L’uomo che cadde sulla terra – R.I.P. David Bowie

Poliedrico.
Mutevole.
Camaleontico.
Lui, Ziggy Stardust, Starman, Halloween Jack, Nathan Adler, David Robert Jones, David Bowie, ha sempre attraversato i tempi e le mode musicali come un extraterrestre, sorvolando lievemente le più cupe materialità terrene. La notizia della sua morte ha lasciato molti interdetti.

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Come può un essere dall’apparenza sovrannaturale come il Duca Bianco, non esserci più..? In ambito musicale la sua impronta è stata fondamentale nell’evoluzione di generi disparati come glam-rock, punk, new wave, synth-pop, dark-gothic, neo-soul, dance, per stessa ammissione di molti dei loro esponenti di punta. 

Bowie

Androgino ? Evanescente ? Come ho detto prima, preferisco “sovrannaturale”.

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Noi Spacejokers ce lo ricordiamo (con il nostro solito ritardo dovuto allo spazio-tempo) anche per il ruolo di protagonista nel film “L’uomo che cadde sulla terra” (1976) e per la indimenticabile “Space Oddity” (gioco di parole con Space Odissey, ovvero “2001, Odissea nello spazio”).

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L’astronauta canadese Chris Hadfield, il 12 maggio 2013 lascia il comando della Stazione Spaziale Internazionale e, prima di rientrare sulla Terra, realizza un suggestivo video musicale sulla stazione, il primo video girato nello spazio: ha imbracciato la chitarra proprio per cantare «Space Oddity» di David Bowie.

Non poteva esserci miglior tributo.

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Oggi nasce Roy Batty, l’androide Nexus 6 di Blade Runner

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione… e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.

 

È uno dei monologhi più celebri della storia del cinema quello pronunciato da Rutger Hauer nell’epilogo di Blade Runner, il capolavoro diretto da Ridley Scott, interpretato da Harrison Ford e liberamente ispirato al romanzo Il Cacciatore di Androidi (Do Androids Dream of Electric Sheep?) di Philip K. Dick.

Ebbene, oggi ricorre una data molto importante all’interno della community degli amanti della sci-fi cinematografica: quella della data di nascita, o meglio d’innesto, del replicante Nexus 6 interpretato da Rutger Hauer.

Una ricorrenza, ovviamente, che anche noi Spacejokers stiamo festeggiando:

 

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Leggete la recensione del libro “Il Cacciatore di Androidi” fatta da LT Dino.

Il risveglio della forza : recensione e spoiler

(Attenzione, questa recensione contiene importanti spoiler sulla trama del film.)

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“Recensire, o non recensire…questo è il nodo: se sia più nobil animo sopportar le revisioni ed i buchi di trama, o armarsi contro un mare di aspettative mancate, e contrastandole finir con esse.”

Beh, non pretendo di essere uno “Shakespeariano”.. ma in questo modo, sia pur scherzoso, volevo rendervi partecipi del mio profondo sconcerto ed indecisione su cosa riferire riguardo Episodio VII: Il risveglio della forza. A mio modesto parere, se di un film devi spiegare le motivazioni, le scelte e quant’altro, esso e’ un fallimento.

Avrete senz’altro letto quali sono le due maggiori (e discordanti) filosofie di pensiero sul film:

  • da un lato si asserisce che si tratti di un mero e semplice remake di Episodio IV: è innegabile che ne ricalchi per molti versi la struttura e in qualche momento ne riprenda dei passaggi (i soliti, inutile ripeterli qui, vanno dalla consegna di un messaggio ad un droide fino alla necessità di distruggere una Morte Nera).
  • dall’altra parte, in difesa del film, ci si appiglia alla filosofia hindù secondo Heinrich Zimmer, alla funzione ed evoluzione del mito secondo Joseph Campbell, al viaggio dell’eroe (ed i suoi archetipi) secondo Christopher Vogler. Queste teorie dicono che, in sostanza, tutti i film (non solo quelli di SW) hanno degli elementi in comune (sia nei personaggi che nello svolgersi dell’azione) e che non puoi pretendere di vedere qualcosa di originale. Mai. Nisba. Accontentati.

Possiamo quindi, a questo punto, giustificare gli ingegneri (sia dell’Impero che del Primo Ordine) che hanno costruito 3 (dico TRE) stazioni spaziali (di dimensioni crescenti) tutte con lo stesso trascurabile errore di progettazione, peccando appunto di originalità.

 

BOOM

“Tranquilli, non si accorgeranno mai di quel condotto di scarico term..” BOOM

 

RI-BOOM

“Questa volta ce l’abbiamo fatta, è praticamente inespugn..” RI-BOOM

 

RI-RI-BOOM

“Ragà, stamo su un pianeta, semo indistruttib..” RI-RI-BOOM

 

Era veramente così impossibile, per una delle franchising più costose, renumerative, e famose, non riciclare immagini, trame, personaggi da ben 2 trilogie precedenti ? Cosa c’è di nuovo ? uno Stormtrooper di colore ? un personaggio (inutile finora) femminile in armatura argentata ? E poi.. sono d’accordo che le trame dei blockbuster si possono assomigliare, ma quando vicino ad un titolo mi metti un numero (Rocky 4, Rambo 3 etc) ad ogni episodio mi devi dare qualcosa di nuovo. Certo la trama deve essere un logico proseguimento di quanto avvenuto prima, nessuno vorrebbe vedere un Thor che fa il rapper o Rambo che fa la sarta..  ma qui si parla di 3 stazioni spaziali esplose in 4 film (non considero la nuova trilogia proprio perché si discosta molto dalla vecchia), di cui due esplose in due capitoli consecutivi (anche se a distanza di trent’anni).

 

Al di la di questa piccola “svista”, ecco le mie impressioni sul film, in modo cronologico rispetto alla trama (dove possibile), accompagnate da tre simboli:

  • simbolo “♠” : tutte le cose che ho trovato assolutamente prive di senso. WTF!
  • simbolo “♦” : tutte le cose che mi hanno deluso (o che mi hanno provocato un abbassamento della sospensione dell’incredulità).
  • simbolo “♣” tutte le cose che ho trovato poco chiare nella trama del film ma che forse (spero) saranno spiegate nei film successivi.
  • simbolo “♥” tutte le cose che mi sono piaciute.

♦ Harrison Ford: mi è sembrato a volte “sopratono”, enfatizzando troppo il lato ironico del suo personaggio, a volte “etereo”…

♠♦ Dameron Poe: troppo “hey hammigu, ciau hammigu!” con uno che fino a 3 minuti prima era uno Stromtrooper condizionato dal Primo Ordine. L’unica cosa che Poe sa di Finn è che è un disertore. Punto. Non è suo cugino, non è l’amichetto dei tempi di scuola. Anche se Finn ha preso la decisione di non obbedire più ai comandi del Primo Ordine, come fa Poe a sapere che non ha precedentemente partecipato ad altri conflitti a fuoco, magari uccidendo dei membri della Resistenza?

♦ Rey dice che il Millennium Falcon è “ferraglia” (almeno mi sembra sia questo il termine) e che non ha volato da molti anni. Infatti è così ridotto male, secondo il suo punto di vista, che non cerca neanche di entrarci a bordo, sebbene stia per essere fatta a pezzi dai caccia TIE. Poi sale a bordo e la nave vola in modo perfetto.. così perfetto che ci si chiede come mai nessuno abbia tentato di farla volare o perchè il suo padrone (Unkar Plutt) non abbia almeno cercato di venderla.

♥ Kylo Ren è il leader dei Cavalieri di Ren. E’ anche l’unico Cavaliere di Ren che appare nel film. E’ il capo di se stesso=ti piace vincere facile! BONGI BONGI BO BO BO

♦♣ Capitan Phasma doveva essere un personaggio di spicco, quasi epico.. almeno dal modo in cui è stato presentato nei trailer..  eppure, come accade nelle altre trilogie, si trova ad essere uno dei soliti ufficiali posto al comando dei soliti “sturmtruppen” di Bonviana memoria; nelle poche scene in cui appare, fa una pessima figura, obbedendo immediatamente all’ordine di abbassare gli scudi del pianeta.. senza protestare. Però è bella l’armatura lucente.. specialmente se sei un cecchino della Resistenza.

♠ Perchè, oh perchè i cattivi devono sempre dare la spiegazione del loro piano diabolico ? Perchè il Generale Hux sente questa necessità di radunare tutte le sue truppe solo per dire che sta per premere un bottone ed annientare l’intera Repubblica, assemblando tutte le tue forze in un unico grande (è un pianeta!) obbiettivo ? Un fine stratega.. ma in fondo anche Saruman.. Non avevano Whatsapp ? Una radio ?

Kylo Ren si toglie la maschera (rivelando il suo angelico volto) in modo abbastanza sbrigativo, per uno che sta cercando di seguire le orme di suo nonno (che la maschera non la toglieva praticamente mai, anche per motivi di sopravvivenza.. sigh..)

♦ Perchè Kylo Ren assegna un unico Stormtrooper per sorvegliare, il prigioniero di maggior importanza per il Primo Ordine ?

♦ Perchè i Rathtars, che uccidono immediatamente ogni creatura che incontrano, decidono invece di trascinarsi dietro Finn con il loro tentacoli ? Doveva essere uno spuntino da divorare più tardi, tipo una doggie-bag ?

♦ Rey, che non ha mai lasciato il pianeta Jakku, è in grado di capire il linguaggio dei Wookie pur non avendone mai incontrato uno.

♥ Kylo Ren riesce a percepire la presenza di suo padre non appena arriva sulla base Starkiller.. ciò nonostante, quando Ren passa a pochi metri da Han, non lo “sente” ed inizia a cercarlo in un altra direzione. Una mia teoria in merito, visto che il deceduto Han Solo tornerà (forse come flashback o voce narrante) in Episodio VIII : e se si fosse trattato di un clone ? Forse è per questo che Kylo non riesce a percepirlo.

Perchè Luke sparisce (ma non troppo), abbandonando la resistenza per poi lasciare (ma non troppo) un modo per rintracciarlo (ma non troppo) ?

♠ Per distruggere la base Starkiller, più grande e probabilmente meglio protetta delle stazioni spaziali precedenti, tutto ciò che serve è un adetto alla pulizia dei bagni senza incarichi speciali, delle cariche esplosive, un paio di colpi di blaster e tanta fortuna.

♣ Il figlio di Han si unisce al Primo Ordine e i tentativi di Luke di addestrare nuovi Jedi falliscono. Per tutta risposta, entrambi questi eroi decidono di abbandonare la Resistenza in balia di se stessa. Luke si ritira nel suo resort sull’isola deserta, Han torna a fare il contrabbandiere, mentre milioni di innocenti vengono trucidati dal Primo Ordine. Leia (almeno la Leia che abbiamo conosciuto nella trilogia originale) dovrebbe essere incaz.. nera con entrambi.. eppure sembra che la cosa non la riguardi.. come se fossero cose accadute a qualcun’altro. 

♦ Per la fine del film, si ha l’impressione che tutti i membri del Primo Ordine siano stati uccisi, tranne il Leader Snoke, il Generale Hux e Kylo Ren. Probabilmente mi sbaglio ma una ulteriore presenza di forze del Primo Ordine non viene stabilita in alcun modo nel film. Ciò rende la scoperta che Luke vive su un isola deserta, priva di enfasi. Tanto ormai sono tutti morti, non c’è più alcuna minaccia.. 

♠♠♠♠♣ Rey è in grado di utilizzare la forza in poche ore e senza addestramento.. a Luke Skywalker sono stati necessari anni.

♠♠♠♠♣ Kylo Ren, anche se non addestrato, è comunque uno che la forza la usa (riuscendo a bloccare un colpo di blaster a mezz’aria). Eppure duella (con difficoltà) con la spada laser contro un pulisci-latrine che non ne ha mai tenuta una in mano. Inoltre Ren non utilizza la forza contro il suo opponente (cosa che avrebbe terminato il duello in un istante). La stessa cosa accade più tardi nel duello contro Ren.

