle parti 1-10, sono tutte storie non connesse fra di loro. Con il secondo “libro”, che ho iniziato giusto un paio di settimane fa, racconterò una storia un po’ più “tradizionale”, con dei veri personaggi e una trama di fondo – una storia d’amore, difatti – anche se sto cercando di renderla il più realistica possibile, senza drammi fuori luogo o banalità di tipo cinematografico. Solo due persone normali, che si amano, anche se vivono e lavorano nello spazio.
Sono felice che il fumetto vi sia piaciuto e spero che vi piacerà anche il secondo libro, man mano che ne pubblicherò i pezzi. Grazie!”

 

Aspettiamo quindi che escano nuovi pannelli del fumetto di Lee, che potete trovare a questo indirizzo: https://fangs.ink/

Thanks to you Lee, we will be looking forward to updates to your comic. Fly safely in Elite: Dangerous!

 

*This is the original letter we received from Lee:

Hi, Mike & Alex—

Thank you for the kind words! I’m glad that you enjoy Fangs 🙂 Please feel free to write whatever you’d like.

I’m a sr editor at Ars Technica (http://arstechnica.com, http://arstechnica.com/author/lee-hutchinson/), a technology news site owned by Conde Nast. My background before Ars is in aerospace and enterprise IT (I worked at Boeing for about ten years when I got out of college in 2000). More than anything else, though, I’m a die-hard PC gamer and have been since I was about six years old. I loved the original Elite and played the original version for the first tiem probably in 1987, when it was released for MS-DOS here in the US.

I started doing “Fangs” almost as a joke—there was a post by /u/Vallkyrie on the Elite Dangerous subreddit where he took an Elite screenshot and filtered it to look like almost a 2000AD-style black and white line art image, and I thought it would be perfect for a few noir-style captions (post is here: https://www.reddit.com/r/EliteDangerous/comments/2zdqgi/took_a_screenshot_of_my_ship_at_dock_played_with/ ). I liked how the images looked with captions, and I’d taken a bunch of 4k screenshots myself when writing my full Elite Dangerous review, and so I decided to try to make a silly little nonsense comic out of them—just a few frames, no real story, but heavy on atmosphere and tone.

Reddit and the E:D forums really liked it, though, and so I made a quick web site and did a few more—and then I found out that I really liked doing the comics, even though they’re a lot of work.

The first “book” of Fangs is parts 1-10, and it’s all individual unconnected stories. With book 2, which I just started a couple of weeks ago, I’m going to tell more of a traditional story, with real characters and an overarching plot—a romance, in fact, though I’m trying to make it as realistic as possible, without crazy drama and movie-style cliches. Just two normal people in love with each other (even though they happen to live and work in space).

Glad you guys like the comic, and I hope you enjoy book 2 as I publish more pieces of it. Thanks again 🙂

ED: Distant Worlds waypoint 4

Eccoci di nuovo in viaggio. Dopo la sosta all’autogrill galattico (caffè corretto sambuca e panino imbottito al salame di wampa) nei pressi della Omega Nebula, ripartiamo verso la Eagle Nebula!

 

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Ecco la nostra destinazione dopo qualche decina di salti nell’iperspazio.

Eagle nebula

Eagle nebula

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Da notare il cluster di stelle nelle vicinanze della Eagle nebula.

in avvicinamento alla Eagle nebula

in avvicinamento alla Eagle nebula

Il punto di ritrovo

Il punto di ritrovo

Alla ricerca del campo base "Mt. Magellan"

Alla ricerca del campo base “Mt. Magellan”

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Touchdown

Touchdown

E se qualcuno si stesse chiedendo dove siamo arrivati.. beh ecco.. ma il viaggio continua.

La distanda da SOL

La distanza da Witchhaul, nella sfera colonizzata, è di circa 6500 ly

Dal diario di bordo del CMDR Wolf974: purtroppo all’atterraggio al Waypoint 4 ho sfiorato la tragedia… mentre stavo scendendo per il touchdown, il pannello delle spie si è acceso di rosso e di luci lampeggianti. Un “malfunzionamento” ai propulsori di manovra, causato da una infiltrazione di polvere nelle griglie di filtraggio, mi ha fatto urtare in malomodo il suolo roccioso, gli scudi d’emergenza utilizzati per la spedizione (per essere più leggeri) non hanno sostenuto il danno e lo scafo si è danneggiato facendolo scendere al 50% (seguiva una serie interminabili di imprecazioni e censure)… Sembra che i moduli interni non abbiano riportato danni seri ma il sistema automatico di riparazione non è in grado di riparare lo scafo.. ciò mi costringe a rivedere i miei piani di viaggio e dover fare ritorno prima del tempo nello spazio conosciuto per le riparazioni in una base stellare… ciò implicherà notevoli ritardi (presumo un mese) sulla mia spedizione… Spero che il CMDR Nijal possa fare le mie veci nella spedizione mentre io mi assento… Vi terrò costantemente informato sul mio viaggio di ritorno che si preannuncia denso di pericoli con una nave fatta quasi di cristallo e trucioli e rattoppata con lo scotch da pacco…. stay tuned! qui la descrizione dettagliata sulla continuazione del viaggio “della speranza”…

ED: Distant Worlds waypoint 3

Eccoci alla terza tappa del nostro viaggio. Lasciamo alle spalle la Lagoon Nebula: la nostra destinazione è il sistema Omega Sector EL-Y D60, dove è stato fissato il punto di incontro.

Viaggio tranquillo, circa 1300 ly.. ecco alcune immagini:

Lagoon nebula

Lagoon nebula

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Il primo earth like di questo viaggio.

Il primo earth like di questo viaggio.

Tryfid Nebula

Tryfid Nebula

Omega Sector EL-Y D60 - (Camp Baatuta)

Omega Sector EL-Y D60 – (Camp Baatuta)

Omega Sector EL-Y D60 - (Camp Baatuta)

Omega Sector EL-Y D60 – (Camp Baatuta)

Ed ora si riparte. Destinazione Eagle Nebula

Omega Sector EL-Y D60

Omega Sector EL-Y D60

L’uomo che cadde sulla terra – R.I.P. David Bowie

Poliedrico.
Mutevole.
Camaleontico.
Lui, Ziggy Stardust, Starman, Halloween Jack, Nathan Adler, David Robert Jones, David Bowie, ha sempre attraversato i tempi e le mode musicali come un extraterrestre, sorvolando lievemente le più cupe materialità terrene. La notizia della sua morte ha lasciato molti interdetti.

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Come può un essere dall’apparenza sovrannaturale come il Duca Bianco, non esserci più..? In ambito musicale la sua impronta è stata fondamentale nell’evoluzione di generi disparati come glam-rock, punk, new wave, synth-pop, dark-gothic, neo-soul, dance, per stessa ammissione di molti dei loro esponenti di punta. 

Bowie

Androgino ? Evanescente ? Come ho detto prima, preferisco “sovrannaturale”.

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Noi Spacejokers ce lo ricordiamo (con il nostro solito ritardo dovuto allo spazio-tempo) anche per il ruolo di protagonista nel film “L’uomo che cadde sulla terra” (1976) e per la indimenticabile “Space Oddity” (gioco di parole con Space Odissey, ovvero “2001, Odissea nello spazio”).

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L’astronauta canadese Chris Hadfield, il 12 maggio 2013 lascia il comando della Stazione Spaziale Internazionale e, prima di rientrare sulla Terra, realizza un suggestivo video musicale sulla stazione, il primo video girato nello spazio: ha imbracciato la chitarra proprio per cantare «Space Oddity» di David Bowie.

Non poteva esserci miglior tributo.

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Distant Worlds: un viaggio oltre l’abisso..

Il 16 Dicembre 3300, il giorno del lancio ufficiale di Elite Dangerous, una nave classe Asp Explorer, chiamata DSS Beagle, lasciò il sistema stellare Pallaeni per iniziare il primo attraversamento della galassia.

La spedizione, chiamata ‘Distant Suns’ è stata immortalata in un a serie di video-log (12). La missione era di viaggiare fino al lato opposto della galassia attraversandone il centro, mappando e documentando tutte le scoperte significative incontrate durante il percorso.

Circa 5 settimane più tardi, il 18 Gennaio 3301, la DSS Beagle arrivò ad un sistema stellare sull’bordo del più lontano braccio della galassia, a 65.279 anni luce dal nostro Sole. Il sistema (CEECKIA ZQ-L C24-0) fu in seguito battezzato ‘Beagle Point’. Segnava la fine della spedizione “Distant Suns”.

Un anno più tardi, nel Gennaio 3302, la DSS Beagle ha ricevuto una nuova missione.

Chiamata ‘Distant Worlds’, la nuova spedizione porterà tutti i suoi partecipanti a seguire una rotta simile a quella presa in origine dalla Beagle lo scorso anno, ma questa volta con il compito di rilevare ed esplorare il maggior numero possibile di pianeti, in zone chiave lungo la strada.

Link all’articolo originale: Distant Worlds – A journey beyond the Abyss

Noi Spacejokers non potevamo certo mancare a questo epico appuntamento che coinvolgerà circa 700 giocatori provenienti da più di 35 nazioni.
Per chi fosse interessato, si parte Giovedì 14 Gennaio alle ore 20:00 gametime (per chi è in Europa) dal sistema stellare Pallaeni, Pianeta 1, vicino a Brooks Point.

Per darvi un idea delle dimensioni di questa avventura, ecco una immagine rappresentativa delle prime quattro tappe:

Cliccate sull'immagine per aprirla in alta risoluzione

Cliccate sull’immagine per aprirla in alta risoluzione

C’è di più: gli organizzatori della spedizione hanno bandito un concorso per la realizzazione di un logo che contraddistingua la spedizione. Abbiamo postato la nostra entry nel forum ed aspettiamo di vedere se sarà scelta. Se siete registrati nel forum di Frontier, fateci un salto e votate per noi!
C’è tempo fino a Mercoledì 14 Gennaio: ecco il link dove votare

Ecco la nostra proposta

Ecco la nostra proposta

Ecco le nostre configurazioni per la spedizione:

Configurazione Asp CMDR Wolf974

Configurazione Asp CMDR Wolf974, la IKS Vorn

Configurazione Asp CMDR Nijal

Configurazione Asp CMDR Nijal, la Eclipse

Se volete seguirci durante questo viaggio, cliccate quì!
Link utili:

Distant Worlds Expedition – Announcements

Distant Worlds – A journey beyond the Abyss

[Distant Worlds] Progress tracker out to Beagle Point

Exploration Guides/Lists/Tools

Logo competition

Gruppo privato su Elite : Patrecleus

Newsletter #106

Buon anno Commanders, ecco un estratto della Newsletter 106.

Questa settimana diamo il benvenuto al nuovo anno con un breve riassunto di ciò che ci aspetta con la stagione di espansioni denominata Elite Dangerous: Horizons, Michael Brookes, nel suo developer update vi parlerà dei dettagli che stanno “dietro” l’aspetto simulativo di Elite Dangerous, vediamo alcuni brillanti eventi organizzati dal gruppo Imperial Inquisition, ci aggiorniamo con le ultime GalNet news, e vi parliamo della spedizione Distant Worlds Expedition.

Elite Dangerous: Horizons, un riassunto di cosa ci aspetta.

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Con l’introduzione di Planetary Landings, potete atterrare sulla superficie di vasti pianeti, esplorare mondi sconosciuti, unirvi in squadra con altri Commanders per attaccare le basi, sintetizzare materiali raccolti sul terreno per modificare il modo in cui giocate ed aumentare le vostre possibilità di sopravvivenza.

Durante il video live del lancio di Horizons, abbiamo coperto alcuni di questi aspetti in maggior dettaglio. Ecco il link al video, in cui potrete vedere Sandy, Adam, Mike Evans, Michael Brookes, e Eddie Symons.

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Il Commander creator vi permetterà di modificare in moltissimi aspetti, il look del vostro personaggio. Ecco alcuni esempi realizzati con una versione beta del software.

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Le navi più grandi saranno in grado di avere a bordo il loro caccia a corto raggio per le operazioni offensive e difensive. Piccoli ma mortali e veloci, i caccia potranno essere lanciati dalla vostra nave e cambieranno il vostro modo di giocare ad Elite Dangerous.

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Come già annunciato, verrà introdotto un sistema per creare nuovi oggetti e per impossessarvi dei beni dei giocatori che distruggete.

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Le navi multi-equipaggio porteranno una nuova dimensione al combattimento ed al controllo della nave. Lavorate con i vostri amici per essere i migliori in uno dei 4 ruoli unici a bordo della nave e diventare un equipaggio formidabile.

Distant Worlds

Il 14 Gennaio 2016 alle ore 8PM GMT, più di 500 persone inzieranno una immensa spedizione attraverso la galassia di Elite Dangerous. La spedizione è chiamata Distant Worlds ed ha lo scopo di monitorare ed esplorare il maggior numero possibile di mondi, in zone chiave, durante il tragitto.

Ecco il video trailer per questo fantastico evento. Se volete partecipare anche voi, cliccate quì.
Buon viaggio Commanders.

Come sempre, controllate i forum ufficiali, la pagina twitter e la pagina Facebook per tutte le ultime novità dell’universo di Elite: Dangerous, noi vi terremo informati.

Link all’articolo originale

Oggi nasce Roy Batty, l’androide Nexus 6 di Blade Runner

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione… e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.

 

È uno dei monologhi più celebri della storia del cinema quello pronunciato da Rutger Hauer nell’epilogo di Blade Runner, il capolavoro diretto da Ridley Scott, interpretato da Harrison Ford e liberamente ispirato al romanzo Il Cacciatore di Androidi (Do Androids Dream of Electric Sheep?) di Philip K. Dick.

Ebbene, oggi ricorre una data molto importante all’interno della community degli amanti della sci-fi cinematografica: quella della data di nascita, o meglio d’innesto, del replicante Nexus 6 interpretato da Rutger Hauer.

Una ricorrenza, ovviamente, che anche noi Spacejokers stiamo festeggiando:

 

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Leggete la recensione del libro “Il Cacciatore di Androidi” fatta da LT Dino.

Il risveglio della forza : recensione e spoiler

(Attenzione, questa recensione contiene importanti spoiler sulla trama del film.)

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“Recensire, o non recensire…questo è il nodo: se sia più nobil animo sopportar le revisioni ed i buchi di trama, o armarsi contro un mare di aspettative mancate, e contrastandole finir con esse.”

Beh, non pretendo di essere uno “Shakespeariano”.. ma in questo modo, sia pur scherzoso, volevo rendervi partecipi del mio profondo sconcerto ed indecisione su cosa riferire riguardo Episodio VII: Il risveglio della forza. A mio modesto parere, se di un film devi spiegare le motivazioni, le scelte e quant’altro, esso e’ un fallimento.

Avrete senz’altro letto quali sono le due maggiori (e discordanti) filosofie di pensiero sul film:

  • da un lato si asserisce che si tratti di un mero e semplice remake di Episodio IV: è innegabile che ne ricalchi per molti versi la struttura e in qualche momento ne riprenda dei passaggi (i soliti, inutile ripeterli qui, vanno dalla consegna di un messaggio ad un droide fino alla necessità di distruggere una Morte Nera).
  • dall’altra parte, in difesa del film, ci si appiglia alla filosofia hindù secondo Heinrich Zimmer, alla funzione ed evoluzione del mito secondo Joseph Campbell, al viaggio dell’eroe (ed i suoi archetipi) secondo Christopher Vogler. Queste teorie dicono che, in sostanza, tutti i film (non solo quelli di SW) hanno degli elementi in comune (sia nei personaggi che nello svolgersi dell’azione) e che non puoi pretendere di vedere qualcosa di originale. Mai. Nisba. Accontentati.

Possiamo quindi, a questo punto, giustificare gli ingegneri (sia dell’Impero che del Primo Ordine) che hanno costruito 3 (dico TRE) stazioni spaziali (di dimensioni crescenti) tutte con lo stesso trascurabile errore di progettazione, peccando appunto di originalità.

 

BOOM

“Tranquilli, non si accorgeranno mai di quel condotto di scarico term..” BOOM

 

RI-BOOM

“Questa volta ce l’abbiamo fatta, è praticamente inespugn..” RI-BOOM

 

RI-RI-BOOM

“Ragà, stamo su un pianeta, semo indistruttib..” RI-RI-BOOM

 

Era veramente così impossibile, per una delle franchising più costose, renumerative, e famose, non riciclare immagini, trame, personaggi da ben 2 trilogie precedenti ? Cosa c’è di nuovo ? uno Stormtrooper di colore ? un personaggio (inutile finora) femminile in armatura argentata ? E poi.. sono d’accordo che le trame dei blockbuster si possono assomigliare, ma quando vicino ad un titolo mi metti un numero (Rocky 4, Rambo 3 etc) ad ogni episodio mi devi dare qualcosa di nuovo. Certo la trama deve essere un logico proseguimento di quanto avvenuto prima, nessuno vorrebbe vedere un Thor che fa il rapper o Rambo che fa la sarta..  ma qui si parla di 3 stazioni spaziali esplose in 4 film (non considero la nuova trilogia proprio perché si discosta molto dalla vecchia), di cui due esplose in due capitoli consecutivi (anche se a distanza di trent’anni).

 

Al di la di questa piccola “svista”, ecco le mie impressioni sul film, in modo cronologico rispetto alla trama (dove possibile), accompagnate da tre simboli:

  • simbolo “♠” : tutte le cose che ho trovato assolutamente prive di senso. WTF!
  • simbolo “♦” : tutte le cose che mi hanno deluso (o che mi hanno provocato un abbassamento della sospensione dell’incredulità).
  • simbolo “♣” tutte le cose che ho trovato poco chiare nella trama del film ma che forse (spero) saranno spiegate nei film successivi.
  • simbolo “♥” tutte le cose che mi sono piaciute.

♦ Harrison Ford: mi è sembrato a volte “sopratono”, enfatizzando troppo il lato ironico del suo personaggio, a volte “etereo”…

♠♦ Dameron Poe: troppo “hey hammigu, ciau hammigu!” con uno che fino a 3 minuti prima era uno Stromtrooper condizionato dal Primo Ordine. L’unica cosa che Poe sa di Finn è che è un disertore. Punto. Non è suo cugino, non è l’amichetto dei tempi di scuola. Anche se Finn ha preso la decisione di non obbedire più ai comandi del Primo Ordine, come fa Poe a sapere che non ha precedentemente partecipato ad altri conflitti a fuoco, magari uccidendo dei membri della Resistenza?

♦ Rey dice che il Millennium Falcon è “ferraglia” (almeno mi sembra sia questo il termine) e che non ha volato da molti anni. Infatti è così ridotto male, secondo il suo punto di vista, che non cerca neanche di entrarci a bordo, sebbene stia per essere fatta a pezzi dai caccia TIE. Poi sale a bordo e la nave vola in modo perfetto.. così perfetto che ci si chiede come mai nessuno abbia tentato di farla volare o perchè il suo padrone (Unkar Plutt) non abbia almeno cercato di venderla.

♥ Kylo Ren è il leader dei Cavalieri di Ren. E’ anche l’unico Cavaliere di Ren che appare nel film. E’ il capo di se stesso=ti piace vincere facile! BONGI BONGI BO BO BO

♦♣ Capitan Phasma doveva essere un personaggio di spicco, quasi epico.. almeno dal modo in cui è stato presentato nei trailer..  eppure, come accade nelle altre trilogie, si trova ad essere uno dei soliti ufficiali posto al comando dei soliti “sturmtruppen” di Bonviana memoria; nelle poche scene in cui appare, fa una pessima figura, obbedendo immediatamente all’ordine di abbassare gli scudi del pianeta.. senza protestare. Però è bella l’armatura lucente.. specialmente se sei un cecchino della Resistenza.

♠ Perchè, oh perchè i cattivi devono sempre dare la spiegazione del loro piano diabolico ? Perchè il Generale Hux sente questa necessità di radunare tutte le sue truppe solo per dire che sta per premere un bottone ed annientare l’intera Repubblica, assemblando tutte le tue forze in un unico grande (è un pianeta!) obbiettivo ? Un fine stratega.. ma in fondo anche Saruman.. Non avevano Whatsapp ? Una radio ?

Kylo Ren si toglie la maschera (rivelando il suo angelico volto) in modo abbastanza sbrigativo, per uno che sta cercando di seguire le orme di suo nonno (che la maschera non la toglieva praticamente mai, anche per motivi di sopravvivenza.. sigh..)

♦ Perchè Kylo Ren assegna un unico Stormtrooper per sorvegliare, il prigioniero di maggior importanza per il Primo Ordine ?

♦ Perchè i Rathtars, che uccidono immediatamente ogni creatura che incontrano, decidono invece di trascinarsi dietro Finn con il loro tentacoli ? Doveva essere uno spuntino da divorare più tardi, tipo una doggie-bag ?

♦ Rey, che non ha mai lasciato il pianeta Jakku, è in grado di capire il linguaggio dei Wookie pur non avendone mai incontrato uno.

♥ Kylo Ren riesce a percepire la presenza di suo padre non appena arriva sulla base Starkiller.. ciò nonostante, quando Ren passa a pochi metri da Han, non lo “sente” ed inizia a cercarlo in un altra direzione. Una mia teoria in merito, visto che il deceduto Han Solo tornerà (forse come flashback o voce narrante) in Episodio VIII : e se si fosse trattato di un clone ? Forse è per questo che Kylo non riesce a percepirlo.

Perchè Luke sparisce (ma non troppo), abbandonando la resistenza per poi lasciare (ma non troppo) un modo per rintracciarlo (ma non troppo) ?

♠ Per distruggere la base Starkiller, più grande e probabilmente meglio protetta delle stazioni spaziali precedenti, tutto ciò che serve è un adetto alla pulizia dei bagni senza incarichi speciali, delle cariche esplosive, un paio di colpi di blaster e tanta fortuna.

♣ Il figlio di Han si unisce al Primo Ordine e i tentativi di Luke di addestrare nuovi Jedi falliscono. Per tutta risposta, entrambi questi eroi decidono di abbandonare la Resistenza in balia di se stessa. Luke si ritira nel suo resort sull’isola deserta, Han torna a fare il contrabbandiere, mentre milioni di innocenti vengono trucidati dal Primo Ordine. Leia (almeno la Leia che abbiamo conosciuto nella trilogia originale) dovrebbe essere incaz.. nera con entrambi.. eppure sembra che la cosa non la riguardi.. come se fossero cose accadute a qualcun’altro. 

♦ Per la fine del film, si ha l’impressione che tutti i membri del Primo Ordine siano stati uccisi, tranne il Leader Snoke, il Generale Hux e Kylo Ren. Probabilmente mi sbaglio ma una ulteriore presenza di forze del Primo Ordine non viene stabilita in alcun modo nel film. Ciò rende la scoperta che Luke vive su un isola deserta, priva di enfasi. Tanto ormai sono tutti morti, non c’è più alcuna minaccia.. 

♠♠♠♠♣ Rey è in grado di utilizzare la forza in poche ore e senza addestramento.. a Luke Skywalker sono stati necessari anni.

♠♠♠♠♣ Kylo Ren, anche se non addestrato, è comunque uno che la forza la usa (riuscendo a bloccare un colpo di blaster a mezz’aria). Eppure duella (con difficoltà) con la spada laser contro un pulisci-latrine che non ne ha mai tenuta una in mano. Inoltre Ren non utilizza la forza contro il suo opponente (cosa che avrebbe terminato il duello in un istante). La stessa cosa accade più tardi nel duello contro Ren.

♦ Quando la Resistenza scopre dove Luke è nascosto (in ritiro catecumenale?), inviano a prenderlo solo Chewbacca ed una ragazza praticamente sconosciuta..