♦ Quando la Resistenza scopre dove Luke è nascosto (in ritiro catecumenale?), inviano a prenderlo solo Chewbacca ed una ragazza praticamente sconosciuta..

♦ C3P0 : presenza inutile, per dire 2 battute che non portano nulla alla trama del film. Non potevano fargli dire qualcosa di utile o sensato invece di “sia lodato il mio creatore” ? Lo sappiamo tutti chi lo ha costruito. Peccato.

♠♦ R2D2 : rimasto in “coma elettronico”, si sveglia causalmente al momento giusto.. con l’informazione che serve alla Resistenza.. nahh.. Ma per le sacre basette di Asimov!! ..è una macchina. Non potevano collegarsi e analizzare la sua memoria ?

♥♣ Per quanto mi riguarda, Kylo è una delle poche cose buone del film e la più promettente per il prosieguo della saga (anche se assomiglia in maniera imbarazzante ad un ragazzo che suonava con me negli anni 80). E’ interessante perché gli sceneggiatori gli hanno accollato un ruolo NON facile : rimpiazzare Darth Vader. È assodato che creare un altro cattivo come Darth Vader è  impossibile. Vader distillava in sé, per una mirabile combinazione di design, caratterizzazione e interpretazione, generazioni di improbabili crudeli villain, pulp e fantascientifici. Era uno stregone, uno sciamano, un relitto di un’epoca passata, guardato con sospetto ma temuto.

Non è immediatamente chiaro se sia un umano o no.

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È una delle principali cause di morte tra i graduati dell’Impero. È iconico. Un altro Vader non lo trovi.
Infatti Lucas non ci aveva nemmeno provato, limitandosi a mettere in scena, nella trilogia prequel, dei Sith privi di spessore, senza preoccuparsi di approfondirli (Darth Maul, il conte Dooku, Lord Grievous) al di là del generico “sono cattivi”. Qui invece cosa abbiamo?
Un personaggio che vorrebbe essere Darth Vader, ma che non lo è. Ed è conscio non solo di non esserlo ma anche che con ogni probabilità non potrà mai esserlo. Perché Vader è un modello inarrivabile per lui, nel mondo della narrazione, come lo è per noi, nel nostro mondo di spettatori. E quindi Ben Solo, come l’ultimo dei fanboy del pianeta Terra, si veste come lui, cerca di essere lui, vuole completare ciò che ha iniziato, ma non ne comprende le motivazioni né il vissuto e questo lo porta a fallire continuamente. Del tutto inadeguato, posato e riflessivo come un macaco, principiante, anzi, turista della Forza, è finito per caso in un gruppo di estrema destra, pur di sentirsi un duro. Non sarà mai come suo nonno, lo sappiamo bene noi, e lo sa pure lui. Ovvio che la cosa lo faccia proprio incazzare.

♥♥♥♥♥ Vedere volare ancora il Millennium Falcon è stato emozionante. Tutte le sequenze e le inquadrature di volo sono fantastiche.

Un caloroso saluto da CMDR Nijal. Over and out.

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Buon 2016!

prossimi alla data stellare 20160101…

…Ovvero… eccoci quasi arrivati al 2016!

Quasi un anno è passato da quando è inziata questa avventura come SpaceJokers… Tra poco festeggeremo la prima candelina di questo blog nato dalla collaborazione di amici con la stessa passione per la Fantascienza in tutte le salse.

il 2015 ci ha visto nascere e buttarci con passione in questo progetto: abbiamo fatto errori e continueremo a farne perchè la sperimentazione è la base per crescere e fare cultura: anche se parliamo di cose frivole, per noi sono la nostra Passione! Ma in questo anno abbiamo anche ottenuto delle piccole soddisfazioni… ma ve ne parleremo meglio quando celebreremo l’anniversario. Ora è tempo di Festa!

Buon Anno Spacejokers da ogni angolo della galassia!

Happy New Year SpaceJokers from all around galaxy!

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Il nuovo anno è pieno di buoni propositi e siamo sicuri che ne vedremo delle belle! Vi lasciamo con alcuni calendari per l’anno nuovo in salsa Sci-fi: ovvero per tutti i gusti fantascientifici… compreso un calendario di nostra produzione sul videogame che ci ha tanto appassionato quest’anno: Elite Dangerous.

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Star Wars Calendar 2016: fare clic per ingrandire

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Elite Dangerous Calendar 2016: fare click per ingrandire

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Perchè non abbiamo (ancora) recensito Star Wars: il risveglio della forza

Nonostante tutto l’hype per Episodio VII: il risveglio della forza (di cui anche il mio cane conosce a menadito i trailer e gli spoiler), non abbiamo ancora fatto una recensione del film più atteso dell’anno.

Da un lato avevamo paura di trovarci di fronte ad un prodotto come questo:
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Oppure il ritorno di Jar Jar Binks:
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Inoltre ottenere i biglietti non è proprio semplcissimo:
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Non disperate, contiamo di farlo quanto prima, ma cercheremo di non farci trasportare dall’entusiasmo e di dare un giudizio obbiettivo.

[da CMDR Wolf974: per quanto mi riguarda ho già detto che non andrò a vederlo per partito preso: mie questioni di principio; mi sento preso in giro da George Lucas & Co.. Un po’ per la vendita del franchise a Disney e un po’ per alcune scelte fatte in passato. Per me l’unico Star Wars che ha dignità e diritto di chiamarsi tale è la primissima Trilogia! il resto è minestra riscaldata male. E anche sulla prima trilogia ormai è difficile recuperare i veri film originali: lo stesso Lucas ha fatto aggiungere nelle versioni Remastered alcuni spezzoni in CG (computer grafica) sulle immagini dell’epoca! abominio puro! ma questa è la mia personale opinione… liberissimi di farvi martoriare i maroni sulle future edizioni della Soap Opera (ma anche un po Soup) denominata ancora a Star Wars…]

STAR WARS: Lo sapevate?

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In occasione dell’uscita nelle sale del un nuovo capitolo della famosa saga di Star Wars – Il Risveglio della Forza, Babbel, una delle app più popolari per imparare velocemente e facilmente le lingue, ha pubblicato una guida alle lingue parlate da Jabba the Hutt o ancora dai Jawas. Qui vengono ripercorsi anche l’origine dei nomi dei personaggi più familiari.

I PERSONAGGI

Luke Skywalker: l’origine del nome “Luke” può essere ricondotta al nome greco “leukos”, che significa “luce”. Curioso, se si pensa che corrisponde perfettamente al carattere del personaggio, che deve combattere il lato oscuro. È difficile inoltre non riconoscere l’assonanza con il nome del regista stesso, George Lucas, che potrebbero aver voluto mettere un po’ di se stesso nella personalità dell’eroe principale della saga. Nelle prime versioni del copione, il cognome dell’eroe era Skykiller. Fortunatamente, Lucas ha poi optato per il nome più poetico ed evocativo di “Skywalker”, letteralmente “camminatore del cielo”.

Yan Solo (Han Solo nella versione originale): per rimanere sulla scia mitologica, “Jan” è una forma arcaica di John (o di Hans, Jan, Jean…) e “Solo”, probabilmente un tributo a Napoleon Solo, affascinante spia della serie americana degli anni Sessanta “The man from U.N.C.L.E”.

Obi Wan Kenobi: come Jedi, il nome di Kenobi sembra essere un omaggio al regista Kurosawa e alla cultura giapponese. “Obi” rappresenta infatti la cintura utilizzata per chiudere il kimono; “ken” significa “spada” in giapponese. Infine, “wan” ricorda l’onoreficienza giapponese “san”.

Dart Fener (Darth Vader nella versione originale) : la credenza più comune è che il nome derivi dalla traduzione olandese di “padre oscuro”. Se fosse stato davvero questo il caso, Darth Vader sarebbe stato chiamato Donker Vader – che non è proprio un nome spaventoso per il Signore Oscuro dei Sith. George Lucas stesso ha rilevato che il nome sarebbe una combinazione di due espressioni che hanno suggerito un’idea sbagliata: “death water” (acqua mortale) e “dark father” (padre oscuro). Questo non significa necessariamente che la connessione fosse in realtà una premonizione. Nelle prime versioni de “L’impero colpisce ancora”, Episodio V della saga, Fener non era il padre di Luke, la prova che la scelta del nome non può essere pianificata. Si può anche considerare che il nome “Vader”, ricorda “Invader”, cioè “invasore”, che deriva da Dark/Death Invader “invasori oscuri” o “la morte degli invasori”.

Yoda: l’origine esatta resta un mistero, ma si possono tuttavia fare due ipotesi. La prima sarebbe quella di far derivare il nome dalla parola sanscrita che significa “guerriero”; la secondo lo fa derivare dalla parola ebraica “yodea” che significa “uno che conosce”.

Principessa Leia Organa: il nome è del tutto simile a quello della protagonista del romanzo di fantascienza “La Principessa Dejah Thoris”. Non certo una coincidenza, visto la passione di George Lucas per i romanzi di fantascienza. Il cognome Organa, suggerisce, invece il ruolo rivestito dalla principessa nel conflitto tra il mondo naturale in contrapposizione a quello tecnologico e meccanizzato dell’Impero Galattico.

Jedi: le ispirazione del nome Jedi, l’ordine dei cavalieri che protegge instancabilmente la galassia dal male, sono molteplici. Gli appassionati di fantascienza affermeranno un riferimento ai signori di Barsoom del cosiddetto “Ciclo di Marte” ai quali si rivolgeva con l’onorificenza “Jed” o “Jeddak”.

LE LINGUE

Huttese : È la lingua più parlata nel film, che si ispira alla lingua inca Quechua. Nella saga è la principale fonte di ispirazione, tanto che alcuni vocaboli sono rimasti addirittura in originale senza traduzione. Questa lingua viene parlata soprattutto a Tatooine e da molti personaggi, compresi Greedo il giovane, Jabba the Hutt e il suo entourage.

Jawaese : Il jawaese si ispira al linguaggio zulu e ad altre lingue africane. Per ottenere le voci alte dei Jawa si sono prima registrati gli attori e si è poi velocizzato il nastro.

Ewokese : Gli Ewoks parlano un dialetto che deriva da una mescolanza di varie lingue mongole: tibetano, nepalese e kalmyc.

A differenza di film come Il Signore degli Anelli o di Star Trek che hanno un linguaggio pienamente codificato, le diverse lingue create per Star Wars non hanno regole grammaticali, sintassi o vocabolario. Ben Burtt, il tecnico del suono che ha lavorato per il film, ha affrontato l’invenzione delle lingue con grande potenza evocativa per creare un’atmosfera speciale e unica per ogni popolo, come gli effetti speciali sonori. Queste lingue aiutano a migliorare l’identità di ciascuno di questi mondi immaginari.

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fonte dell’articolo

Il libro è meglio!

Il libro è meglio!

.. tipica espressione che proferisce colui che termina la visione di un film tratto da un romanzo che ha già letto; chi è come me, a tale frase fa seguire un trituramento di gonadi per tutti coloro che sono a portata di voce (io generalmente mi aiuto con un megafono) spiegando per filo e per segno tutte le differenze tra il film ed il romanzo da cui è stato ispirato. Una volta, in assenza di persone, mi sono accontentato del gatto dei vicini che ho costretto ad ascoltare il mio monologo di 244 minuti sul film Sfera, tratto dall’omonimo romanzo di Crichton (per chi non lo sapesse, film e romanzo in questione differiscono l’uno dall’altro per due soli, insignificanti dettagli): preciso che mi sono interrotto nell’esporre le mie argomentazioni solo perchè bloccato da due nerboruti volontari della Protezione Animali, che mi hanno sedato a suon di sprangate sulle gengive al fine di salvare un povero gatto che si porta dietro i segni indelebili di quell’esperienza.

Il gatto dei vicini, dopo avermi dovuto ascoltare

Il gatto dei vicini, dopo avermi dovuto ascoltare

Durante il periodo di detenzione ho riflettuto (sono più stato costretto a farlo) sul perchè, salvo eccezioni, i film differiscano molto dalla storia cartacea da cui sono ispirati, ma..