♦ C3P0 : presenza inutile, per dire 2 battute che non portano nulla alla trama del film. Non potevano fargli dire qualcosa di utile o sensato invece di “sia lodato il mio creatore” ? Lo sappiamo tutti chi lo ha costruito. Peccato.

♠♦ R2D2 : rimasto in “coma elettronico”, si sveglia causalmente al momento giusto.. con l’informazione che serve alla Resistenza.. nahh.. Ma per le sacre basette di Asimov!! ..è una macchina. Non potevano collegarsi e analizzare la sua memoria ?

♥♣ Per quanto mi riguarda, Kylo è una delle poche cose buone del film e la più promettente per il prosieguo della saga (anche se assomiglia in maniera imbarazzante ad un ragazzo che suonava con me negli anni 80). E’ interessante perché gli sceneggiatori gli hanno accollato un ruolo NON facile : rimpiazzare Darth Vader. È assodato che creare un altro cattivo come Darth Vader è  impossibile. Vader distillava in sé, per una mirabile combinazione di design, caratterizzazione e interpretazione, generazioni di improbabili crudeli villain, pulp e fantascientifici. Era uno stregone, uno sciamano, un relitto di un’epoca passata, guardato con sospetto ma temuto.

Non è immediatamente chiaro se sia un umano o no.

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È una delle principali cause di morte tra i graduati dell’Impero. È iconico. Un altro Vader non lo trovi.
Infatti Lucas non ci aveva nemmeno provato, limitandosi a mettere in scena, nella trilogia prequel, dei Sith privi di spessore, senza preoccuparsi di approfondirli (Darth Maul, il conte Dooku, Lord Grievous) al di là del generico “sono cattivi”. Qui invece cosa abbiamo?
Un personaggio che vorrebbe essere Darth Vader, ma che non lo è. Ed è conscio non solo di non esserlo ma anche che con ogni probabilità non potrà mai esserlo. Perché Vader è un modello inarrivabile per lui, nel mondo della narrazione, come lo è per noi, nel nostro mondo di spettatori. E quindi Ben Solo, come l’ultimo dei fanboy del pianeta Terra, si veste come lui, cerca di essere lui, vuole completare ciò che ha iniziato, ma non ne comprende le motivazioni né il vissuto e questo lo porta a fallire continuamente. Del tutto inadeguato, posato e riflessivo come un macaco, principiante, anzi, turista della Forza, è finito per caso in un gruppo di estrema destra, pur di sentirsi un duro. Non sarà mai come suo nonno, lo sappiamo bene noi, e lo sa pure lui. Ovvio che la cosa lo faccia proprio incazzare.

♥♥♥♥♥ Vedere volare ancora il Millennium Falcon è stato emozionante. Tutte le sequenze e le inquadrature di volo sono fantastiche.

Un caloroso saluto da CMDR Nijal. Over and out.

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Buon Natale da : la Enterprise NCC-1701-E

Anche gli Spacejokers fanno l’albero di Natale, ma ovviamente lo addobbano con qualcosa di particolare.
In questo caso, la Enterprise NCC-1701-E.

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La Enterprise NCC-1701-E appare in tutti e tre gli ultimi film girati con il cast di The Next Generation.
Già in Star Trek: First Contact la nave sembrava condannata: quando i Borg ne prendono il controllo, il Comandante Picard ne ordina l’autodistruzione.

Crusher: E tanti saluti all’Enterprise-E.
Picard: La conoscevamo appena…
Crusher: Crede che ne costruiranno un’altra?
Picard: Ci sono un sacco di altre lettere nell’alfabeto…

(..ma poi viene l’ordine viene revocato da Data)

Successivamente appare in Star Trek: Insurrection ma l’uso che ne fa Picard in Star Trek: Nemesis è a dir poco epico: nel disperato tentativo di fermare Shinzon, agendo fuori dagli schemi mentali che il suo nemico ben conosce (è un suo clone), Picard la lancia in rotta di collisione contro la nave avversaria, la Scimitar.

E con questo saluto di Worf ai Borg, concludiamo la nostra breve carrellata natalizia su alcune delle navi più conosciute di Star Trek.

Buon Natale da : la Enterprise NCC-1701-D

Anche gli Spacejokers fanno l’albero di Natale, ma ovviamente lo addobbano con qualcosa di particolare.
In questo caso, la Enterprise NCC-1701-D.

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La Enterprise NCC-1701-D appare nella serie TV “Star Trek: The Next Generation” (a mio modesto parere è la serie più bella, più bilanciata, merito per un 70% della fantastica interpretazione di Patrick Stewart nel flemmatico Capitano Picard. La serie è andata in onda per ben 7 anni ed è stata interrotta all’apice del successo, nel 1994).

Una delle espressioni migliori del Capitano Picard, per esprimere il suo disappunto davanti alle cazz.. ehm..castronerie degli altri, è il “facepalm”.

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Double facepalm

A volte il disappunto è troppo grande per essere da soli..

A volte il disappunto è troppo grande per essere da soli..

..e a volte anche due sono troppo pochi..

..e a volte anche due sono troppo pochi..

Sono molti gli altri membri del cast (escludiamo a priori Will Crusher, il figlio saputello della dottoressa Beverly Crusher, troppo spesso usato come deus-ex-machina per risolvere situazioni difficili), fra cui spiccano:

Marina Sirtis nel ruolo della consigliera, meta umana e metà betazoide, Deanna Troi.
Lwaxana Troi, sua madre, (interpretata da Majel Barrett-Roddenberry, moglie del creatore di Star Trek, Gene Roddenberry)
LeVar Burton nel ruolo di Geordi La Forge. Inizialmente il timoniere, diventa con nella seconda stagione, il capo ingegniere.
Michael Dorn nel ruolo del Klingoniano Worf, inizialmente un giovane ufficiale, diventa poi il capo della sicurezza ed ufficiale tattico.
Guinan, interpretata da Whoopi Goldberg una grandissima fan della serie originale ed in particolare di Uhura (Nichelle Nichols).
Jonathan Frakes nel ruolo del comandante William Riker, il primo ufficiale.
Sono proprio Riker e Guinan a dare una lezione sull’amore al poco scaltro Will Crusher:

Nel film Generazioni, le sorelle Duras danneggiarono gravemente l’Enterprise D avendo scoperto la modulazione degli scudi della nave, provocando la rottura del nucleo a curvatura della nave. Per salvare l’equipaggio fu ordinata la separazione della sezione a disco della nave ma l’onda d’urto dovuta all’esplosione del nucleo a curvatura spinse la sezione a disco nell’atmosfera del pianeta Veridiano III. I danni riportati resero inevitabile un atterraggio di emergenza della sezione a disco che rese la nave non riparabile.

Al termine del film, Riker e Picard rendono onore ai resti della Enterprise-D e Picard profetizza:”..dubito che sarà l’ultima nave a chiamarsi Enterprise..”

Perchè non abbiamo (ancora) recensito Star Wars: il risveglio della forza

Nonostante tutto l’hype per Episodio VII: il risveglio della forza (di cui anche il mio cane conosce a menadito i trailer e gli spoiler), non abbiamo ancora fatto una recensione del film più atteso dell’anno.

Da un lato avevamo paura di trovarci di fronte ad un prodotto come questo:
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Oppure il ritorno di Jar Jar Binks:
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Inoltre ottenere i biglietti non è proprio semplcissimo:
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Non disperate, contiamo di farlo quanto prima, ma cercheremo di non farci trasportare dall’entusiasmo e di dare un giudizio obbiettivo.

[da CMDR Wolf974: per quanto mi riguarda ho già detto che non andrò a vederlo per partito preso: mie questioni di principio; mi sento preso in giro da George Lucas & Co.. Un po’ per la vendita del franchise a Disney e un po’ per alcune scelte fatte in passato. Per me l’unico Star Wars che ha dignità e diritto di chiamarsi tale è la primissima Trilogia! il resto è minestra riscaldata male. E anche sulla prima trilogia ormai è difficile recuperare i veri film originali: lo stesso Lucas ha fatto aggiungere nelle versioni Remastered alcuni spezzoni in CG (computer grafica) sulle immagini dell’epoca! abominio puro! ma questa è la mia personale opinione… liberissimi di farvi martoriare i maroni sulle future edizioni della Soap Opera (ma anche un po Soup) denominata ancora a Star Wars…]

Buon Natale da : la Enterprise NCC-1701

Anche gli Spacejokers fanno l’albero di Natale, ma ovviamente lo addobbano con qualcosa di particolare.
In questo caso, la Enterprise NCC-1701.

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La Enterprise NCC-1701 appare nella serie TV originale “Star Trek” (la serie capostipite, il baluardo della fantascienza, il Monolito di Kubrick dei viaggi stellari, andata in onda dal 1967 al 1969). Comandata da James Tiberius “Jim” Kirk, che la conduce durante una missione quinquennale (2264 – 2269), l’Enterprise è forse l’unico e vero amore di Kirk (e si che nel telefilm, di donne ne ha avute a pacchi, aliene e non).

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..no, forse questa no..

..no, forse questa no..

STAR WARS: Lo sapevate?

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In occasione dell’uscita nelle sale del un nuovo capitolo della famosa saga di Star Wars – Il Risveglio della Forza, Babbel, una delle app più popolari per imparare velocemente e facilmente le lingue, ha pubblicato una guida alle lingue parlate da Jabba the Hutt o ancora dai Jawas. Qui vengono ripercorsi anche l’origine dei nomi dei personaggi più familiari.

I PERSONAGGI

Luke Skywalker: l’origine del nome “Luke” può essere ricondotta al nome greco “leukos”, che significa “luce”. Curioso, se si pensa che corrisponde perfettamente al carattere del personaggio, che deve combattere il lato oscuro. È difficile inoltre non riconoscere l’assonanza con il nome del regista stesso, George Lucas, che potrebbero aver voluto mettere un po’ di se stesso nella personalità dell’eroe principale della saga. Nelle prime versioni del copione, il cognome dell’eroe era Skykiller. Fortunatamente, Lucas ha poi optato per il nome più poetico ed evocativo di “Skywalker”, letteralmente “camminatore del cielo”.

Yan Solo (Han Solo nella versione originale): per rimanere sulla scia mitologica, “Jan” è una forma arcaica di John (o di Hans, Jan, Jean…) e “Solo”, probabilmente un tributo a Napoleon Solo, affascinante spia della serie americana degli anni Sessanta “The man from U.N.C.L.E”.

Obi Wan Kenobi: come Jedi, il nome di Kenobi sembra essere un omaggio al regista Kurosawa e alla cultura giapponese. “Obi” rappresenta infatti la cintura utilizzata per chiudere il kimono; “ken” significa “spada” in giapponese. Infine, “wan” ricorda l’onoreficienza giapponese “san”.

Dart Fener (Darth Vader nella versione originale) : la credenza più comune è che il nome derivi dalla traduzione olandese di “padre oscuro”. Se fosse stato davvero questo il caso, Darth Vader sarebbe stato chiamato Donker Vader – che non è proprio un nome spaventoso per il Signore Oscuro dei Sith. George Lucas stesso ha rilevato che il nome sarebbe una combinazione di due espressioni che hanno suggerito un’idea sbagliata: “death water” (acqua mortale) e “dark father” (padre oscuro). Questo non significa necessariamente che la connessione fosse in realtà una premonizione. Nelle prime versioni de “L’impero colpisce ancora”, Episodio V della saga, Fener non era il padre di Luke, la prova che la scelta del nome non può essere pianificata. Si può anche considerare che il nome “Vader”, ricorda “Invader”, cioè “invasore”, che deriva da Dark/Death Invader “invasori oscuri” o “la morte degli invasori”.

Yoda: l’origine esatta resta un mistero, ma si possono tuttavia fare due ipotesi. La prima sarebbe quella di far derivare il nome dalla parola sanscrita che significa “guerriero”; la secondo lo fa derivare dalla parola ebraica “yodea” che significa “uno che conosce”.