COLPO DI SCENA

.. non è questo l’argomento di cui parlerò in questo articolo, bensì un suo derivato, cioè: è possibile apprezzare maggiormente un film ispirato da un romanzo da cui differisce in modo consistente, proprio perchè si è letta la fonte di ispirazione?

Ebbene sì, mi sono accorto di aver gradito di più alcuni film, proprio perchè avevo letto il romanzo da cui essi erano stati tratti; in questo articolo ne analizzerò quattro come esempio (tutti ovviamente di fantascienza, sia per la natura del blog, sia perchè sono la mia passione):

– film: STARSHIP TROOPERS; romanzo: FANTERIA DELLO SPAZIO

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Il film è un mediocre lungometraggio d’azione, che narra la storia di Johnny Rico che si arruola nel fantomatico corpo dell’esercito e combatte contro degli insetti alieni; il romanzo è invece più incentrato a muovere una critica alla società americana, descrivendo la società del futuro attraverso la vita del protagonista, che si arruola e decide di proseguire la carriera militare nella Fanteria Mobile. Avendo letto il romanzo, diviene più evidente la società in cui si muovono i personaggi del film, che viene perfettamente rispettata e per cui il libro diviene complementare al film, una sorta di approfondimento su ciò; inoltre la critica alla società americana viene mantenuta e personalizzata dal regista Paul Verhoeven ed anch’essa risaltata dalla lettura del romanzo a cui fa riferimento il film. Sia nel romanzo che nel film, all’inizio il protagonista non condivide gli ideali della società di cui fa parte, ma crescendo a livello personale all’interno della Fanteria Mobile impara a capirla ed apprezzarla.
[CMDR Nijal: action movie sicuramente apprezzabile, bello denso di testosterone. E in più non dimentichiamoci che c’è lei.. Denise Richards.]
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– film e romanzo: IO SONO LEGGENDA

Io sono leggenda

Un virus trasforma gli esseri umani in vampiri; Neville, il personaggio protagonista, si ritrova ad essere l’unico superstite dell’epidemia. Questa a grandi linee la trama tanto del romanzo quanto del film, ma le accomunanze terminano qui: il protagonista del romanzo addirittura è praticamente l’opposto rispetto a quello del film, a cominciare dall’aspetto fisico (uno è biondo con gli occhi azzurri, l’altro è nero) e procedendo col carattere, la metodicità con cui affrontano la quotidianità e concludendo con la cultura accademica.

Robert Neville: biondo, occhi azzurri.. vabbè come non detto

Robert Neville: biondo, occhi azzurri.. vabbè come non detto

Completamente assenti nel libro, ma estremamente apprezzate nel film, sono le scene in cui il protagonista si costruisce una vita sociale utilizzando dei manichini per simulare la vita quotidiana con altre persone, che lasciano trasparire l’umanità del personaggio ed il disagio che vive nella situazione in cui si trova, mentre porta avanti il suo obiettivo di trovare una cura per il virus nonostante il grande sacrificio che esso gli impone. Per quanto romanzo e film siano estremamente differenti, molto apprezzati nel film sono dei dettagli che richiamano ed omaggiano il libro:
– mentre il protagonista è in casa, si sentono di sottofondo dei brani di musica classica: sono i medesimi citati nel libro, che il protagonista del romanzo ascolta la notte a tutto volume al fine di coprire le grida dei vampiri che assediano la sua dimora;
– nonostante non si veda bere il protagonista del film, in alcune scene si può notare la presenza di una bottiglia di whiskey: questo perchè il protagonista del romanzo è solito ubriacarsi nei periodi di depressione;
– nel film, mentre il protagonista studia una vampira che ha catturato per testare la cura che sta sviluppando, ci si ritrova ad osservare la scena da un’angolatura insolita, che mette in primo piano il seno della vampira: nonostante il corpo della vampira sia coperto da una maglietta, quindi non si scorgono nudità, la scena appare in qualcue modo “perversa”;

Neville fa il porcello con il soggetto sotto analisi

Neville fa il porcello con il soggetto sotto analisi

nel libro, il protagonista cattura diversi soggetti per studiarli, tutti di sesso femminile e in tutti si sofferma a rimirarne il corpo con desiderio, per poi farsi dei discorsi da solo sulla moralità di ciò che sta facendo e dandosi del pervertito da solo; trovo meraviglioso come una singola scena del film riesca a rappresentare perfettamente questo aspetto, che diviene ovviamente lampante se si è letto il romanzo.

– film: BLADE RUNNER; romanzo: Ma gli Androidi Sognano Pecore Elettriche?

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Un bellissimo film, la cui trama è prevalentemente incentrata sul protagonista Deckard, un ex-cacciatore di replicanti che viene ingaggiato per ritirarne sei che sono fuggiti dalle colonie extra-mondo, concludendosi [SPOILER] col dubbio che il protagonista possa essere anch’esso un replicante [FINE SPOILER]. Meravigliose le ambientazioni, con la luce del sole perennemente oscurata e la pioggia che cade incessantemente, che il romanzo ci spiega essere il risultato delle guerre nucleari degli anni precedenti che hanno definitivamente rovinato la Terra, oscurando il sole con le polveri radioattive che cadono costantemente sulla superficie come piogge acide, provocando l’estinzione di quasi tutte le specie viventi del pianeta. I più abbienti sono emigrati nelle colonie extra-mondo, altri pianeti colonizzati: di questi fatti il film ci informa attraverso la pubblicità presente nei video proiettati in giro per le strade, sulle facciate dei palazzi. Ruolo molto importante lo ricopre il Voight-Kampff, un test utilizzato per riconoscere i replicanti dagli esseri umani, misurando la risposta emotiva del soggetto sotto esame; proprio l’emotività diviene il fulcro attorno a cui ruotano gran parte delle tematiche del romanzo, per cui i personaggi dell’ambientazione cercano in tutti i modi, anche arrivando ad indebitarsi, di possedere animali (solitamente replicanti, a causa dell’estinzione di quasi tutte le specie animali) e da cui scaturisce poi il titolo del romanzo che interroga il lettore sull’emotività che potrebbe avere un essere artificiale quale un androide e conseguentemente sulla natura dell’essere umano in quanto essere pensante e dotato di emozioni. Questa tematica è rappresentata dal film seppur in modo più superficiale, ma in perfetta armonia con lo stile del libro.

[CMDR Wolf974: hai citato uno dei miei film preferiti in assoluto: è anche grazie a questo film che amo la Fantascienza! Film che non può mancare nella propria cineteca! Appena sarà possibile ci ripromettiamo di dargli maggior spazio in un articolo tutto suo. Anche se forse nemmeno un saggio dedicato basterebbe…]

– film: BRAZIL; romanzo: 1984

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Il film Brazil non è realmente tratto dal romanzo scritto da Orwell: da esso differisce per tutto, dai personaggi alle vicende; con il romanzo però condivide parte dell’ambientazione, in cui la società opprime e denatura i propri cittadini privandoli proprio della loro umanità, utilizzandoli come fossero componenti sostituibili di un macchinario: coloro che non si conformano a questo sistema vengono inesorabilmente e spietatamente eliminati. Il film è grottesco e, nonostante la sua drammaticità, riesce a divertire e strappare delle risate, mentre mostra una società dove la burocrazia fa da padrona e soffoca le persone (in una scena molto simbolica ciò avviene anche letteralmente). La caricatura con la nostra società dove diviene importante la carriera lavorativa, l’aspetto fisico e l’atteggiarsi andando in luoghi e ricevimenti “in” è lampante; salvo pochissimi “outsiders” le persone scelgono di uniformarsi a questo stile di vita e coloro che non lo fanno, inevitabilmente spariscono: i protagonisti sia del film che del romanzo lottano e cercano di ribellarsi al sistema (non sono eroi d’azione, non lo fanno quindi in modo violento) e questo aspetto accomuna sia la storia cartacea che quella su celluloide.

al chirurgo plastico per un intervento di lifting al viso per apparire più giovane.. da innamorarsene

al chirurgo plastico per un intervento di lifting al viso per apparire più giovane.. da innamorarsene

Ciò che rende ancora più bello il film è il finale che, a seconda che si sia letto o meno il romanzo 1984, viene interpretato come lieto oppure come drammatico. Il mio suggerimento, nel caso non abbiate ancora nè visto il film nè letto il romanzo, è quindi quello di guardarsi il film, leggersi il romanzo e quindi rivedersi il film e meravigliarsi di come l’interpetazione del finale possa essere radicalmente opposta.

Concludo quindi augurandovi una buona visione ed una buona lettura e auspicandomi che abbiate apprezzato l’invito a vedere film e romanzi come complementari tra loro, per apprezzarli e goderseli di più.

Alien 5, non diamoci per vinti.

Alien 5: Michael Biehn conferma il ritorno di Hicks e Newt

Michael Biehn rivela che il suo Hicks tornerà in “Alien 5” insieme ad una Newt adulta

Lo scorso febbraio è stato confermato che la 20th Century Fox aveva dato luce verde al sequel Alien 5 con Neill Blomkamp alla regia e Ridley Scott a bordo come produttore. Purtroppo il mese scorso Alien 5 è stato messo in stand-by a tempo indeterminato, così che lo studio e Ridley Scott possano concentrarsi sul sequel di Prometheus, ora intitolato Alien: Covenant.

La prima volta che abbiamo sentito parlare di Alien 5 è stato a gennaio di quest’anno quando Neill Blomkamp ha condiviso illustrazioni e concept art che ritraevano la Ripley di Sigourney Weaver e il caporale Hicks di Michael Biehn così come apparivano nel sequel Aliens – Scontro finale del 1986, con lo stesso Michael Biehn che in seguito ha rivelato il suo coinvolgimento in questo nuovo progetto. L’attore ha recentemente parlato con il sito Icons of Fright dove ha rivelato che Alien 5 sarà caratterizzato da una versione adulta di Newt, interpretata nell’Aliens originale dall’attrice Carrie Henn.

Penso che quando hanno messo online alcune immagini con me di nuovo nei panni di Hicks la gente fosse eccitata e anche se non sono in molto del materiale online i miei figli mi hanno visto su Reddit. Erano entusiasti. Stanno progettando di riportare nel film me e Newt, a questo punto Newt avrebbe circa ventisette anni. So che ogni attrice di Hollywood vorrebbe interpretare questo personaggio che è un vero e proprio passaggio di testimone tra Sigourney e questa attrice più giovane che interpreterà Newt. Sarebbe un modo per mantenere il franchise vivo e per gli studios di fare soldi, perché è di questo che si tratta alla fine…soldi. Ecco perché si finisce per vedere Terminator 5, 6, 7, 8, 9 10 e Fast and Furiosus 7, 8, 9 e 10. Quindi quando accade con i film di Alien forse sarà un altro film con cui potrei lasciare il segno e in più Neill è un ragazzo di talento. Quando ho visto District 9 per la prima volta ero incollato alla poltrona mentre pensavo ‘wow’, quindi sono molto fiducioso.

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Questa è la prima volta che si sente qualcosa su Newt in Alien 5 e sembra che chi otterrà il ruolo di Newt porterà il franchise verso il futuro. L’attrice Carrie Henn ha debuttato come Rebecca “Newt” Jorden nell’Aliens del 1986 e da allora lei non ha più recitato anche se risulta collegata ad un progetto intitolato Triborn che è attualmente in pre-produzione. Newt era l’unica sopravvissuta dell’insediamento di coloni Hadley’s Hope su Acheron distrutto a seguito di una infestazione di xenomorfi contro cui combatterà Ripley in Aliens. Poco dopo che Alien 5 è stato annunciato, Neill Blomkamp ha rivelato che la storia sarà collegata all’Alien originale e che sarà un sequel di Aliens – Scontro finale anche se il regista ha chiarito che lui non sta cercando di cancellare Alien 3 e Alien 4 – La clonazione. Michael Biehn ha rivelato nella sua intervista che la storia farà finta che questi due sequel non siano “mai esistiti” e chiarisce il motivo per cui questo progetto è stato messo in stand-by a favore di Alien: Covenant.

L’idea di base si comporta come se Alien 3 e Alien 4 non siano mai esistiti, quindi se andate sul sito di Neill Blomkamp (N.d.R non c’è nessun sito personale del regista…) ​​tutti possono vedere i concept art creati per questo film. So che Ridley Scott farà prima il suo film e sarà il produttore esecutivo di questo, quindi non vedo l’ora. So che l’attenzione di Ridley è al secondo Prometheus (ora intitolato Alien: Covenant) e sono sicuro che lui e la Fox non vogliono che questo film e quello di Neill escano ravvicinati, perché sono due mondi molto diversi, con Alien 5 che si svolge migliaia di anni più tardi, che è come lo hanno spiegato a me, ma allo stesso tempo vogliono dare loro un tono simile. So che stanno mettendo un freno al film di Neill solo per un po’ di tempo, ma penso che sarebbe davvero imbarazzante per Ridley, la Fox e Sigourney se il film non venisse realizzato.

L’uscita di Alien: Covenant è stata recentemente fissata al 6 ottobre 2017.

Star Wars: arriva in edicola la collezione Black Edition di action figure Hasbro

Non avremo mai la collezione completa, a meno che di non avere un portafoglio come Zio Paperone.. ma qualche buona notizia c’è anche per noi Spacejokers e per tutti i nerd che si vogliono portare a casa un pezzetto di Guerre Stellari.

La Gazzetta dello Sport e il Corriere della Sera presentano una nuova collezione per gli appassionati di Star Wars. Dopo l’iniziativa Star Wars Legend che fa uscire ogni settimana le storie a fumetti ispirate alla saga di George Lucas, è arrivato il momento delle action figure prodotte da Hasbro nel 2013, The Black Series.

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Le statuine misurano 12 cm o anche 20 cm, sono snodabili e i vestiti sono di stoffa. Riproducono i personaggi più famosi della saga inclusi i nuovi protagonisti che vedremo nel nuovo film Star Wars – Episodio VII: Il risveglio della Forza

Dal 15 dicembre sarà in edicola la prima uscita con Darth Vader al prezzo di € 5,99. A seconda delle dimensioni varierà anche il prezzo: le prime avranno un costo di 12,99 euro, mentre le seconde di 19,99 euro e siamo già a conoscenze di alcune delle successive: C3-PO, R2-D2, Chewbecca, Han Solo, Yoda, Luke Skywalker, Mace Windu, Stormtrooper, Kylo Ren, Rey, BB-8 e Obi-wan Kenobi.

Ecco il piano dell’opera: star-wars-the-black-series-edicola-gazzetta-corriere-pano-dellopera-completo

 

Non si può fare una frittata…

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Da sempre le uova sono una ottima fonte di proteine di altri elementi nutritivi.. ma in questo caso, potrebbe essere l’uovo a nutrirsi di voi !

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Realizzati dalla NECA come complemento per i diorami, sono compatibili con le altre action figure in scala 7″.

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Mangiate sano, Italiani! Comprate uova Weyland Yutani!

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p.s. non si cammina sull’acido..

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Il risveglio della Forza: tutti i trailers

Nel corso degli ultimi giorni abbiamo visto i nuovi trailer e uno spot per la TV britannica, abbiamo quindi pensato di fare il riassunto di quanto abbiamo visto sinora di Star Wars: Il risveglio della Forza. Buona visione!

28/11/2014: Teaser #1 – There has been an awakening

16/04/2015: Teaser #2 – Chewie, we’re home

19/10/2015 Trailer – Just let it in

06/11/2015: Trailer giapponese – Hope is not lost today

8/11/2015: spot per la TV britannica – The same eyes in different people

09/11/2015: Mashup di James Darling (un supercut di tutte i trailer montati insieme)

11/11/2015: Spot per la TV USA – 15 secondi a caso

13/11/2015: Spot per la TV USA – I will show them the Dark Side

13/11/2015: video “dietro le quinte”

15/11/2015: Secondo spot per la TV USA – Attacco al castello di Maz Kanata

18/11/2015: Terzo spot per la TV USA – You don’t know a thing about me

Nell’attesa, non resta che gustarci i film già usciti..

 

Star Wars – Guida popup alla galassia

Questa volta abbiamo deciso di fare una cosa diversa dal solito, ovvero una videorecensione di un libro.
Non è stato semplice (anche per noi Spacejokers ci sono le “prime volte”) ma ce l’abbiamo fatta e ci auguriamo che vi piaccia.

E per chi non crede che Han ha sparato per primo, ecco la versione originale del film

Lucca Comics 2015

Ecco alcuni scatti inviateci da amici (fortunati) che sono riusciti ad andare a Lucca Comics 2015. C’era ovviamente grande attesa per il padiglione Star Wars e per la battaglia con le spade laser. E voi avete fatto delle foto ? Se volete inviatecele a info@spacejokers.it e noi, con il vostro permesso da includere nella mail, ve le pubblicheremo !!

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Il Millennium Falcon, prossimamente in edicola da DeAgostini

Il Millennium Falcon, prossimamente in edicola da DeAgostini

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“Alien 5 è sospeso, precedenza a Prometheus 2..”

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Ecco qua..
Con questo secco e brutale comunicato, il regista Neill Blomkamp affossa (speriamo temporaneamente) i sogni di rivedere nuovamente in azione Ellen Ripley (ed il mio mostro preferito).. tutto per dare spazio al nuovo “sequel del prequel…” : il già temuto e già famigerato Prometheus 2. Abbiamo già parlato a suo tempo di quella tavanata galattica, quella corazzata Potemkin futuristica che è Prometheus (vedi la nostra recensione).

Che dire… Ridley.. lascia stare.. hai fatto The Martian, bello.. e accontentati, no ?

Segnali dal Futuro [Recensione?!]

Ieri sera, complice una leggera forma influenzale, ero troppo debilitato per fare qualunque cosa di troppo attivo che andasse al di là di guardare passivamente la Tv commerciale… l’unico film che ha attirato la mia attenzione nei palinsesti televisivi è stato appunto questo “Segnali dal Futuro” (in originale Knowing, ma forse per questa volta preferisco la nostra traduzione..). [CMDR Nijal : “Knowing” si tradurrebbe “Sapendo”.. ma non vi rovino il resto]

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Forse per anni avevo snobbato questa pellicola (e forse un motivo c’era) [CMDR Nijal ..appunto.. ] ma ieri non avevo quasi alternative… e alla fine mi sono detto: “beh mal che vada ho del materiale per Spacejokers!”. E allora eccomi qui a raccontarvi il mio punto di vista sul film. Vero è che ormai si è detto tutto anche online (il film risale al 2009): potete trovare miriade di recensioni e punti di vista disparati. Quindi non starò qui a tediarvi con la classica recensione ma piuttosto a darvi un punto di vista in più e magari può farvi pensare diversamente sul film in questione. Anche riguardo alla trama non mi soffermerò molto.. vi basti questo:

Nel 1959 in occasione di una cerimonia per l’apertura di una nuova scuola elementare, alcuni bambini sono chiamati ad immaginare come sarà il futuro e a disegnarlo, per poi far custodire questi disegni da una capsula del tempo, da dissotterrare 50 anni dopo. Una silenziosa bambina non fa nessun disegno, riempendo il proprio foglio di numeri, a suo dire sussurrati da una misteriosa voce. Si passa così al 2009, dove, in quella stessa scuola elementare si celebra il mezzo secolo dal sotterramento della capsula, riportata alla luce con il propro contenuto. L’enigmatico messaggio della ragazzina finisce tra le mani di Caleb, figlio di un professore di astrofisica (Nicolas Cage), rimasto vedovo, che scoprirà il suo clamoroso significato: quei numeri predicono con estrema precisione le date e il numero delle vittime dei più grandi disastri avvenuti sulla terra nell’ultimo mezzo secolo. 3 catastrofi, predette dai numeri, devono ancora verificarsi. L’ultima di queste è la più inquietante, visto che predice un cataclisma senza precedenti…

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molto bella questa FanArt trovata in rete…

Per quanto mi riguarda i presupposti per farne un bel fanta-thriller-catastrofico c’erano tutti! e inizialmente il film ha dei buoni spunti. Mi è piaciuta molto l’idea di mettere assieme stilemi tipici di più generi cinematografici.. in particolare la suspence del Thriller e la componente fantascientifica ma poi mi pare che sì è voluto anche esagerare aggiungendo una componente Horror che poco c’entrava! Considerando che, l’horror era confinato alle apparizioni di creature umanoidi misteriose che poi si scoprono in realtà alieni/angeli venuti ad aiutare i pochi eletti dell’umanità! Ecco qui, queste creature non precisate, pare sappiano già tutto dell’umanità: riescono a determinare tutti gli eventi che porteranno a catastrofi legate a fenomeni di intereferenza naturale poichè tutte le catastrofi che il protagonista analizza o cerca di sventare sono legate a fenomeni elettromagnetici del sole che creano danni alle nostre strumentazioni e quindi portano a successivi incidenti… e allora perchè il primo evento che Cage riesce a decifrare è l’attacco alle Torri Gemelle?! come facevano a saperlo gli alieni? sono terroristi in realtà? [CMDR Nijal: alieni del pianeta ISIS ?]

Riguardo alla scenografia/fotografia nulla da dire: mi è sembrata cupa e angosciante al punto giusto. Molto belle le scene di visione del bambino dalla sua camera verso il sole e il mondo in rovina poi….

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Insomma c’era tutto il necessario per farne un ottimo film catastrofico. E così molto buoni anche gli effetti speciali: un esempio su tutti, un difficilissimo piano sequenza che vede un aereo precipitare a pochi metri da un’autostrada, con un ingresso nell’inferno di fiamme dalla durata di un paio di minuti, senza uno stacco di montaggio che uno, davvero impressionante! Riguardo agli attori invece parto prevenuto perchè Nicolas Cage proprio non mi piace! mi da la solita impressione di restare monoespressivo e incapace di sostenere un film di livello superiore.

nicolas cagein rete potete trovare una quantita abnorme di “meme” dedicati a Nicolas Cage…

Tornando alla trama del film, come dicevo, dopo i buoni presupposti iniziali, mi sembra invece che tutto sia abbastanza banale e scontato. Il film è fin troppo lungo e abbiamo già capito dove sta andando a parare… l’unico pretesto, per rimanere alla visione fino al termine, è trovare la soluzione dell’eterno dilemma fra le concezioni deterministiche e casualistiche dell’esistenza: siamo la conseguenza di determinate cause-effetto predeterminate o semplici casualità? ma in sostanza non è dato saperlo e il film banalizza il finale in modo sconcertante con tante Arche di Noè dove salvare piccoli umani e coniglietti rosa assassini…

[Commento di CMDR Nijal] Non ho visto il film ma ringrazio per la recensione CMDR Wolf974 e per avermi fatto risparmiare 2 ore della mia vita che sicuramente dedicherò a qualcosa di più avvincente, come ad esempio l’uncinetto. Nicholas Cage, con la sua faccia da cane piagnone e bastonato non mi è mai piaciuto, come non mi sono mai piaciuti i film dove si ricorre ad un deus-ex-machina (in questo caso gli alieni) per motivare il tutto e trovare “la chiusa”. Bah… Per tornare al titolo del film, “Sapendo” che era così, si poteva evitare di farlo. Forse i numeri misteriosi dovevano apparire al regista..

p.s. belli i coniglietti ma li preferisco in salmì..

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I fumetti di Star Wars con Gazzetta dello Sport

La Gazzetta dello Sport continua la sua proposta di collaterali a fumetti con una nuova collana dedicata a Star Wars. La serie si intitolerà Star Wars Legends, sarà composta da 30 volumi e verrà distribuita settimanalmente in edicola a partire da domani 28 ottobre. Ogni volume avrà una foliazione di circa 150 pagine e costerà 9,90 euro. La collana completa si può pre-ordinare sullo store online della Gazzetta al costo di 299,00 euro.