Principessa Leia Organa: il nome è del tutto simile a quello della protagonista del romanzo di fantascienza “La Principessa Dejah Thoris”. Non certo una coincidenza, visto la passione di George Lucas per i romanzi di fantascienza. Il cognome Organa, suggerisce, invece il ruolo rivestito dalla principessa nel conflitto tra il mondo naturale in contrapposizione a quello tecnologico e meccanizzato dell’Impero Galattico.

Jedi: le ispirazione del nome Jedi, l’ordine dei cavalieri che protegge instancabilmente la galassia dal male, sono molteplici. Gli appassionati di fantascienza affermeranno un riferimento ai signori di Barsoom del cosiddetto “Ciclo di Marte” ai quali si rivolgeva con l’onorificenza “Jed” o “Jeddak”.

LE LINGUE

Huttese : È la lingua più parlata nel film, che si ispira alla lingua inca Quechua. Nella saga è la principale fonte di ispirazione, tanto che alcuni vocaboli sono rimasti addirittura in originale senza traduzione. Questa lingua viene parlata soprattutto a Tatooine e da molti personaggi, compresi Greedo il giovane, Jabba the Hutt e il suo entourage.

Jawaese : Il jawaese si ispira al linguaggio zulu e ad altre lingue africane. Per ottenere le voci alte dei Jawa si sono prima registrati gli attori e si è poi velocizzato il nastro.

Ewokese : Gli Ewoks parlano un dialetto che deriva da una mescolanza di varie lingue mongole: tibetano, nepalese e kalmyc.

A differenza di film come Il Signore degli Anelli o di Star Trek che hanno un linguaggio pienamente codificato, le diverse lingue create per Star Wars non hanno regole grammaticali, sintassi o vocabolario. Ben Burtt, il tecnico del suono che ha lavorato per il film, ha affrontato l’invenzione delle lingue con grande potenza evocativa per creare un’atmosfera speciale e unica per ogni popolo, come gli effetti speciali sonori. Queste lingue aiutano a migliorare l’identità di ciascuno di questi mondi immaginari.

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fonte dell’articolo

Buon Natale da : la NX-01

Anche gli Spacejokers fanno l’albero di Natale, ma ovviamente lo addobbano con qualcosa di particolare.
In questo caso, la NX-01.

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La NX-01 appare nella serie TV “Star Trek: Enterprise” (è la quinta serie televisiva ambientata nell’universo fantascientifico di Star Trek, senza considerare la serie animata).
Comandata da Jonathan Archer, figlio di uno dei principali progettisti del suo motore, è la prima nave terrestre ad essere costruita al fine di esplorare lo spazio profondo. Come ufficiale scientifico, troviamo la vulcaniana T’Pol (Jolene Blalock)

In uniforme

In uniforme

meno in uniforme

meno in uniforme

senza uniforme

senza uniforme

[CMDR Wolf 974: qui è un in versione Babba Natale sexy – o regalo da scartare?! 😛 ]

Buon Natale da : la Phoenix

Anche gli Spacejokers fanno l’albero di Natale, ma ovviamente lo addobbano con qualcosa di particolare.
In questo caso, la Phoenix.

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La Phoenix appare nel film “Star Trek – Primo contatto”, del 1996 diretto da Jonathan Frakes. Non stiamo a riportare la trama del film (disponibile su Wikipedia) ma ci basta ricordare che è il dottor Zefram Cochrane ad averla costruita. E’ il primo vascello spaziale terrestre dotato di un motore a curvatura.

[CMDR Wolf974: secondo la mia personale opinione anche il più bel film ispirato alla saga di tutti i tempi! assolutamente da non perdere! magari combinando una maratona con gli altri episodi della serie che coinvolgono una delle razze aliene più accattivanti di sempre.. i Borg!]

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“Braciolone” Shatner è una buona forchetta..

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Ospite d’onore, e che ospite, ieri sera al ristorante “Ca’ d’ Gamba” (Biella)
Ha infatti mangiato nel noto e rinomato locale di Sordevolo nientepopodimenoche… William Shatner.
Cosa ci faccia il Capitano Kirk a Biella non è dato saperlo, ma adesso sappiamo dove ha cenato ieri…

Che Will Shatner sia un viveur lo si vede. In fondo anche quando interpretava il Capitano Kirk, non si è mai tirato indietro in nessun campo:

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Alien 5, non diamoci per vinti.

Alien 5: Michael Biehn conferma il ritorno di Hicks e Newt

Michael Biehn rivela che il suo Hicks tornerà in “Alien 5” insieme ad una Newt adulta

Lo scorso febbraio è stato confermato che la 20th Century Fox aveva dato luce verde al sequel Alien 5 con Neill Blomkamp alla regia e Ridley Scott a bordo come produttore. Purtroppo il mese scorso Alien 5 è stato messo in stand-by a tempo indeterminato, così che lo studio e Ridley Scott possano concentrarsi sul sequel di Prometheus, ora intitolato Alien: Covenant.

La prima volta che abbiamo sentito parlare di Alien 5 è stato a gennaio di quest’anno quando Neill Blomkamp ha condiviso illustrazioni e concept art che ritraevano la Ripley di Sigourney Weaver e il caporale Hicks di Michael Biehn così come apparivano nel sequel Aliens – Scontro finale del 1986, con lo stesso Michael Biehn che in seguito ha rivelato il suo coinvolgimento in questo nuovo progetto. L’attore ha recentemente parlato con il sito Icons of Fright dove ha rivelato che Alien 5 sarà caratterizzato da una versione adulta di Newt, interpretata nell’Aliens originale dall’attrice Carrie Henn.

Penso che quando hanno messo online alcune immagini con me di nuovo nei panni di Hicks la gente fosse eccitata e anche se non sono in molto del materiale online i miei figli mi hanno visto su Reddit. Erano entusiasti. Stanno progettando di riportare nel film me e Newt, a questo punto Newt avrebbe circa ventisette anni. So che ogni attrice di Hollywood vorrebbe interpretare questo personaggio che è un vero e proprio passaggio di testimone tra Sigourney e questa attrice più giovane che interpreterà Newt. Sarebbe un modo per mantenere il franchise vivo e per gli studios di fare soldi, perché è di questo che si tratta alla fine…soldi. Ecco perché si finisce per vedere Terminator 5, 6, 7, 8, 9 10 e Fast and Furiosus 7, 8, 9 e 10. Quindi quando accade con i film di Alien forse sarà un altro film con cui potrei lasciare il segno e in più Neill è un ragazzo di talento. Quando ho visto District 9 per la prima volta ero incollato alla poltrona mentre pensavo ‘wow’, quindi sono molto fiducioso.

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Questa è la prima volta che si sente qualcosa su Newt in Alien 5 e sembra che chi otterrà il ruolo di Newt porterà il franchise verso il futuro. L’attrice Carrie Henn ha debuttato come Rebecca “Newt” Jorden nell’Aliens del 1986 e da allora lei non ha più recitato anche se risulta collegata ad un progetto intitolato Triborn che è attualmente in pre-produzione. Newt era l’unica sopravvissuta dell’insediamento di coloni Hadley’s Hope su Acheron distrutto a seguito di una infestazione di xenomorfi contro cui combatterà Ripley in Aliens. Poco dopo che Alien 5 è stato annunciato, Neill Blomkamp ha rivelato che la storia sarà collegata all’Alien originale e che sarà un sequel di Aliens – Scontro finale anche se il regista ha chiarito che lui non sta cercando di cancellare Alien 3 e Alien 4 – La clonazione. Michael Biehn ha rivelato nella sua intervista che la storia farà finta che questi due sequel non siano “mai esistiti” e chiarisce il motivo per cui questo progetto è stato messo in stand-by a favore di Alien: Covenant.

L’idea di base si comporta come se Alien 3 e Alien 4 non siano mai esistiti, quindi se andate sul sito di Neill Blomkamp (N.d.R non c’è nessun sito personale del regista…) ​​tutti possono vedere i concept art creati per questo film. So che Ridley Scott farà prima il suo film e sarà il produttore esecutivo di questo, quindi non vedo l’ora. So che l’attenzione di Ridley è al secondo Prometheus (ora intitolato Alien: Covenant) e sono sicuro che lui e la Fox non vogliono che questo film e quello di Neill escano ravvicinati, perché sono due mondi molto diversi, con Alien 5 che si svolge migliaia di anni più tardi, che è come lo hanno spiegato a me, ma allo stesso tempo vogliono dare loro un tono simile. So che stanno mettendo un freno al film di Neill solo per un po’ di tempo, ma penso che sarebbe davvero imbarazzante per Ridley, la Fox e Sigourney se il film non venisse realizzato.

L’uscita di Alien: Covenant è stata recentemente fissata al 6 ottobre 2017.

Esplorazione 03

Con un ritardo mostruoso (ma si sa che noi Spacejokers siamo entità che vivono al di fuori del comune Spazio-Tempo), pubblico la conclusione del mio primo ciclo di esplorazioni, in realtà già concluso da qualche mese.

Sulla via del ritorno dal Barnard Loop (vedi articolo precedente) mi sono imbattuto in questa gigante gassosa di colore rosso

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che ho deciso di esplorare più da vicino

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Beh, un bel selfie la mia nave se lo merita (clicca sull’immagine per vederla in alta risoluzione)

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Continuo sulla via del ritorno..

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MI rendo conto che in tutto il mio vaggio non mi sono imbattuto in un buco nero.. e allora decido di andarlo a cercare. Il sistema più vicino che ne ospita uno (di ridotte dimensioni) è HIP 63835

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Ed eccomi quì, partiamo alla ricerca.

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Ma come faccio a “vedere” un buco nero ? E’ un oggetto cosmico che non è visible.. decido di provare a sfruttare il fenomeno di lens distorsion, ovvero la distorsione della luce che passa vicino al suo campo gravitazionale.

E dopo qualche tentativo.. BINGO ! Ecco trovato il Buco Nero.

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E’ ora di tornare a casa, giusto in tempo per consegnare i dati per il community goal.

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Finalmente.. casa.. il nostro pallido puntino blu

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Riuscirò ancora ad effettuare la procedura di docking ? E chi se la ricorda più…

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Giù i carrelli..

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E finalmente ci siamo !! Il party di benvenuto supera le mie più selvagge aspettative !! ..mmmm… ragazze, sono tornato!

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Star Wars: arriva in edicola la collezione Black Edition di action figure Hasbro

Non avremo mai la collezione completa, a meno che di non avere un portafoglio come Zio Paperone.. ma qualche buona notizia c’è anche per noi Spacejokers e per tutti i nerd che si vogliono portare a casa un pezzetto di Guerre Stellari.

La Gazzetta dello Sport e il Corriere della Sera presentano una nuova collezione per gli appassionati di Star Wars. Dopo l’iniziativa Star Wars Legend che fa uscire ogni settimana le storie a fumetti ispirate alla saga di George Lucas, è arrivato il momento delle action figure prodotte da Hasbro nel 2013, The Black Series.

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Le statuine misurano 12 cm o anche 20 cm, sono snodabili e i vestiti sono di stoffa. Riproducono i personaggi più famosi della saga inclusi i nuovi protagonisti che vedremo nel nuovo film Star Wars – Episodio VII: Il risveglio della Forza

Dal 15 dicembre sarà in edicola la prima uscita con Darth Vader al prezzo di € 5,99. A seconda delle dimensioni varierà anche il prezzo: le prime avranno un costo di 12,99 euro, mentre le seconde di 19,99 euro e siamo già a conoscenze di alcune delle successive: C3-PO, R2-D2, Chewbecca, Han Solo, Yoda, Luke Skywalker, Mace Windu, Stormtrooper, Kylo Ren, Rey, BB-8 e Obi-wan Kenobi.

Ecco il piano dell’opera: star-wars-the-black-series-edicola-gazzetta-corriere-pano-dellopera-completo

 

Non si può fare una frittata…

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Da sempre le uova sono una ottima fonte di proteine di altri elementi nutritivi.. ma in questo caso, potrebbe essere l’uovo a nutrirsi di voi !

J3mBv2b

Realizzati dalla NECA come complemento per i diorami, sono compatibili con le altre action figure in scala 7″.

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Mangiate sano, Italiani! Comprate uova Weyland Yutani!

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p.s. non si cammina sull’acido..

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Elite Dangerous : Black Friday

Già.. ma cos’è il Black Friday ? Si tratta di un giorno, per quanto non festivo, particolarmente importante sotto l’aspetto commerciale, poiché costituisce un valido indicatore sia sulla predisposizione agli acquisti, sia indirettamente sulla capacità di spesa dei consumatori statunitensi tanto da essere attentamente osservato e atteso dagli analisti finanziari e dagli ambienti borsistici statunitensi ed internazionali. Il Black Friday è solitamente seguito dal Cyber Monday, il primo lunedì successivo al venerdì nero: è un lunedì di grandi sconti relativi a prodotti di elettronica. Il Cyber Monday rappresenta la risposta dell’e-commerce al venerdì nero ed è caratterizzato da una massiccia offerta di ribassi esclusivamente online.

Ma veniamo a noi, o meglio.. a Frontier Development

Black Ships for Black Friday: 29 verniciature nere, nuove di zecca, per tutti coloro che effettuano il pre-ordine di Elite: Dangerous Horizons entro il 1° Dicembre.
Tutti i giocatori che preordinano Elite Dangerous: Horizons prima di Martedì 1° Dicembre alle 17:00 (ora italiana), riceverà un set di verniciature nere chiamate “Midnight”. Non vi preoccupate: se avete già pre-ordinato Horizons o se avete il Lifetime expansione pass o se siete un beta-tester, riceverete anche voi il pacchetto “Midnight”.

Il pacchetto “Midnight” comprende 29 verniciature nere, una per ogni nave nel gioco! (escluse quelle giocabili in CQC). Il pacchetto sarà disponibile quando Horizons sarà rilasciato. AFFRETTATEVI GENTE !

Sconti per il Black Friday
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La grande svendita “Elite Dangerous Black Friday” parte oggi e termina Martedì 1° Dicembre alle 17:00 (ora italiana).

I fantastici articoli illustrati sotto sono solo alcuni esempi della merce in offerta.. quindi andate sul sito Frontier store e approfittatene subito! Gli sconti si applicano anche alle copie fisiche di Elite Dangerous, facendone così un ottimo regalo di natale.

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Alcuni articolo scontati (prezzi in sterline):

40% di sconto su alcune verniciature
Elite Dangerous Boxed Edition – £12.99 – 56% di sconto – Il regalo ideale per i nuovi Commander. Offerta sottoposta alla disponibilità della merce.
Elite Dangerous Colonna sonora originale 3CD (download digitale) – £10 (33% di sconto)
Elite Legacy – Libro con copertina rigida – £9.99 (33% di sconto)
Elite Legacy – Libro con copertina flessibile – £4.99 (38% di sconto)

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Cosa prenderò io ?

Senz’altro una verniciatura nuova per la mia Asp:
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Il risveglio della Forza: tutti i trailers

Nel corso degli ultimi giorni abbiamo visto i nuovi trailer e uno spot per la TV britannica, abbiamo quindi pensato di fare il riassunto di quanto abbiamo visto sinora di Star Wars: Il risveglio della Forza. Buona visione!

28/11/2014: Teaser #1 – There has been an awakening

16/04/2015: Teaser #2 – Chewie, we’re home

19/10/2015 Trailer – Just let it in

06/11/2015: Trailer giapponese – Hope is not lost today

8/11/2015: spot per la TV britannica – The same eyes in different people

09/11/2015: Mashup di James Darling (un supercut di tutte i trailer montati insieme)

11/11/2015: Spot per la TV USA – 15 secondi a caso

13/11/2015: Spot per la TV USA – I will show them the Dark Side

13/11/2015: video “dietro le quinte”

15/11/2015: Secondo spot per la TV USA – Attacco al castello di Maz Kanata

18/11/2015: Terzo spot per la TV USA – You don’t know a thing about me

Nell’attesa, non resta che gustarci i film già usciti..

 

Star Wars – Guida popup alla galassia

Questa volta abbiamo deciso di fare una cosa diversa dal solito, ovvero una videorecensione di un libro.
Non è stato semplice (anche per noi Spacejokers ci sono le “prime volte”) ma ce l’abbiamo fatta e ci auguriamo che vi piaccia.

E per chi non crede che Han ha sparato per primo, ecco la versione originale del film

Newsletter #99

Benvenuti Commanders, ecco il riassunto della Newsletter 99.

Questa settimana assistiamo al lancio della beta 1.5 “Ships”, diamo un primo sguardo alle strutture fortificate in Horizons (e al nuovo Imperial Cutter), ed inoltre vi parliamo dei nuovi Materials, che serviranno in seguito per costruire oggetti in Horizons.

Elite Dangerous 1.5 Beta è disponibile da oggi

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I Commanders che hanno il beta access alla stagione one di Elite Dangerous, saranno da oggi in grado di volare sulle navi incluse nella beta 1.5. Mike Brookes, nel developer update ha già dato numerosi dettagli, ma da oggi potrete esplorare lo spazio in una delle nuove sette navi che fanno parte dell’aggiornamento, come la massiccia Federal Corvette o lo slanciato Imperial Cutter o la nave multiruolo Keelback.

Anche la beta di Elite Dangerous: Horizons è praticamente dietro l’angolo, con la data di rilascio prevista per il 24 Novembre.

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La preview “di assaggio” di Horizons, fatta da David Braben questa settimana, mostra per la prima volta uno spazioporto fortificato sulla superficie di un pianeta.

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Nel video, David mostra l’Imperial Cutter da vari punti di vista, mentre gira attorno alla grossa nave in uno SRV. Poi ci porta a fare un giro in un tunnel che conduce allo spazioporto.

Materials
Martedì scorso, durante il livestream in diretta su Horizons, il Lead Designer Sandro Sammarco ci ha parlato delle nuove navi disponibili con l’aggiornamento alla 1.5 e di come i Materials funzioneranno in Horizons.

Successivamente, nel appuntamento settimanale con il developer update, Michael Brookes è entrato in maggiori dettagli, oltre a parlare degli sviluppi per la localizzazione in Spagnolo e dei miglioramenti fatti alle missioni nella 1,5.

“Materials (materie prime) che saranno presemtate in Horizons Planetary Landings, sono delle materie prime che possono essere trovate sulla superficie dei pianeti e delle lune. Il tipo di questi materiali varia in funzione della geologia del corpo planetario, il tipo di pianeta e dove è situato. Oltre che in formazioni naturali, alcuni di essi possono essere trovati in modo molto particolare (se non addirittura unico). Ad esempio, le meteore possono essere frantumate per esaminare il loro contenuto di minerali. Vi sono anche delle fonti di minerali “misteriose” che dovrete scoprire.

Verranno aggiunti circa 25 di questi materiali ed essi possono essere utilizzati come elementi base per sintetizzare diverse cose. Difatti essi rappresentano il preludio per il sistema di loot e di crafting che arriverà più tardi nella stagione di updates. Questi materiali vengono utilizzati in piccole quantità e non occupano spazio (cargo space) a bordo della nave. Anzi vi sarà uno spazio dedicato solo ad essi. Verrano poi consumati per sintetizzare diversi elementi che serviranno quali upgrade per la nave e per l’SRV. Per ogni diversa applicazione fatta con la sintesi, saranno necessarie diverse miscele di materiali.

La rarità (o abbondanza) di questi materiali varia a seconda del materiale stesso. Alcuni sono rarissimi, ma sono quelli che danno maggiori vantaggi quando vengono sintetizzati, rispetto ai materiali più comuni. Fondamentale per trovare questi materiali è il wave scanner. A differenza dello scanner a bordo della nave, quello all’interno del SRV è tarato per la ricerca di materiali.

I materials hanno un particolare segnale che può essere tracciato utilizzando il wave scanner per interpretare cosa c’è nei paraggi. Da qui il giocatore può usare il segnale direzionale dello scanner per arrivare al materiale. Materiali diversi hanno segnali d’onda diversi e, con un po’ di pratica, è possibile identificarli nello scanner. La stessa tecnica si utilizza con i punti di interesse e con gli insediamenti, dato che lo scanner permette di visualizzare i segnali che provengono da sorgenti artificiali come power generators o relitti di navi.

Vi saranno sei tipi di sintesi che potranno essere applicati, rilasciati con la prima espansione della stagione: tre per la nave, ovvero il rifornimento delle munizioni, un temporaneo aumento della distanza di salto con il Frame Ship Drive e il rifornimento alla Auto Field Maintenance Unit. Per l’SRV i vantaggi saranno : carburante, riparazioni e munizioni per le armi a plasma. Materiali di maggiore qualità daranno vantaggi maggiori, per cui fare il pieno di munizioni sintetizzate con materiali di qualità, aumenterà il danno generato quando si usano le armi. Il bonus viene applicato solo finchè si usano le munizioni sintetizzate.

Un altra modifica che stiamo testando con la 1.5 beta, è sul funzionamento delle shield cell. La modifica è in due parti, la prima aumenta il calore della nave (quindi aumenta il rischio di usarle, visto che la nave può essere danneggiata dal picco di calore. La seconda parte riguarda un ritardo nella loro attivazione. Questo ritardo si applicherà anche ad altri moduli. Vediamo come sarà il feedback nel corso della beta.

Stiamo anche aumentando la funzione degli hull reinforcement, per aumentare la salute dello scafo.

La release 1.5 e in seguito gli Horizons Planetary Landing, conterranno significanti modifiche al sistema di missioni. Questo vuol dire che al momento della release ufficiale, tutte le missioni in corso verranno resettate. Vi avviseremo in anticipo in modo che potrete completare le vostre missioni.”

Come sempre, controllate i forum ufficiali, la pagina twitter e la pagina Facebook per tutte le ultime novità dell’universo di Elite: Dangerous, noi vi terremo informati.

Link all’articolo originale

Elite: Dangerous Horizons – Un nuovo video dell’SRV e le date delle prossime beta

David Braben ci sta riempiendo di anticipazioni su Horizon, quasi quanto J.J.Abrams dispensa trailer di Star Wars Episode 7.
In questo ultimo video, David ci mostra come l’SRV viene sganciato dalla nave madre e si appoggia sul pianeta.
Grande attesa per Horizons!! Sono state annunciate le date delle prossime beta release :
il 9 Novembre per la 1.5 (ships) e il 24 novembre per la 2.0 (first stage).
Le nuove navi dovrebbero essere : Imperial Short Range Fighter (solo per il CQC), Lakon Keelback, Viper MK IV, Asp Scout , Federal Corvette, Imperial Cutter, Cobra MK IV (per i possessori del pass per Season 1 e Season 2)

Lucca Comics 2015

Ecco alcuni scatti inviateci da amici (fortunati) che sono riusciti ad andare a Lucca Comics 2015. C’era ovviamente grande attesa per il padiglione Star Wars e per la battaglia con le spade laser. E voi avete fatto delle foto ? Se volete inviatecele a info@spacejokers.it e noi, con il vostro permesso da includere nella mail, ve le pubblicheremo !!

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Il Millennium Falcon, prossimamente in edicola da DeAgostini

Il Millennium Falcon, prossimamente in edicola da DeAgostini

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La CBS annuncia una nuova serie di Star Trek

Che periodo fantastico per noi SpaceJokers ! Oltre alla grande aspettativa per i prossimi film di Guerre Stellari, abbiamo questa strabiliante news:

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Gli studi televisi CBS hanno annunciato oggi il lancio di una nuova serie televisiva di Star Trek, che inizierà a Gennaio 2017. La nuova serie avrà una preview speciale sul Network CBS ed il primo episodio (e tutti i successivi) saranno disponibili esclusivamente negli USA tramite il servizio “on demand” CBS All Access.