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The Martian [Recensione]

Eccoci di nuovo a recensire un filmetto appena uscito nelle sale: The Martian, da noi in Italia con il secondo titolo: “Il Soppravvissuto”. Non capirò mai questa mania italiana di rinominare i film: ok che questa volta il termine è abbastanza azzeccato… ma perchè?!?! è così difficile capire un titolo come “The Martian”? disquisizione a parte, torniamo in tema… sono reduce dalla visione al cinema del film ed ecco a voi le mie impressioni. Scusate se troverete qualche Spoiler quà e là…

Si inizia subito con l’equipaggio della missione Ares 3 sul suolo di Marte, che ci si trova già nel mezzo di una tempesta che non lascia scampo. Qui, Il botanico Watney viene colpito da un detrito e, credendolo morto, il comandante Lewis ordina alla squadra di abortire la missione e tornare sulla Terra. Ma Watney in realtà è vivo! beh, da qui in poi se non volete Spoiler allora saltate al paragrafo successivo…

[Da qui in poi il film è una continua successione di problemi da risolvere: come sopravvivere su Marte? Come comunicare con la Terra? Come recuperare l’astronauta smarrito (importante soprattutto per la figuraccia agli occhi dell’opinione pubblica)? e io mi chiedevo anche, come fa un essere umano su un pianeta alieno a non impazzire? (forse sì è salvato proprio grazie ai diari personali che teneva?!) (Commento di CMDR Nijal: se non è impazzito il co-pilota della nave di Interstellar, lasciato da solo per 27 anni…) Comunque, ognuno di questi macroproblemi porta con sé altri piccoli problemi (se, per esempio, Watney vuole coltivare delle patate su Marte, dove può trovare l’acqua necessaria?) e ulteriori problemi ancora, dovuti agli imprevisti (a un certo punto salta tutto in aria e le patate muoiono). Qui mi chiedevo come è possibile che possa coltivare solo patate e riesca a razionare tutto il resto? e soprattuto, possibile che il nostro Eroe non si scomponga mai? ma sorvoliamo per un attimo su questo… Questa intricata matassa di rompicapi viene sbrogliata sistematicamente dal genio (fanta)scientifico del protagonista, in collaborazione “con le migliori menti del pianeta”, che fanno capo alla Nasa e, a un certo punto, anche all’agenzia spaziale Cinese, che decide di collaborare con gli americani. Tutto il mondo segue in diretta televisiva le fasi del salvataggio di Watney: tutti i cuori del pianeta Terra pulsano all’unisono assistendo alle vicende dell’astronauta e alla fine tutti vissero felici e contenti! :-D]

martianE’ stato detto che in Sopravvissuto – The Martian si rimette la Scienza in primo piano nella fantascienza, ovvero si pone particolare attenzione al realismo della ricostruzione romanzata. E, inizialmente non sono andati lontani dal “plausibile”, infatti il film sembra quasi un documentario molto realistico e la cosa non può che rendermi felice! Ho sempre adorato ritrovare una spiegazione scientifica nelle fantasia fantascientifica. Tuttavia il finale da questo punto di vista mi lascia perplesso: il prtagonista si inventa per un attimo Iron-man (per sue stesse parole!) e riesce a volare tra le braccia del suo salvatore in mezzo allo spazio… (spostarsi con un pod sarebbe stato troppo semplice e il film non avrebbe avuto lo stesso epico finale..vabbeh..)

Tornando al mitico Ridley Scott (chi non lo ricorda per Alien e Blade Runner?), questa volta è alle prese con una sceneggiatura non sua poichè il film è tratto dal meticoloso romanzo di Andy Weir (intitolato “L’uomo di Marte”) un ingegnere informatico reinventatosi scrittore. Scott qui si limita a fare quel che gli riesce meglio, ossia rendere cinematografica una storia che tale non è. Io non ho volutamente visto la versione 3D (non ne sono un gran estimatore) ma pare che abbia concesso solo poca cosa agli effetti 3D e il minimo indispensabile alla computer graphics, Scott da il meglio nelle riprese in esterni della desolazione marziana. (in realtà è il deserto della Giordania opportunamente modificato)

The_Martian_2014La visione di Scott e il suo racconto di un’odissea in cui Ulisse e Robinson Crusoe trovano un ideale punto d’incontro procede in parallelo con i teoremi infallibili di Weir, che vede nel suo protagonista l’ingegnere perfetto, praticamente un MacGyver Marziano! (ma non solo lui, tutti i colleghi della missione sembrano essere dei potenziali MacGyver pronti ad adattarsi a qualunque inconveniente). Il protagonista Watney si fa trovare pronto a elaborare modalità di sopravvivenza sempre nuove in un pianeta ostile. Rosso, brullo e indomabile, il quarto pianeta viene privato della fantastica visione che lo ha sempre accompagnato nel passato cinematografico, attraverso l’espediente di ipotetiche civiltà pre-terrestri (Mission to Mars) o alieni belligeranti (La guerra dei mondi). Viene quindi presentato per ciò che è, un gigantesco e suggestivo pianeta desolato completamente inospitale alla vita. Solo con la forza dello humour tipicamente americano (anche un po troppo scanzonato considerando il contesto) di Damon-Watney e con il pragmatismo della Nasa (collaboratrice e sponsor del film) il racconto regge per la sua lunga durata, avvince e infine porta all’immedesimazione con il protagonista… così almeno fino al finale dove avrei preferito fosse meno scontato, buonista e così smaccatamente da sogno americano…

Tuttavia, pur trattandosi, ancora una volta, di un Matt Damon da salvare (Salvate il soldato Ryan) per il bene dell’America e del mondo, la trama spinge meno del previsto sul pedale del un patriottismo americano; scegliendo anzi, con un’inattesa ma geniale svolta narrativa, di ridimensionare il ruolo statunitense di superpotenza infallibile (come dicevamo prima l’aiuto dall’agenzia spaziale cinese). Il futuro non è mai parso più verosimile di così, divaricando ulteriormente le due storiche branche della fantascienza: da un lato una space opera popolare sempre più assetata di effetti speciali e meraviglie (temo molto che il nuovo Star Wars ricada ancora in questo filone), dall’altro la controparte pseudo-scientifica, con i piedi ben piantati per terra, nonostante gli occhi osservino il cielo. Una terza via forse rimane aperta, quella che io personalmente appoggio, come il Nolan di Interstellar ci ha mostrato (si veda anche la nostra recensione in merito). (Commento di CMRD Nijal: ma quanti soldi e vite umane sono state spese per salvare Matt Damon ? Salvate il soldato Ryan, Interstellar, The Martian. Perchè non resta a casa sua a guardare il rugby in TV?)

Resta da far notare, l’evidente intento di promozione a un rilancio dei viaggi aerospaziali della Nasa: se si tratti di uno spot centrato o controproducente. Infatti, proprio in virtù della stretta aderenza ai fatti di The Martian, Marte come meta non è mai parsa meno allettante di così… ma forse solo per noi oggi.. la futura generazione di esploratori avrà sicuramente un ruolo fondamentale in questo e una prospettiva diversa. (così come si evince dalle scene finali del film.) Di certo si stanno gettando le basi affinchè sempre più lo sguardo sia rivolto verso lo spazio; la stessa Nasa infatti ha dichiarato che da qui a una quindicina di anni si potrebbe avere una spedizione umana per Marte.

Forse il messaggio che salva il film, è questa introspezione nell’indole di noi, essere umani, capaci di adattarci e lottare contro ogni cosa, quando tutto sembra essere perduto… il famoso istinto di sopravvivenza è forte in noi!

A presto SpaceJokers! Vi lascio con il trailer ufficiale tanto per darvi un po di appetito..:

 

Jupiter Ascending [Recensione]

Nota di CMDR Wolf974: Oggi accogliamo un vecchio amico nel gruppo degli SpaceJokers: per l’occasione ci è stata inviata una recensione di un film e vi riporto quanto scritto dal nostro nuovo Autore. Presto speriamo di averlo costantemente su questi schermi in modo che possa autonomamente inserire le sue “perle” di critica cinematografica. Ecco a voi la sua prima recensione.


Sono un rookie appena arruolato in questo blog e per tale ragione ho deciso di iniziare utilizzando nel mio nick il grado più basso: mi presento quindi a voi come Lt Dino. (n.d.r.: “Lt” sta per Tenente, visto che i padroni di casa qui sono Commander…)

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Questo mio primo articolo sarà la recensione del film Jupiter Ascending, noto in Italia come Jupiter, Il Destino dell’Universo. Sono venuto a conoscenza di questo film grazie al seguente articolo: http://io9.com/upcoming-genre-movies-that-arent-sequels-remakes-or-r-1550568313 Per i non anglofoni o per coloro che non volessero leggerselo tutto, l’articolo è un elenco di film di fantascienza di prossima uscita che vengono dichiarati come originali, cioè che non siano reboot di vecchi film o serie televisive o film tratti o ispirati da romanzi o racconti: inutile dire che la cosa mi ha immediatamente intrigato e, poco dopo la sua uscita, sono andato a gustarmelo. I registi del film sono i fratelli Wachowski, gli stessi che hanno diretto uno dei miei film di fantascienza (cyberpunk per essere più precisi) preferiti: The Matrix (il primo, gli altri non li prendo nemmeno in considerazione). Nel film “The Matrix” i fratelli Wachowski hanno fatto un cocktail di vari racconti e romanzi di fantascienza, pertanto non potrei definirlo originale considerando che sono cresciuto a pane e fantascienza, tuttavia anche grazie ad innovative tecniche di ripresa, ne è uscito un film avvincente e molto gradevole. Fatte queste due premesse, potete immaginarvi che le mie aspettative fossero piuttosto alte per Jupiter Ascending, ma torneremo a parlare del film dopo qualche minuto di pubblicità, giusto per creare un po’ di suspence nella recensione.

E rieccoci dopo una sana dose di Terry Crews (che non c’entra nulla con il film in questione) per caricarci e fiondarci direttamente nel riassunto della trama di Jupiter Ascending: Gli Elfi di Granburrone si alleano con dei Draconiani di Dragonlance (ambientazione di D&D) e dei Grigi (i classici alieni grigi col testone sproporzionato rispetto al resto del corpo) per distruggere la Terra e trasformare gli umani che la abitano in un elisir di lunga vita; Jupiter (interpretata da Mila Kunis) cerca di attaccarsi all’asta pelosa di un licantropo che la friendzona senza motivo, nel mentre che costui si prodiga a salvare lei ed il pianeta. Tutto questo avviene in scenari e scene ampiamente rubati a Il Signore degli Anelli (la citazione di Granburrone non è stata fatta a caso), Il Quinto Elemento e Brazil, con molte scene d’azione che hanno la sola funzione di annoiare lo spettatore; riassumendo, il film è un cocktail di scene rubate a film di fantascienza, fantasy e teorie complottiste sugli alieni (che nel film Men in Black erano trattate quantomeno con ironia, suscitando quindi ilarità e divertimento nello spettatore). Il film manca conseguentemente di originalità (l’unica cosa non presente sono gli jaeger di Pacific Rim e le armature potenziate del romanzo Fanteria dello Spazio) e di qualunque consistenza di trama; le sole sorprese che ci riserva Jupiter Ascending sono: – come sia stato possibile concepire un film così brutto; – la mancanza di robottoni che menano cazzotti; [ATTENZIONE SPOILER!] – Sean Bean che non muore. [FINE SPOILER]

Mi appresto quindi a concludere questa recensione con lo schemino di pregi e difetti del film.

Pregi:

  • Mila Kunis;
  • [ATTENZIONE SPOILER!] Saun Bean non muore; [FINE SPOILER]
  • Mila Kunis;
  • le chiappe nude di Tuppence Middleton;
  • l’ho già scritto tra i pregi che c’è Mila Kunis?

Difetti:

  • Mila Kunis non si vede nuda;
  • le chiappe di Tuppence Middleton si vedono per troppo poco tempo;
  • l’assenza di scazzottate tra robot giganti.

Il film non vale nemmeno un byte della vostra connessione a internet per scaricarlo di Frodo (HA HA, ho fatto la battuta ricollegandomi alla citazione de Il Signore degli Anelli: l’avete capita, vero? Ridete, su ridete.. tanto è una battuta migliore di quelle che potreste trovare nel film recensito), suggerisco quindi di lasciarlo perdere e gustarvi le pubblicità di Terry Crews, che trasudano azione già grazie alla mera presenza dell’attore ed hanno una trama più elaborata e dialoghi più avvincenti.