Gli episodi della nuova serie verranno distribuiti, simultaneamente per la televisione e per altre piattaforme, a livello globale, da CBS Studios International. La nuova serie sarà la prima ad essere sviluppata appositamente per il pubblico americano del servizio CBS All Access, che trasmette già gli episodi di tutte le serie precedenti.

Il nuovo Star Trek presenterà nuovi personaggi, all’esplorazione di nuovi pianeti e nuove civiltà, senza tralasciare i temi drammatici e contemporanei che sono stati il contrassegno di tutte le serie passate, fin dagli inizi, nel 1966. Alex Kurtzman ne sarà il produttore esecutivo (Kurtzman ha collaborato alla scrittura dei film Star Trek (2009) insieme a Roberto Orci, e Star Trek Into Darkness (2013) con Orci e Damon Lindelof, entrambi prodotti e diretti da J.J. Abrams ).

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Roberto Orci, J.J. Abrams e Alex Kurtzman

Forse non serve ricordare che Star Trek, che celebrerà il suo 50esimo anniversario nel 2016, è uno dei franchising di maggior successo di tutti i tempi: la serie originale, nata dalla mente geniale di Gene Roddenberry ed andata in onda per tre stagioni (un breve periodo che non lasciava prevedere l’influenza che avrebbe avuto per generazioni) inaugurava un modo innovativo e progressista di narrare temi culturali quali i rapporti razziali, la politica mondiale e l’ambiente. Dalla prima serie sono scaturiti una dozzina di lungometraggi e cinque serie televisive. Quasi mezzo secolo dopo, la serie televisiva di Star Trek è concessa in licenza su una varietà di piattaforme diverse in più di 190 paesi, ed il nome del franchising appare, ogni mese, più di un miliardo di volte sui social media. (Leggi l’intervista fatta a Walter Koenig ed i suoi ricordi sulla storica prima serie.)

“Ogni giorno un episodio di Star Trek viene vista in quasi tutti i paesi del mondo,” dice Armando Nuñez, Presidente e CEO della CBS Global Distribution Group. “Non vediamo l’ora di mostrare ai fan di tutto il mondo le prossime avventure di Star Trek”. “Non c’è momento migliore di questo per dare ai fan una nuova serie che non alla vigilia delle celebrazioni per il 50esimo anniversario,” dice David Stapf, Presidente del CBS Television Studios. “Tutti hanno un grande rispetto per questo franchising storico e siamo entusiasti di lanciare la nuova serie TV, con il valido aiuto e la mente creativa di Alex Kurtzman, che conosce perfettamente l’universo di Star Trek ed il suo pubblico.”

La nuova serie TV non ha collegamenti con il film Star Trek Beyond, distribuito dalla Paramount Pictures, che uscirà nell’estate del 2016.

Link all’articolo originale

L’Universo conosciuto

Il museo americano di storia naturale (American Museum of Natural History) ha creato, in collaborazione con il Rubin Museum of Art, un video che ci porta dal nostro pianeta (in particolare dalle cime dell’Himalaya, fino ai confini dell’universo conosciuto. Ogni stella, pianeta, quasar mostrato nel video (rilasciato nel 2009 per l’esibizione Vision of the Cosmos) è realisticamente posizionato grazie all’utilizzo del Digital Universe Atlas, una mappa quadri-dimensionale dell’universo, curata e aggiornata dagli astrofisici del American Museum of Natural History. E’ senz’altro un modo di ridimensionare il nostro ego e farci capire quanto ancora abbiamo da imparare su ciò che ci circonda.

Buona visione.

“Alien 5 è sospeso, precedenza a Prometheus 2..”

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Ecco qua..
Con questo secco e brutale comunicato, il regista Neill Blomkamp affossa (speriamo temporaneamente) i sogni di rivedere nuovamente in azione Ellen Ripley (ed il mio mostro preferito).. tutto per dare spazio al nuovo “sequel del prequel…” : il già temuto e già famigerato Prometheus 2. Abbiamo già parlato a suo tempo di quella tavanata galattica, quella corazzata Potemkin futuristica che è Prometheus (vedi la nostra recensione).

Che dire… Ridley.. lascia stare.. hai fatto The Martian, bello.. e accontentati, no ?

Newsletter #97

Benvenuti Commanders, ecco il riassunto della Newsletter 97.

Questa settimana continuiamo a mostrarvi le anticipazioni relative a Elite Dangerous: Horizons, con una prima occhiata agli insediamenti in cui vi imbatterete, visitando la superficie dei pianeti. David Braben ci ha già mostrato tutto questo (vedi il nostro articolo) in un video ed ora lo analizziamo in profondità. Inoltre vi diamo la possibilità di fare regali “digitali” ad altri Commanders, etc etc.

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Come detto sopra, questa settimana David Braben ci ha fatto dare una nuova fantastica sbirciata ad Elite Dangerous: Horizons, postando un nuovo video sul suo canale YouTube. Il video mostra due SRV che passano a tutta velocità ai confini di una base planetaria, evitando il fuoco di difesa degli Skimmers e delle torrette.

“Ecco un altro video per voi, senza edit o abbellimenti, preso dallo stesso computer degli sviluppatori, che vi mostra uno SRV che va a soccorrerene un’altro. E si – l’urto fra gli SRV è tutto colpa di Adam!” scrive David nella descrizione del video.

Queste sono state le prime immagini ravvicinate a delle installazioni che troverete in Elite Dangerous: Horizons, e abbiamo ancora molto da mostrarvi!

Qualche dettaglio in più sulle modalità di gioco di Horizons

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Nel Developers Update di questa settimana, il produttore esecutivo Michael Brookes ha illustrato alcune delle cose affascinanti che troverete sulla superficie dei pianeti.

Vi sono molte cose differenti sulla superficie. Basi militari, laboratori di ricerca, nascondigli, astroporti, complessi minerari, navi distrutte e relitti da investigare.. e anche qualcos’altro. Abbiamo deciso di chiamare tutte queste cose “punti di interesse (points of interest). Essenzialmente c’è una scala, una diversa dimensione delle cose che potrete trovare, dal grande spazioporto fino al piccolo giacimento di minerali. I “Points of interest” grandi o piccoli, li incontrete esplorando la superficie dei pianeti. Inoltre la natura, il tipo di punto di interesse, varierà a seconda di dove siete, del tipo di pianeta e della locale topografia e geologia. Ad esempio, se siete nella zona di spazio colonizzata dall’uomo, potreste trovare una vecchia miniera abbandonata o delle attrezzature. Potreste imbattervi in un relitto di nave precipitato molto oltre lo spazio conosciuto.. e chissa cos’altro ancora?

Questi punti di interesse, di vario tipo, si possono dividere in due grandi categorie: naturali o artificiali. I punti di interesse “naturali” sono ad esempio dei depositi di minerali. Anche questi saranno diversificati fra di loro, fra minerali e leghe e faranno parte del sistema di approvvigionamento delle risorse. Una parte di questi elementi sarà rilasciata con il “planetary landing” e permetterà anche di apportare alcune modifiche alla vostra nave e allo SRV.. ne parleremo nelle prossime settimane. Insieme alle risorse naturali che si possono trovare su un pianeta, faranno parte di questa categoria anche cose arrivate dallo spazio ma sempre di origine naturale, ad esempio le meteore.

Anche dei manufatti sono presenti sulla superficie, pronti per essere scoperti. Saranno di varia natura e dimensione, dal relitto abbandonato, al piccolo avamposto ed altre cose. Potrete trovare dei cargo container o altri oggetti che potrete prendere, quindi un relitto di nave da carico, potrebbe aver sparso in giro il contenuto della sua stiva. Oppure vi saranno oggetti che dovrete esplorare con i sensori per estrarne dati. Questi saranno più frequenti nelle zone abitate dall’uomo.. ma anche oltre.

E’ sempre meglio avvicinarsi con cautela, poichè potrebbero essere difese da sistemi automatici.

Vi sono poi dei punti di interesse che non ricadono in nessuna delle due categorie.. ma vi lasceremo scoprirli da soli 🙂

Come troverete queste zone dipenderà dal vostro mezzo di trasporto. Mentre sarete sulla vostra nave, avrete solo una vaga idea di dove sono i punti di interesse vicini, appariranno comunque in un’area del vostro scanner. Dovrete scendere a terra, salire sul vostro SRV, e con i suoi sensori più “specializzati” localizzare quello che c’è la fuori. Questi nuovi equipaggiamenti saranno l’oggetto di nuovi aggiornamenti e video nelle prossime settimane.

Regalare oggetti digitali

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Da ora potete fare regali agli altri commanders, tramite il negozio online di Frontier ( Frontier store ) sia che vogliate regalare una bobblehead al vostro gregario o una splendente nuova verniciatura. E’ possibile regalare qualsiasi oggetto digitale presente nello store, in modo rapido e semplice, selezionando come “regalo” un oggetto e riempiendo il form con i dettagli del ricevente.

Come sempre, controllate i forum ufficiali, la pagina twitter e la pagina Facebook per tutte le ultime novità dell’universo di Elite: Dangerous, noi vi terremo informati.

Link all’articolo originale

Il raggio traente diventa realtà ?

Una delle più affascinanti tecnologie, utilizzate in moltissimi film di fantascienza (Star Wars, Star Trek, etc..) irrompe nel mondo reale: è ora possibile afferrare, sollevare e muovere piccoli oggetti con il solo ausilio del suono. Un team di ricercatori britannici e spagnoli ha realizzato il primo raggio traente a ultrasuoni comandabile da 30-40 cm di distanza, una tecnica che potrebbe avere applicazioni rivoluzionarie nel campo della microchirurgia. Il lavoro è stato descritto su Nature Communications.

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La tecnologia sviluppata da fisici e ingegneri dell’Università pubblica della Navarra a Pamplona (Spagna), delle Università di Bristol e del Sussex si basa su ologrammi di onde ultrasoniche ad alta intensità. In pratica, un oggetto situato in una regione “tranquilla” di spazio può essere tenuto sospeso, se circondato da campi di onde sonore che lo sostengono, sconfiggendo per alcuni istanti la gravità. I ricercatori hanno programmato 64 amplificatori in miniatura per emettere onde sonore ad alta frequenza e intensità, che formassero configurazioni capaci di tenere sul posto, muovere o ruotare piccole biglie di polistirene (un polimero molto leggero) di 3 mm di diametro. In particolare hanno creato “gabbie” sonore 3D a forma di dita o pinzetta, vortice o bottiglia. Così come gli ologrammi tradizionali sono il risultato di onde luminose interferenti, quelli sonori sono dati dall’interferenza tra onde sonore.

A differenza di quanto tentato in precedenza, la tecnica funziona anche da un lato solo e non richiede che l’oggetto sia completamente circondato da amplificatori, un’eventualità che limiterebbe molto le possibili applicazioni.

qui un video sul suo funzionamento:

Una delle applicazioni possibili per questa nuova tecnologia, è la chirurgia. Poiché le onde sonore viaggiano attraverso il corpo, il dispositivo potrebbe servire a intervenire in modo non invasivo all’interno dell’organismo, per esempio spostando calcoli o coaguli, o indirizzando un farmaco solamente sul target desiderato. Ma potrebbe in futuro essere impiegato anche nel trasporto – per ora, a peso limitato – di sostanze pericolose da maneggiare.

Link all’articolo originale

[CMDR Nijal : a sentir parlare di levitazione, non può che venire in mente questo..]

[da CMDR Wolf1974] …oppure semplicemente per creare il mitico Volopattino…

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I fumetti di Star Wars con Gazzetta dello Sport

La Gazzetta dello Sport continua la sua proposta di collaterali a fumetti con una nuova collana dedicata a Star Wars. La serie si intitolerà Star Wars Legends, sarà composta da 30 volumi e verrà distribuita settimanalmente in edicola a partire da domani 28 ottobre. Ogni volume avrà una foliazione di circa 150 pagine e costerà 9,90 euro. La collana completa si può pre-ordinare sullo store online della Gazzetta al costo di 299,00 euro.

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Intervista a Walter Koenig (Chekov)

Nancy Berk (Parade.com) ha intervistato di recente Walter Koenig su quali siano stati i momenti più memorabili della sua esperienza nel cast di Star Trek.

Molti genitori saranno d’accordo con me nel dire che quando i figli arrivano all’adolescenza, è difficile che restino colpiti da qualcosa. Immaginate quindi la mia eccitazione quando uno dei leggendari personaggi di Star Trek, Walter Koenig (Chekov), mi ha raggiunto per il mio podcast “Whine At 9!” Con 3 fan di Star Trek in famiglia (due figli ed un marito che per poco non si fa venire un embolo, cercando di gonfiare un palloncino a forma di Enterprise), sono diventata una celebrità per circa un mese. Poichè poi l’attore in questione è gentilissimo e divertente, tutto è stato ancora più piacevole. Durante la nostra conversazione, mi ha rivelato qualche “dietro alle quinte” e mi ha aggiornato sulle sue attività.

La carriera da attore di Walter Koenig è cominciata molto tempo prima del suo memorabile ruolo come Chekov nella serie originale di Star Trek degli anni ’60. “Ho fatto una diversità di ruoli prima di Star Trek che erano, forse, più gratificanti esteticamente. Ma tutti i miei lavori successivi hanno subito in parte l’influenza della mia partecipazione nella serie Star Trek “. Dopo la sua audizione, Koenig non era sicuro di aver “portato a casa” il ruolo di Cechov. Non è stato fino a quando l’attore ha atteso circa due ore, che è venuto a conoscenza della decisione. Un costumista si avvicinò a Koenig e lo scortò al guardaroba. Spiega Koenig, “[Il costumista ha detto] ‘Devo prendervi le misure per un costume, no?’ Ed è così che ho scoperto che sono diventato un membro di Star Trek.”

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Uno dei ricordi preferiti di Koenig, in merito a Star Trek, è di un evento che si tenne nel 1976 e che parve mescolare realtà e fantascienza. “Eravamo stati invitati alla presentazione dello Shuttle. C’eravamo tutti noi attori, e c’erano un sacco di giornalisti e la banda musicale della Air Force e tantissime persone con un sacco di medaglie. E poi il direttore della banda alzò il suo bastone ed iniziarono a suonare.. e mentre suonavano il tema musicale di Star Trek, lo Shuttle apparve da dietro l’angolo e si avvicinò a noi. E’ stata una delle esperienze più incredibili che abbia mai avuto. Improvvisamente realizzai che ero parte di quello che stava accadendo, anche se con il mio ruolo minore.. realizzai per la prima volta quanto era importante e significativo Star Trek. Applaudemmo tutti e, naturalmente, quando lo Shuttle arrivò abbastanza vicino, vedemmo sul davanti il suo nome. ‘Enterprise ‘. ”

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Chiedo a Walter Koenig se aveva mai pensato che Star Trek potesse restare viva con così tanta energia e popolarità apparentemente infinita ? “No. E nessuno lo avrebbe mai creduto. Non lasciatevi ingannare da quelli che vengono a dirvi ‘Io lo sapevo'”, ridacchia Koenig. “Ciò che rende tutto questo ancora più straordinario è che la nostra situazione, la trasmissione della serie, all’epoca, era appesa costantemente al filo degli ascolti. Eravamo sempre lì per essere cancellati dal palinsesto. E certamente, dopo la prima stagione, molti erano pronti alla fine. Non facevo ancora parte dello show all’epoca, ma ho sentito tutte le storie. E poi nella seconda stagione, ancora la Paramount non era ben certa su cosa voleva fare; insistevano che gli ascolti, gli indici Nielsen erano bassi e che non avevamo il supporto necessario che era richiesto per continuare a girare gli episodi. Ma questo non era vero. Sta di fatto che eravamo sempre al secondo posto degli ascolti nella nostra fascia oraria, mai al di sotto del secondo posto.”

Attualmente Koenig è occupato ad insegnare, scrivere libri, dirigere film e recitare. E’ anche un avido collezionista di fumetti e gadget. “Ho fatto la scelta ben determinata di non abbandonare mai la mia adolescenza” ride Koenig, il quale ha avuto l’onore nel 2012 di ricevere una Stella nella Hollywood Walk of Fame. E’ attivamente coinvolto nel supportare e promuovere giovani artisti e recentemente è apparso in cinque cortometraggi  Star Trek: “Renegades”, “Unbelievable!!!!!”, “Nobility”, “Neil Stryker and the Tyrant of Time” e “Cowboys and Engines”.

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Quando gli si parla della moltitudine di fan, che ormai è diventata multi-generazionale, e della adorazione per tutto ciò che è Star Trek, Koenig risponde umilmente: “Beh, potrei mentirvi, guardare per terra e dire ‘oh beh, roba da nulla’.. ma in realtà.. E’ una sensazione incredibile! Non è sempre stato per merito mio.. ma è veramente una sensazione incredibile.Ero letteralmente un personaggio minore nello show e non ho dato chissà quale grande contributo Ma d’altra parteessere identificato con qualcosa di simile a Star Trek per 48 anni, che ha una fama ed uno splendore che sembra solo crescere più ardentemente con il tempo, una patina e un prestigio che ti fa sentire orgoglioso del fatto che sei un attore..  beh, è davvero molto bello … E’ una bella sensazione. Sai, quante persone possono dire che qualcosa che ha fatto quasi 50 anni fa è ancora parte della coscienza americana? Mi sento molto fortunato.

Ed anche noi.

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Link all’articolo originale:

Newsletter #95

Benvenuti Commanders, ecco il riassunto della Newsletter 95.

Allacciate le cinture di sicurezza: questa settimana vi portiamo a fare un giro sullo Scarab, il mezzo da esplorazione planetaria di superficie (SRV), che sarà reso disponibile con Elite : Dangerous Horizon a fine anno.

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I propulsori dell’SRV sono accesi e caldi. Siete pronti per l’avventura su un mondo sconosciuto?

In Elite Dangerous: Horizons molti sceglieranno di passare gran parte del loro tempo in uno SRV, è quindi giunto il momento di familiarizzare con il veicolo che vi aiuterà ad esplorare nuovi mondi. Nel Development Update di questa settimana, il produttore esecutivo Michael Brookes ha spiegato in dettaglio come funzionerà l’SRV.

“Quando abbiamo iniziato a progettare l’SRV, abbiamo usato la stessa filosofia che abbiamo utilizzato creando i controlli di volo nel gioco: la chiave è che guidarlo deve essere divertente e avvincente almeno quanto gli elementi di gioco che abbiamo aggiunto. Come per le navi, abbiamo alla base un robusto sistema di simulazione fisica che, con i controlli, facciamo diventare una esperienza eccitante. Lo Scarab ha alcuni vantaggi interessanti rispetto ai normali veicoli terrestri ai quali potete essere abituati, il più evidente dei quali sono i propulsori. Questi forniscono due caratteristiche fondamentali, la prima è la capacità di sollevarsi dalla superficie, permettendo salti “di potenza” per uscire dai crateri o per attraversare voragini. Mentre si è in aria è possibile regolare manualmente i propulsori nello stesso modo come in una nave con Flight Assist disattivato. Questo permette alcune acrobazie incredibili, oltre ad aiutarci a raggiungere posizioni che sarebbero difficilmente raggiungibili con la guida normale. E’ anche utile se rimanete bloccati!”

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La torretta dello Scarab in azione

“Come con il resto del gioco, la superficie dei mondi su cui si può atterrare è ricreata fedelmente: non solo il terreno ma anche la gravità. La gravità ha un grande effetto sulla gestione del SRV e qui i propulsori offrono la loro seconda funzione principale. Testando lo SRV in ambienti diversi, abbiamo trovato pianeti con bassissima o estrema gravità, dove lo Scarab diventa impossibile da gestire. I propulsori contribuire a compensare questi estremi nella gestione, ma solo in misura limitata – l’esperienza di guida sarà molto diversa su una luna molto piccola, rispetto ad un massiccio pianeta terrestre.

Come già accennato, rendere la guida un divertimento di per sé, è un obiettivo importante per noi. Mentre i propulsori contribuiscono in gran parte (c’è qualcosa di  magico nel saltare fuori da un pianeta, diretti verso il sorgere del sole!), il contatto reale con il veicolo e la superficie forniscono un sacco di feedback. Simili ai Dune Buggy, se si tenta di spingere le prestazioni del SRV al massimo, avrete bisogno di lavorare di più per tenerlo sotto controllo. Il feedback è molto importante – l’audio e gli effetti visivi, insieme al tocco fisico sul joystick, creano le senzazioni necessarie per farvi sapere cosa sta succedendo.

Lo SRV è dotato di una torretta ottimizzata per affrontare gli oppositori locali come skimmer (vedi aggiornamento della scorsa settimana per ulteriori informazioni su questi) e di altri SRV (se i giocatori sono ostili nella zona). In teoria si potrebbe anche affrontare una nave, ma le armi montate sulle navi sono molto più potenti di quelle degli SRV,  così è meglio non farlo! Dovrete anche stare attenti ad alcune delle grandi torrette difensive – questi sono in grado di affrontare le navi a bassa quota, ma rappresentano una minaccia per lo Scarab.

Il combattimento è solo una caratteristica di un SRV. Lo Scarab è in grado di trasportare due taniche da carico e ha anche un nuovo dispositivo per trovare le cose in superficie – vi diremo di più fra paio di settimane ”

Ma in pratica, com’è guidare uno SRV sulla superficie ? Guardate il video e giudicate voi :

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Un SRV si avvicina al muro fortificato di una base, in una immagine concettuale.

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Cerere e la macchia bianca.. il mistero continua..

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Continua tuttora ad essere un mistero la natura delle macchie bianche su Cerere, anche in queste nuove immagini della Nasa, inviate dalla sonda Dawn. Questo ingrandimento del cratere Occator, mostra ancor più nel dettaglio la forma del cratere ed il centro luminoso: la macchia è così brillante che è stato necessario combinare 2 foto, una della macchia ed una della superficie circostante. Il bordo del cratere è ripido, tanto da salire quasi in verticale per 2 chilometri, in alcuni tratti.

Queste immagini, prese da una altitudine di 1470 chilometri hanno una risoluzione tre volte maggiore di quelle precedenti, inviate a Giugno.

0tDXoMLA partire da Ottobre e fino a tutto il mese di Dicembre, Dawn discenderà ancora nella sua orbita, fino a raggiungere una altitudine di 375 kilometri, restando operativa almeno fino alla metà del 2016.

Credits : Dawn’s mission is managed by JPL for NASA’s Science Mission Directorate in Washington. Dawn is a project of the directorate’s Discovery Program, managed by NASA’s Marshall Space Flight Center in Huntsville, Alabama. UCLA is responsible for overall Dawn mission science. Orbital ATK, Inc., in Dulles, Virginia, designed and built the spacecraft. The German Aerospace Center, the Max Planck Institute for Solar System Research, the Italian Space Agency and the Italian National Astrophysical Institute are international partners on the mission team. For a complete list of acknowledgments, see http://dawn.jpl.nasa.gov/mission.

Newsletter #93

Ecco il riassunto della Newsletter 93.

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Quando Elite Dangerous: Horizons verrà rilasciato, a fine 2015, potrete atterrare sulla superficie di pianeti inesplorati. Vi servirà quindi che la strumentazione HUD si modifichi in modo da permettervi di toccare il suolo sani e salvi. Ecco in anteprima le prime immagini del HUD per l’avvicinamento alla superficie “planetary-approach”.

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Di fronte a noi c’è il relitto di una Type-9.. forse c’è qualcosa da recuperare fra i rottami ?

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Avvicinandosi al terreno, veniamo avvolti dalla polvere della superficie.

L’HUD si aggiornerà in automatico, mostrando o nascondendo alcuni indicatori, per rendere evidenti le informazioni rilevanti. Avvicinandosi al pianeta, la prima novità che noterete sul cockpit è l’altimetro (la linea verticale sulla destra). L’altimetro vi mostrerà quanto siete vicini alla superficie del pianeta e vi aiuterà a controllare la velocità di discesa.