– Lt Dino –

(nota di CMDR Nijal) P.S. anche il poster mi sembra di averlo già visto :
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Mad Max: Fury Road [Recensione]

Nonostante il vostro CMDR Wolf974 sia stato in trasferta oltreoceano e lontano dalle avventure galattiche, non ho potuto fare a meno di gettare uno sguardo alla fantascienza cinematografica odierna e pensare ai nostri “gentili ascoltatori” del nostro beneamoto Blog… ovvero noi e voi Spacejokers!

e così tra un volo e l’altro ho potuto guardare qualche filmetto che mi ero perso al cinema…. Uno su tutti, il nuovo capitolo di Mad Max… anche se non è esattamente un seguito.. ma più un reboot o come altro si potrebbe definire?! Tra le altre cose ho visto anche Terminator Genesis che magari avrà seguito in un articolo più avanti… Tuttavia Mad Max mi ha colpito maggiormente e di questo vi vorrei parlare oggi…

Perciò, dov’eravamo rimasti? se ricordate i 3 film originali della serie, il mondo era collassato.. un altra avventura post apocalittica ci aspetta! In questo nuovo capitolo il popolo vive circondato dal deserto e venera Immortan Joe, che a chi lo segue ciecamente promette il Valhalla dopo questa vita. Max invece è il classico spirito libero e solitario, con ancora gli incubi del passato che lo perseguitano (questi  si fanno più intensi nei momenti di stress del personaggio e si manifestano con visioni frammentarie); un giorno, Max viene fatto prigioniero dagli scavenger, gli immediati sottoposti del re Joe, i quali lo conducono presso la sua Cittadella. Fin da subito è chiaro come tutto sia estremamente grottesco in Mad Max: Fury Road.

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Le due ore di film (e di volo per me) passano che è una meraviglia: mi sembra di tornare ai tempi di “Ken il Guerriero” (ovviamente qui i giapponesi si sono abbondantemente ispirati all’ambientazione dei primi Mad Max, e Max stesso ricorda caratterialmente in parte Kenshiro… a chi interessa ho trovato questo interessante articolo sulle ispirazioni prese: http://blog.screenweek.it/2015/05/in-che-modo-mad-max-ha-influenzato-ken-il-guerriero-429491.php). Subito è il ritmo che fa da padrone: già dal primo tour de force, un inseguimento che è più un dessert che non antipasto, si esce rinvigoriti (qui pare che, al Festival di Cannes nel quale il film è apparso in anteprima fuori concorso, non ci sia stato modo di contenere un applauso spontaneo con tanto di urla da parte di qualcuno). Ecco già qui si può intuire quanto questa pellicola la si possa amare al 100% o odiare e non capire completamente perché Fury Road non fa sconti, è un blockbuster fino al midollo, la cui struttura è quanto di più commerciale si possa concepire: informazioni-azione sfrenata-informazioni-di nuovo azione sfrenata. Ciò che riesce a fare George Miller con un format così scontato, beh… quella è tutta un’altra storia e tanto di cappello! Poichè oggi giorno è difficile tirar fuori dal cilindro un film d’azione che non sia banale e facilmente declassabile a film di serie B. Tuttavia l’azione frenetica e selvaggia, un po di vecchio stile (quello che a noi tanto piace), la passione per ciò che si fa.. e un pizzico di amore per la vita , ne confezionano un gran bel risultato.

Di seguito uno dei momenti più spassosi ed esaltanti del Film: il Tir con i “figli della Guerra” dediti a incitare i loro fratelli all’inseguimento; il guitar-boy è eccezionale! 🙂

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ma anche il retro del Tir con i tamburi della Guerra non scherza!

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E va dato merito anche all’apporto fondamentale dei ruoli femminili che contribuiscono notevolmente alla vicenda. Con loro, il film prende una direzione completamente diversa rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare da un film di questo genere: Fury Road parla di un tentativo di ricostruzione della civiltà, riavvio che, per quanto distruttivo, non può che essere propiziato dalla donna. Molto è incentrato sulla vera protagonista del film, ossia Furiosa (Charlize Theron), ma soffermarsi su di lei sarebbe scontato.. conosciamo anche le altre ragazze che hanno un ruolo fondamentale per la storia e che celano a loro volta potenzialità inespresse: Angharad ad esempio è una ragazza in procinto di dare alla luce un bambino; una sorta di profezia a breve termine, che in maniera simbolica c’informa di quanto sta accadendo, ovvero delle doglie di un parto… ovvero la nascita del mondo che sarà dopo aver spodestato il tiranno di turno. Non solo lei, tutte loro dimostreranno di non essere solo delle delicate (e belle) macchine per sfornare figli, ma ognuna di loro difenderà strenuamente la propria identità di donna e essere umano… insomma: Girls Power!

Purtroppo non ho potuto godermi lo spettacolo come avrebbe meritato: in una bella sala cinematografica! perchè solo così avrei potuto apprezzare l’azione e sarei stato sicuramente coinvolto e immerso maggiormente nell’adrenalina pura! Recentemente comunque è uscita anche la versione Blu-ray che comprende anche i 3 film precedenti della saga… sarà il mio prossimo acquisto. Credo poi che non sarà finita qui: il finale lascia troppo intendere che ci saranno dei sequel (film che incassa si ripassa!) ma a mio avviso si rischia davvero di riciclare troppo il genere. Speriamo bene.

Star Wars : Madame Tussauds Londra

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Dal nostro inviato speciale a Londra, Stefano, giungono queste epiche immagini.
Si tratta delle statue in cera del famoso Museo di Madame Tussauds a Londra, che periodicamente ospita delle esibizioni particolari.
L’attesa per l’Episodio VII si fa sentire.. e allora perchè non dedicare ai fans di Star Wars una parte del museo?

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(Grazie a Stefano per le immagini.)

Star Wars Lego – I nuovi kit

Sono molte e succose le novità presentate dalla Lego per il 2015, per quanto riguarda Star Wars.
Certamente stanno sfruttando la grande attesa dei fan per la prossima uscita del’Episodio VII “Il risveglio della forza”, e come si fa a non resistere davanti alle nuove maxi figure di Darth Vader o di Obi-Wan Kenobi ?
Fra questi il mio kit preferito è comunque il Millennium Falcon: il nuovo kit (75105) da 1329 pezzi è completamente apribile e include, oltre a Chewie ed altre, la mini-figurina di Han Solo con i capelli bianchi.

Resta comunque un sogno irrealizzabile il vecchio kit Ultimate Collectors’s Millennium Falcon (10179) da 5195 pezzi: il suo prezzo base era di $499 nel 2007 ma essendo fuori produzione, si trova su Ebay a circa $5800!!

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Nausicaa della Valle del vento (finalmente) al Cinema

Recentemente avevamo giusto recensito e discusso (qui) di uno dei più bei film di animazione del maestro Hayao Miyazaki, Nausicaa della Valle del vento, ed ecco che è arrivato l’annuncio che finalmente il film sarà nelle sale italiane ad Ottobre dopo più di 30 anni dalla sua pubblicazione in Giappone, prima sotto forma di fumetto e poi come lungometraggio animato.

le date previste sono il 5, 6 e 7 Ottobre. Sperando in una collocazione in orari da adulti e in una buona diffusione nei nostri cinema. Purtroppo, spesso, il genere viene snobbato dai nostri botteghini. Di seguito il manifesto ufficiale.

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In breve, questo film contribuì a consacrare il disegnatore sulla scena cinematografica internazionale ed i guadagni gli consentirono di fondare, nel 1985, il suo Studio Ghibli. Tratto dall’omonimo manga dello stesso Miyazaki (edito nel 1982), racconta le vicende di una giovane principessa che combatte per sopravvivere in un mondo distrutto da disastri ecologici e dall’avidità dell’uomo (quindi una sorta di fantascienza post apocalittica). Gli accenti ambientalisti della pellicola non sfuggirono al Wwf che patrocinò la sua uscita. Pur concepito prima della fondazione dello Studio Ghibli, il film è comunemente considerato l’opera iniziale dello studio.

Al seguente link potrete trovare l’annuncio ufficiale e il trailer.

http://www.badtaste.it/2015/08/27/nausicaa-della-valle-del-vento-al-cinema-il-5-6-e-7-ottobre/140446/

la (fanta) geografia di Plutone

E’ di qualche giorno fa la notizia che alcune zone mappate su Plutone da parte della sonda New Horizons avranno nomi ispirati alle nostre passioni fantastiche.

Pare proprio che gli ingegneri della Nasa siano come noi: dei ragazzini nell’animo, con il pallino del fantasy e della fantascienza (potrebbe essere altrimenti?). Li nominiamo SpaceJokers sul campo per la loro decisione!

Lo hanno dimostrato più volte… già quando New Horizons tornò alla vita: la sonda della Nasa in viaggio verso Plutone si era ridestata dalla sua lunga ibernazione, proprio in un momento in cui si stava avvicinando al pianeta nano. Per quel momento chiave della missione scientifica lo staff aveva scelto una canzone iconica dei viaggi stellari, “Where my heart will take me”, di Russel Watson, che è stata la sigla di Star Trek: Enterprise. e questo motivato dal fatto che New Horizons è in viaggio verso una nuova classe di pianeti che non abbiamo mai visto, in un luogo dove non siamo mai andati… Dove nessun uomo è mai giunto prima….

e infine ora lo dimostrano le carte morfologiche di Plutone e Caronte che l’équipe di New Horizons ha compilato dando alle piane, alle macchie e ai numerosi crateri nomi come Vader, Kirk e Ripley. Tratti insomma dai nostri film preferiti, capolavori della letteratura fantastica e sci-fi, che potrebbero così riuscire ad aggiudicarsi un posto nel cosmo che hanno raccontato.

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Se sul nono quasi pianeta (in quanto decalssato a pianeta nano) la regola di utilizzare appellativi mitologici ha limitato la scelta ad esempio a Cthulu, entità ideata dallo scrittore H. P. Lovecraft, o Balrog, creatura dell’universo immaginario di Tolkien, su Caronte le fantasie dei ricercatori si sono scatenate. Giusto per citarne alcuni, sul massiccio satellite naturale saranno presenti la macula Mordor, i crateri Spock, Kirk, Sulu, Ripley, Uhura, Vader, Leia Organa e tanti altri con i nomi di personaggi e luoghi tratti da Star Trek, Star Wars, Alien, Il Signore degli Anelli, Doctor Who e Firefly. Ma potete acnhe voi divertirvi a guardare le seguenti mappe per vedere se scoprite altre “trovate” fantascientifiche!

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1366069970883601809Sempre che le scelte del team della Nasa vengano approvate dall’International Astronomical Union (IAU), l’ufficio governativo con sede a Parigi che si occupa di assegnare i nomi agli oggetti celesti.

Noi SpaceJokers speriamo fiduciosi così chè Plutone si possa trasformare nella mecca degli appassionati di fantascienza.. o il nuovo Eldorado Sci-fi.

Nausicaa della Valle del vento [recensione]

Non è la prima volta che un anime fa la comparsa sul nostro blog… ma questa volta affrontiamo temi particolari che intrecciano fantascienza, ecologia e ambientazioni post apocalittiche… Vorrei parlarvi oggi di Nausicaä della Valle del vento… mi ha fatto pensare a questo grande film d’animazione l’articolo su Dune di ieri del “buon” CMDR Nijal (modestamente…) … ecco l’ambientazione di Nausicaa (per gli amici..) me lo ricorda molto… lo consiglio vivamente a tutti, grandi e piccoli, perchè è una grande lezione di vita!

Tornando all’anime, Nausicaä della Valle del vento è un film d’animazione del 1984 scritto e diretto da Hayao Miyazaki, tratto dal suo manga omonimo.