L’indicatore del beccheggio (inclinazione) si trova al centro del display. Si allinerà con il centro di gravità del pianeta. Questo indicatore aiuterà i giocatori a capire da che parte è “l’alto”, un concetto nuovo per chi è abituato a navigare nello spazio. L’indicatore di beccheggio incorpora una “linea dell’orizzonte” che vi aiuterà a determinare quando state volando paralleli alla superficie.

Quando sarete vicini alla superficie e prossimi al punto di atterraggio, l’indicatore di direzione vi aiuterà ad orientare la vostra nave mentre scendete di quota per il touchdown finale.

Come vedete nell’immagine, il vostro scanner si trasforma in un display per l’atterraggio assistito, proprio come quando dovete attraccare ad una stazione, ma vi mostrerà il terreno circostante. La rappresentazione della vostra nave, al centro dello scanner, diventerà di colore blu chiaro quando potrete “metterla giù”.

Ora che siete atterrati sani e salvi, siete liberi di esplorare l’intero pianeta con il vostro SRV : chissà quali tesori nascosti troverete! Ne parleremo ancora nelle prossime settimane.

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Newsletter #92 – Tanta roba..!

Ecco il riassunto della Newsletter 92.

E’ una settimana di novità grandiose!

Oggi siamo saliti sul palco all’EGX 2015 per annunciare le novità principali che vedrete nelle espansioni di Elite Dangerous: Horizons.

Avrete certamente già visto il breve trailer che abbiamo presentato al Gamescom (quì il nostro articolo), che dava una brevissima anteprima dei Planetary Landings – vi mostreremo ancora di più nelle prossime settimane!

Planetary Landings è solo la prima parte della ciclo di espansioni di Elite Dangerous: Horizons.

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Sulle superfici dei pianeti scoprirete nuove attività, nuovi nemici e nuovi modi di sperimentare Elite Dangerous.

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Nuovi mondi in scala 1:1 vi offriranno paesaggi di incredibile bellezza e varietà, oltre ad un nuovo stile di gioco.

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Nella stiva delle navi potrete caricare dei caccia che vi permetteranno di avere un maggior numero di opzioni su come affrontare le varie situazioni di gioco. Sganciate il caccia con il controllo automatico oppure prendetene il controllo e lanciatevi in battagli, mentre la nave-madre vi aspetta.

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Altra novità è la possibilità di avere un equipaggio “Multi-Crew”! Potrete pilotare nella stessa nave con degli amici, il che aumenterà l’intensità del gioco. Potrete condividere ed alternarvi al comando delle armi, delle torrette, dei sistemi di volo, per aumentare la vostra efficienza. Inoltre potrete comandare il caccia lanciato dalla nave, lavorando in combinazione con la nave-madre. Tutto questo sarà utile specialmente con le grandi navi da carico che verranno presentate durante la stagione 2.

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Il nuovo Commander Creator porterà la vostra presenza in gioco per la prima volta, e vi permetterà di identificare a colpo d’occhio gli amici presenti sul ponte di comando della vostra nave. E’ il primo passo di un percorso più grande che abbiamo in mente per voi, Comandanti..

Ci sono poi delle novità che sono più difficili da illustrare, come il sistema di missioni esteso con le nuove missioni militari e la progressione di grado, le missioni Powerplay e le missioni collegate che daranno una maggior esperienza di gioco. Inoltre, come già annunciato, verrà introdotto un sistema per creare nuovi oggetti e per impossessarvi dei beni dei giocatori che distruggete.

Inoltre fra qualche settimana verrà lanciata la nuova espansione CQC, e la ‘Ships’ expansion (Elite Dangerous 1.5) in seguito durante l’anno, che introdurrà nuove navi nella galassia.

Sono tornate le Bobbleheads!!

Abbiamo una sorpesa speciale per voi, sono tornate le Bobbleheads!!

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Skarp, il rasoio laser che non esiste.

Aggiornamento! A quanto sembra il progetto di finanziamento è fallito poichè il prototipo presentato non era funzionante. Sono state inoltre riscontrate delle fondate problematiche nella capacità di un laser a bassa potenza, di poter tagliare la barba. A quanto sembra il rasoio funziona, ma solo per tagliare un singolo pelo alla volta. Torniamo alla  vecchia schiuma da barba….

 

Problemi di rasatura?
Pelle irritata ?

Tutto questo lo risolve Skarp, il rasoio laser.
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Realizzato in alluminio 6061, Skarp utilizza un micro-laser che lavora su una frequenza di luce in grado di tagliare anche le barbe di colore chiaro, senza farvi male o danneggiare la pelle.
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Skarp è alimentato da un batteria mini-stilo (AAA) con una autonomia di circa un mese.
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Per ulteriori dettagli, di seguito il link al Kickstarter.
Skarp lo trovate su Kickstarter

Star Wars : Madame Tussauds Londra

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Dal nostro inviato speciale a Londra, Stefano, giungono queste epiche immagini.
Si tratta delle statue in cera del famoso Museo di Madame Tussauds a Londra, che periodicamente ospita delle esibizioni particolari.
L’attesa per l’Episodio VII si fa sentire.. e allora perchè non dedicare ai fans di Star Wars una parte del museo?

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(Grazie a Stefano per le immagini.)

Star Wars Lego – I nuovi kit

Sono molte e succose le novità presentate dalla Lego per il 2015, per quanto riguarda Star Wars.
Certamente stanno sfruttando la grande attesa dei fan per la prossima uscita del’Episodio VII “Il risveglio della forza”, e come si fa a non resistere davanti alle nuove maxi figure di Darth Vader o di Obi-Wan Kenobi ?
Fra questi il mio kit preferito è comunque il Millennium Falcon: il nuovo kit (75105) da 1329 pezzi è completamente apribile e include, oltre a Chewie ed altre, la mini-figurina di Han Solo con i capelli bianchi.

Resta comunque un sogno irrealizzabile il vecchio kit Ultimate Collectors’s Millennium Falcon (10179) da 5195 pezzi: il suo prezzo base era di $499 nel 2007 ma essendo fuori produzione, si trova su Ebay a circa $5800!!

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Designato a “Pianeta relax”, Risa era un pianeta disabiato all’interno dello spazio della Federazione, già a suo tempo patria natale degli umanoidi Risiani.
Due lune e due soli popolano il suo cielo, ed è situato a circa 90 anni luce dalla Terra.
In origine un banale pianeta, spazzato da uragani e geologicamente instabile, coperto da fitte giungle, i nativi Risiani trasformarono il loro mondo con l’aiuto di un network di controllo atmosferico che gli permetteva di modificare la meteorologia a piacimento. Installarono inoltre dei regolatori sismici, per permettere ai turisti di godere di un confort ottimale. Intorno alla metà del 22 secolo, Risa divenne famoso per il clima tropicale e per le spiagge incontaminate, rendendolo una meta turistica fra le più desiderate.

Risa è anche noto per i costumi sessuali, molto liberali, della popolazione nativa: identificabili da un emblema decorativo posto sulla fronte, i Risiani spesso comunicano il desiderio di inziare una relazione sessuale tramite l’uso di una piccola statuetta, chiamata Horga’hn, il simbolo Risiano della sessualità o fertilità.

Beh, a parte gli scherzi, buone ferie a tutti!

 

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Uhura riparte in missione

Nichelle Nichols, meglio conosciuta come Uhura della serie Star Trek, è pronta a partire nuovamente in missione con la NASA.
Come gia annunciato su Reddit e poi su un post in Starpower, Uhura sarà fra “il primo contingente di personale non-governativo a provare il nuovo telescopio della NASA : SOFIA”

Non è però una missione nello spazio: SOFIA (“Stratospheric Observatory For Infrared Astronomy”) è stato costruito all’interno di un Boeing 747, che decollerà dall’Armstrong Flight Research Center in California, il 15 Settembre. SOFIA è un osservatorio aereotrasportato di seconda generazione, il risultato di un progetto congiunto fra NASA ed il Centro Aereospaziale Tedesco (DLR).
Il primo modello prese il volo nel 1977 e, secondo Nichols, lei è stata passeggera anche su quello.

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SOFIA è stato creato per osservare le emissioni di energia infrarossa proveniente dalle stelle, permettendo così una migliore comprensione di fenomeni astrofisici come la nascita delle stelle, i buchi neri, nebulose, sistemi solari, comete ed asteroidi. Durante un recente volo vicino alla Nuova Zelanda, SOFIA è stato in grado di osservare Plutone mentre passava davanti ad una stella. Il telescopio (di tipo riflettivo), alloggiato all’interno della fusoliera del 747, ha un diametro di 240 centimetri.

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Cosa c’entra la Nichols con la NASA, direte voi ?
Non dimentichiamoci che l’apparizione del personaggio di Star Trek interpretato da Nichols, Uhura, una donna Afro-Americana ritratta in televisione non nella solita veste di serva o di sguattera, fu di forte impatto e pioneristico per la società americana del tempo. Il leader dei diritti civili, Martin Luther King, Jr. fece un plauso personale del suo lavoro nello show e la convinse a rimanere quando stava per lasciare la serie.

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Difatti Nichols avrebbe voluto continuare la sua carriera musicale ma Martin Luther King, Jr. le fece cambiare idea. Nichols dice che King la aveva incoraggiata personalmente a rimanere nella serie, dicendole che era un suo grande ammiratore. Non doveva mollare tutto, poichè il suo personaggio era un modello di vita per i bambini e le giovani donne di colore, inoltre i bambini di altre etnie avrebbero iniziato a vedere i neri come loro uguali. King aggiunse inoltre che “Una volta che una porta è aperta da qualcuno, nessuno potrà mai chiuderla nuovamente”.

Nel suo ruolo come Uhura, Nichols baciò l’attore William Shatner (il Capitano Kirk), il 22 Novembre del 1968, nell’episodio “Plato’s Stepchildren” (nella versione italiana “Umiliati per forza maggiore”). L’episodio è comunemente citato come il primo caso di bacio inter-razziale trasmesso dalla televisione americana. Il bacio fra di loro (o meglio la sua implicazione etica) fu una novità assoluta, anche se i loro personaggi agivano per volontà di alieni.

Quando i responsabili della NBC furono informati del bacio, temerono che potesse far infuriare le stazioni TV nel sud degli U.S.A. (ricordiamoci delle leggi segregazioniste in vigore fino a poco prima..)
Durante le trattative, venne proposto che doveva essere Spock a baciare Uhura, ma Shatner insistette perchè si mantenesse la trama originale.
La controproposta della NBC fu di fare due versioni della scena, una in cui Kirk e Uhura si baciavano ed una in cui non lo facevano. Dopo aver registrato correttamente la prima versione della scena (con il bacio quindi), Shatner e Nichols deliberatamente sbagliarono ogni ripresa della scena “censurata”, costringendo quindi la NBC a trasmettere l’episodio come era stata concepito inizialmente.

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Dopo che Star Trek fu cancellato dalla programmazione, Nichols si offrì come volontaria alla NASA per reclutare personale femminile (ed altre etnie minori) per l’agenzia spazile, affiliando la NASA ed una società che aveva aiutato ad avviarsi, la Women in Motion.
Il suo programma fu un successo. Fra le persone reclutate vi furono Sally Ride, la prima donna astronauta americana e il Colonnello Guion Bluford, il primo astronauta afro-americano, oltre a Judith Resnik e Ronald McNair, che entrambi effettuarono diverse missioni durante il programma spaziale Space Shuttle, prima di trovare la loro tragica morte nel disastro del Challenger, il 28 Gennaio 1986.
Altre persone reclutate dalla Nichols sono Charles Bolden, l’attuale amministratore della NASA e Lori Garver, ex vice-amministratore NASA.

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Una entusiasta profeta dell’esplorazione spaziale, la Nichols fa parte, sin dalla metà degli anni ’80, del comitato esecutivo della National Space Society, una organizzazione no-profit, volta ad educare alla conoscenza dello spazio, fondata dal Dott. Wernher von Braun.