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Pur essendo una storia fantastica con ambientazione post apocalittica, ha accenti ambientalisti e, per questo, fu presentata dal WWF alla sua uscita nel 1984. Sebbene sia stato concepito prima della fondazione dello Studio Ghibli, il film è spesso considerato l’opera iniziale dello studio, anche se il realtà il primo film ufficiale targato Studio Ghibli sarà Laputa – Castello nel cielo, mentre il film a cui viene associato lo studio e da cui ha preso il logo è Il mio vicino Totoro.

Nausicaä della Valle del vento narra la storia di Nausicaä, giovane principessa della Valle del vento, che rimane coinvolta in uno scontro contro Tolmechia, un regno che cerca di riportare in funzione un’antica arma per spazzare via una giungla tossica popolata da insetti giganti. Nausicaä dovrà cercare di fermare i tolmechiani dall’irritare queste creature. Tutto questo dovrebbe far pensare molto chi di voi ha a cuore gli anime anni 70-80: chi non si ricorda di Conan il ragazzo del futuro? beh sappiate che Miyazaki creò e diresse questo anime per la TV nel lontano 1978. E in effetti le similitudini sono tante: sia per il character design, sià per l’ambientazione. Inoltre le scene iniziali di Conan ricordano molto quanto accadde alla popolazione della terra di Nausicaa.

In Italia il film è stato trasmesso in televisione il 6 gennaio 1987 su Rai 1 in una versione doppiata e divisa in quattro parti. Il 31 ottobre 2010 il film è stato presentato in versione originale sottotitolata con un nuovo adattamento all’interno del Festival del film di Roma e si dice che quest’anno verrà riproposto da Lucky Red con un nuovo doppiaggio italiano, anche se non è stato ancora ufficializzato se la distribuzione sarà anche cinematografica o esclusivamente per il mercato home video. Le voci si susseguono ma non vi è nulla ancora di ufficiale… le ultime notizie (qui) risalgono a gennaio ma a quanto pare sono in ritardo… Noi vi terremo come sempre informati. (n.d.r.: nel momento che vi scrivevamo non erano rese note le date, ma ora sappiamo le date ufficiali dell’uscita ad ottobre in Italia.. si veda qui!)

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Nel frattempo per chi vollesse farsi del male… ehm… saperne la trama, qui di seguito troverete tutti i dettagli… attenzione SPOILER!

La storia si svolge mille anni dopo i sette giorni del fuoco (abilmente illustrata da Myiazaki & Co.), una spaventosa guerra termonucleare che ha annientato la civiltà umana e buona parte dell’ecosistema terrestre originale. A causa della distruzione portata dai guerrieri invincibili, giganteschi automi biologici creati dall’uomo e dotati di armi a raggi termonucleari, l’intero pianeta è stato sconvolto e trasformato. (e anche qui i riferimenti a Conan, il ragazzo del futuro si susseguono). I pochi esseri umani superstiti vivono in due grandi regni — Tolmechia e Pejite — e in piccole enclave isolate, mentre gran parte del pianeta è ricoperta da una immensa foresta, la Giungla tossica, in cui vivono enormi e mostruosi insetti prodotti dal mutamento e piante che rilasciano nell’atmosfera spore velenose, minacciando la sopravvivenza degli insediamenti umani (a dire il vero è anche molto affascinante). La Giungla tossica si espande lentamente ma inesorabilmente e alcune enclave rimaste, come la Valle del vento, sopravvivono solo perché sopravento rispetto al flusso delle spore rilasciate dalle piante. In questa epoca la civiltà è regredita a una sorta di Medioevo, sebbene siano sopravvissuti retaggi tecnologici dell’antica civiltà (in particolare alcune macchine volanti e le armi da fuoco). Un’antica leggenda viene tramandata di generazione in generazione e parla di un condottiero vestito di azzurro che camminando su un cielo d’oro porterà l’umanità verso una terra pura e libera dai miasmi della Giungla tossica.

Nella Valle del vento vive Nausicaä, una ragazza determinata e coraggiosa, unica figlia del sovrano Jihl, amata e venerata dal suo popolo. Mentre gran parte degli uomini sopravvissuti alla catastrofe vive in un rapporto conflittuale con la nuova natura minacciosa, Nausicaä, forte del suo amore per ogni forma di vita, cerca di capire le cause del mutamento e la vera essenza della Giungla tossica. Al contrario di chi ritiene che la giungla possa essere combattuta e distrutta col fuoco, Nausicaä comprende che è possibile convivere con essa e che le piante sono rese velenose dall’inquinamento lasciato dall’uomo secoli prima con la guerra nucleare. Nel suo mini laboratorio segreto, infatti, Nausicaä è riuscita a coltivare piante e funghi della giungla del tutto inoffensivi per l’uomo, alimentandoli con acqua pura.

L’armonia della Valle viene tuttavia interrotta dall’improvviso arrivo di una nave volante che si schianta fra i campi dopo essere stata attaccata da insetti giganti. La nave — appartenente all’Impero di Tolmechia — trasporta numerosi prigionieri di guerra del Regno di Pejite e soprattutto uno strano ordigno che sembra vivente. In seguito a questo schianto giungono nella Valle altre navi di Tolmechia, stavolta cariche di soldati. I tolmechiani sono guidati dall’ambizioso Kurotowa che a sua volta obbedisce agli ordini della regina Kushana. Jihl viene ucciso e Nausicaä presa in ostaggio, mentre la popolazione viene precettata per servire Tolmechia nel recupero dell’ordigno. I cittadini della Valle scoprono quindi che i regni di Tolmechia e Pejite sono scesi in guerra l’uno contro l’altro per il possesso dell’ordigno che si rivela essere il cuore dell’ultimo guerriero invincibile (si veda foto in basso, i robottoni negli anime giapponesi la fanno sempre da padroni) rimasto, da cui le opposte fazioni sperano di poter far risorgere la mostruosa macchina vivente, per eliminare i loro nemici e distruggere la giungla. Nausicaä tenta invano di denunciare questa strategia suicida: facendo arrabbiare gli insetti, infatti, la Giungla tossica si espande e le città distrutte vengono rapidamente infestate dai funghi, diventando così inabitabili.

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Nausicaä, tratta in ostaggio insieme a un piccolo contingente di uomini della Valle, riesce a liberarsi durante un combattimento fra la flotta tolmechiana e un caccia di Pejite. Abbattuta, precipita nella Giungla tossica con il pilota pejitiano, che si rivela essere un giovane nobile, Asbel. Sprofondando nelle viscere della Giungla tossica i due scoprono che sotto le radici delle piante l’aria non è più mefitica e scorre acqua limpida: le piante infatti filtrano l’inquinamento causato dall’uomo per lasciare l’ambiente di nuovo pulito. Forti di questa scoperta i due tornano indietro per scongiurare il rischio che il guerriero invincibile venga usato per bruciare la giungla — con la conseguenza di vedere le sue spore diffuse in tutto il mondo dalle fiamme — ma devono constatare che Pejite, ridotta alla disperazione sotto l’attacco di Tolmechia, sta usando gli insetti come arma finale. E dunque che un’orda di mostri-tarlo (foto successiva, una specie di coleottero corazzato con occhi rivestiti in adamantio!) è stata indirizzata contro la Valle del vento, utilizzando come esca un cucciolo crudelmente ferito, perché spazzi via il cantiere tolmechiano dove il guerriero invincibile sta lentamente rigenerando a partire dal suo nucleo.

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Il guerriero invincibile, attivato anzitempo da Kushana, si autodistrugge nello sforzo di utilizzare le sue armi termonucleari contro l’orda di insetti, mentre Nausicaä, recuperato il cucciolo di mostro-tarlo, riesce a fermare l’attacco solo a prezzo della vita. Placati dal sacrificio della ragazza e dalla restituzione del loro cucciolo, i mostro-tarli si fermano e circondano Nausicaä esanime, iniziando a toccarla con i loro tentacoli e sollevandola in cielo. Nell’incredulità del popolo della Valle del vento e dei superstiti degli eserciti invasori, la ragazza riprende vita. La visione di Nausicaä con la veste tinta d’azzurro dal sangue del cucciolo di mostro-tarlo camminare su un tappeto di tentacoli color oro, fanno sì che il popolo riconosca in lei l’incarnazione del condottiero vestito di azzurro che cammina su un cielo d’oro dell’antico mito. L’esercito di Tolmechia si ritira in pace e i superstiti di Pejite si uniscono agli abitanti della Valle, mentre Nausicaä guida il suo popolo alla ricostruzione dalle distruzioni della guerra. Il sacrificio di Nausicaä e il compimento della profezia hanno indicato all’umanità una via di pace, comprensione reciproca e convivenza con la natura.

Alcune curiosità sulla produzione: Hayao Miyazaki debuttò come regista per il cinema nel 1979 con Lupin III – Il castello di Cagliostro, un film che si discostava parecchio dagli standard del franchise di Lupin III, ma che tuttavia risultò gradito alla critica, vincendo un Ofuji Noburo Award al Mainichi Film Concours di quell’anno. Dopo il successo del lungometraggio, Toshio Suzuki, all’epoca direttore di Animage, contattò Miyazaki e gli chiese di produrre delle opere per la compagnia. Tutte le idee del regista per dei film d’animazione vennero però respinte e Animage gli chiese di realizzare invece un manga, che sarebbe poi diventato Nausicaä della Valle del vento. Miyazaki cominciò a scrivere e a disegnare il manga nel 1982 e, visto il successo immediato, il proprietario di Animage e presidente della Tokuma Shoten chiese all’artista di trarne un film. Miyazaki accettò la proposta a certe condizioni: di sospendere il manga durante la realizzazione dell’eventuale anime e di dirigere personalmente il film, mantenendo un controllo totale sulla sua opera. Il 31 maggio 1983 iniziarono i lavori di pre-produzione del film. Miyazaki incorse in difficoltà nella stesura della sceneggiatura, con soli sedici capitoli del manga su cui poter lavorare. Egli si dedicò prevalentemente alla realizzazione dei disegni preparatori e al design del personaggio principale. La fase di animazione iniziò ad agosto, con una ventina di animatori assunti espressamente per il film e pagati a fotogrammi. Tra di essi vi era Hideaki Anno, che in futuro avrebbe diretto la celebre serie anime Neon Genesis Evangelion (e qui prima o poi un articolo è doveroso!) Takahata intanto incaricò il compositore sperimentale e minimalista Joe Hisaishi di scrivere la colonna sonora dell’opera. Il film uscì nelle sale giapponesi l’11 marzo 1984, dopo un periodo di produzione di appena nove mesi e un budget equivalente ad 1 milione di dollari.

Nausicaä della Valle del vento ha ricevuto una buona accoglienza da parte di critica e pubblico. Tra i fan ha ottenuto un vasto seguito, che gli ha permesso di mantenersi costantemente nelle prime posizioni delle top-ten giapponesi per due decenni dopo la sua uscita. Nel 2006 si classificò al 2º posto in un sondaggio sui migliori anime di sempre condotto su un campione di 80.000 fan giapponesi in occasione del decimo anniversario del Japan Media Arts Festival. È considerato uno dei migliori film animati nipponici di sempre e un’influenza importante nello sviluppo dell’animazione giapponese, dato che il successo del film permise la fondazione dello Studio Ghibli e di molti altri studi di animazione. Il lungometraggio ha segnato anche la prima collaborazione tra Miyazaki e Joe Hisaishi, artista che avrebbe in seguito composto la maggior parte delle colonne sonore dei film del regista. Si pensi che, fino all’uscita di Princess Mononoke (ndr. il mio preferito…), il nome di Hayao Miyazaki in Occidente era legato principalmente a Nausicaä. Il film venne elogiato in diversi modi: per essere riuscito a trasporre efficacemente il manga e per l’elevata qualità delle animazioni a fronte di un budget ristretto, rispetto, ad esempio, ai film della Disney; Per La narrazione, le cui ambientazioni composte da una commistione di elementi fantascientifici e medievali e di interrogativi ecologici, furono presentate a regola d’arte. venne definito come il film primo capolavoro di Miyazaki, con un mondo post apocalittico che, a differenza di altri scenari come Bubblegum Crisis o Neon Genesis Evangelion, è meno cinico. Nell’enciclopedia degli anime viene descritto come un film “superbamente assemblato ad ogni livello” e che nonostante le note “messianiche ed ambientaliste”, si mantiene un’opera ricca di “azione e di avventura”. Anime News Network ne ha apprezzato il character design, la direzione di Miyazaki e la colonna sonora di Joe Hisaishi, e viene affermato che Nausicaä “merita un posto in ogni lista di classici anime di tutti i tempi”. Paolo Mereghetti, nel suo Dizionario dei film, gli assegna tre stelle su quattro, lodandone la bellezza delle immagini “pur con qualche rigidità da cartoon nipponico”. Il sito Rotten Tomatoes riporta che l’83% dei critici hanno dato un giudizio favorevole al film, in base a 11 recensioni con una media voto di 7,8 su 10.

Molti critici hanno evidenziato come il film di Nausicaä sia stato un precursore per aver mostrato che gli anime e i cartoni animati in generale possono concentrarsi su problemi reali e di attualità, come ad esempio il degrado della natura e la necessità di una pacifica convivenza tra culture diverse. Questo se ci limitiamo a film d’animazione per il cinema… citavo prima Conan, il ragazzo del futuro dello stesso Myiazaki, che dimostra come l’idea non fu del tutto originale. Comunque sia, Nausicaä aiuta chi le sta vicino a comprendere e a rispettare la natura, rappresentata come benevola, spirituale e corroborante per coloro che vi entrano in pace. Altri temi prominenti nella storia sono l’antimilitarismo e il pacifismo, temi che saranno sempre cari al nostro amato regista e saranno sempre affronatati in quasi tutti i film a seguire. Nausicaä crede nel valore della vita indipendentemente dalle sue forme e attraverso le sue azioni riesce a prevenire lo scatenarsi di una guerra. Il film mostra una pluralità di parti in conflitto, ognuna delle quali richiama la sua visione del mondo. Proprio perchè il protagonista è in realtà la natura, la storia evita una giudizio morale in bianco e nero sui personaggi, ma ad ognuno — compresi gli insetti giganti — è data una motivazione e pari dignità: e per questo il “male” in senso assoluto viene quindi a mancare, sostituito dai concetti buddhisti di avarizia, ostilità e delusione. La paura è la forza che trascina il conflitto: paura della foresta tossica che genera cupidigia e rancore. Inoltre interessante notare come l’eroina Nausicaä rappresenti un classico esempio del femminismo tipico di Miyazaki… (in quasi tutte le sue opere è la donna al centro dell’attenzione…)

Ghostbusters al femminile e 30° anniversario

Anche oggi ci ritroviamo a scrivere su uno dei “fenomeni” cinematografici degli anni ’80. Personalmente ho amato quel film tanto che ricordo a memorie le battute dei mitici Acchiappafantasmi! Tuttavia mentre ieri, parlando di Ritorno al Futuro, abbiamo scoperto che non ci sarà mai un Reboot… qui le cose cambiano e (forse purtroppo o per fortuna) il 22 Luglio 2016 uscirà nelle sale il nuovo Ghostbusters. Tutto questo mentre ci si accinge a compiere 30 anni dall’uscita nelle sale del primo film.

Il reboot sarà diretto da Paul Feig e arriverà appunto esattamente tra un anno nelle sale cinematografiche. Manca ancora molto tempo ma le riprese sono già in atto a New York e di giorno in giorno vengono rivelate nuove notizie… pochi giorni fa su Twitter proprio Feig ha svelato i nomi delle protagoniste femminili…

Feig non fa associazioni dirette, ma le targhette sulle tute delle attrici hanno offerto lumi in proposito (come da immagine sottostante).

CKPbfI0WsAAwdBbA quanto pare l’idea è  legare le identità dei Ghostbusters del film originale ai nuovi e sono già iniziate le prime speculazioni in merito: che la Wiig abbia approssimativamente il ruolo di Peter Venkman (Bill Murray), McKinnon si dice quello di Egon Spengler (Harold Ramis) anche se a me non sembra…, Jones la parte del Winston Zeddemore interpretato da Ernie Hudson e McCarthy quella di Ray Stantz/Dan Aykroyd. Tra l’altro Dan Aykroyd (ndr. uno dei miei attori preferiti grazie anche ai Blues Brothers) apparirà in un cameo nella pellicola di Feig, probabilmente come tassista. Anche se va ricordato che trattandosi di un reboot (e non di un remake) potrebbe trattarsi di semplice speculazione mediatica, nella misura in cui potrebbe non esserci affatto somiglianza con i personaggi del Ghostbusters originale.

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Del resto sarà davvero molto interessante e, presumibilmente divertente, vedere anche Chris Hemsworth all’interno del film. L’attore, noto per aver prestato volto e muscoli al dio Thor in versione cinematografica, per questa volta sarà un segretario per le quattro acchiappafantasmi in gonnella. Insomma una sorta di Janine al maschile. Gli daranno anche gli stessi occhiali?! 😀

Mi chiedo chi farà la controparte di Sigourney Weaver!? ah no.. non scordiamoci che non è un remake..

al seguente link potete trovare un po di aggiornamenti sul nuovo film.

Come dicevamo a inizio articolo, il nuovo film compare inoltre in coincidenza con il 30° anniversario. Nexo Digital sta organizzando in proposito una serie di eventi sotto il nome di Ghostbusters Fest. In particolare segnaliamo: l’8 ottobre l’uscita di un’inedita edizione Blu-ray che comprende Ghostbusters – Acchiappafantasmi e Ghostbusters 2 (disponibile per la prima volta in Blu-ray) restaurati e rimasterizzati in 4k. Le edizioni Blu-ray di Ghostbusters – Acchiappafantasmi e Ghostbusters II saranno arricchite dalla presenza di esclusivi contenuti speciali, tra i quali interessanti conversazioni con il regista Ivan Reitman e Dan Aykroyd, inedite scene eliminate di Ghostbusters II, il video musicale originale del brano nominato all’Oscar “Ghostbusters” di Ray Parker Jr. e l’originale video musicale di “On Our Own” di Bobby Brown. Poi, il 18 e il 19 novembre Ghostbusters torna al cinema in versione restaurata e digitalizzata 4K per una due giorni di brividi e risate.

Per maggiori info sul Ghostbuster Fest seguire questo link. Mentre di seguito il filmato dell’evento:

e noi vi lasciamo con una piccola citazione dal primo mitico film…

“Ancora una volta, venimmo, vedemmo e senza indugio la fottemmo!”

Star Wars Holiday Tour

Pronti per le vacanze?
Avete spento i condensatori termici ?
Avete dato da mangiare al Rancor ?
Se non avete ancora le idee chiare, noi Spacejokers vi consigliamo qualche meta turistica per l’estate:

Che ne dite di un giro nel sandcrawler dei Jawa ? Accettano contanti, assegni, lavatrici scassate..
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Siete degli sportivi ? Anche quest’anno gli Hutt organizzano il gran premio di Mos Eisley
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Qualcosa di più avventuroso: a caccia di topi raghi con T-16
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Oppure un viaggio in grande stile su una famosa nave da crociera..
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Siete più sedentari ? Che ne dite di una vacanza di lusso ?
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Qualcosa di più romantico ?
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Oppure avete l’hobby dell’esplorazione..
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Comunque sia, ricordatevi di non dare da mangiare agli animali.
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Ritorno al futuro Reunion!

Penso che tutti noi siamo d’accordo nell’affermare che trent’anni fa ebbe inizio una delle trilogie di maggior successo della storia del cinema.

Qualche giorno fa a Londra, durante il London Film & Comic Con (17-19 luglio), vi è stata la prima storica réunion di quasi tutto il cast che lancia una serie di festeggiamenti: culmineranno il 21 ottobre 2015, la data in cui Marty e Doc arrivarono nel futuro…

Anche in Italia, il 21 Ottobre, è prevista la Ritorno al Futuro Day al cinema e non solo! Gli eventi sono previsti in molte piazze del nostro bel paese! e noi di Spacejokers non mancheremo per documentare l’evento!

Inoltre per tutti i fan saranno disponibili varie versioni per l’home video rilasciate dalla Universal Pictures Home Entertainment. Per festeggiare i 30 anni di Ritorno al futuro, la casa di produzione ha pensato a due nuove edizioni che saranno disponibili proprio dal 21 ottobre: Ritorno al Futuro: La Trilogia – 30esimo Anniversario (Blu-ray™ e DVD) e la Edizione speciale Ritorno al Futuro: La Trilogia – 30esimo Anniversario Flux Capacitor Limited Edition Collection (Blu-ray™), edizione limitata e accompagnata da un libretto di 52 pagine pieno di immagini inedite.

Ma torniamo a Londra e all’evento da poco concluso: erano seduti uno accanto all’altro: Marty McFly, Doc, la mamma Lorraine, la fidanzatina Jennifer Parker, l’irrepprensibile preside Strickland, ma anche il primo sindaco nero di Hill Valley Goldie Wilson, la nonna Stella Baines e Marvin Berry, cugino del più noto Chuck. Mancava solo il terribile e antipatico Biff. La macchina del tempo del cinema li ha portati tutti al Kensington Olympia in occasione del Film and Comic Con di Londra, per una réunion che dà il via ad un anno di festeggiamenti.

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Osservarli invecchiati di trent’anni, non dal trucco cinematografico ma dal tempo che è passato, fa un certo effetto… ma dà soprattutto la dimensione di quanto questo cast sia entrato nell’immaginario collettivo. A partire dal suo protagonista Michael J. Fox, che nonostante lotti con il Parkinson ormai dai quindici anni non ha rinunciato ad essere presente anche con l’intenzione di utilizzare il grande richiamo del film per raccogliere, attraverso la Michael J. Fox Foundation, fondi per la ricerca sulle cellule staminali. “Marty è un po’ ognuno di noi  –  spiega Fox  –  un ragazzo come tanti che reagisce con curiosità a questa straordinaria avventura come avrebbero fatto in molti: per questo gli spettatori sono riusciti a identificarsi e a vivere le sue emozioni”.

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I duemila fan che erano presenti, alcuni vestiti con il giubbotto di Marty o il camice di Doc, hanno riservato una standing ovation per tutti, e momento di applausi ed emozione soprattutto per Harry Waters quando intona a cappella Earth Angel, il lento “galeotto” che il suo personaggio canta durante il ballo “Incanto sotto il mare”. “Ho realizzato quanto questo film fosse entrato nella storia del cinema quando ho capito che i ragazzini che lo avevano visto all’epoca ora sono genitori e lo rivedono insieme ai loro figli  –  dice Christopher Lloyd, indimenticabile Dottor Brown, oggi un signore di settantasei anni che a parte i capelli spettinati assomiglia molto allo scienziato visionario del film  –  Quel che ho amato del personaggio è la sua passione per l’invenzione, il desiderio di creare il futuro. Anche se il mio film preferito è il terzo, tutto ambientato nel West, la scena iniziale del primo, con gli orologi che suonano e i marchingegni che si azionano contemporaneamente, è quella che mi piace di più perché è un vero omaggio alla sua creatività”. e noi aggiungeremmo qui un bel “Grande Giove!”

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La storia penso ce la ricordiamo tutti ma alcuni dettagli sono cari a noi sci-fi-lovers!… Quando il teenager aspirante musicista rock Marty McFly, che ha per amico uno scienziato visionario, si ritrova catapultato nel futuro dopo essere stato risucchiato nel passato dei suoi genitori e aver salvato il loro matrimonio, è esattamente il 2015. Un 2015 visto con gli occhi della fantascienza ma che ipotizzava invenzioni, dal biocarburante alle scarpe che si allacciano da sole, divenute poi realtà. Senza parlare del progetto di skateboard volante (grazie ad una serie di magneti) che una casa automobilistica sembra stia per lanciare forse proprio in occasione del trentennale (anche se negli anni passati parecchie bufale ben fatte sono state annunciate e poi smentite..). “Di tutte le cose che si vedono nel film ambientato nel 2015 quello che vorrei più di tutto sono le minipizza che messe nel forno a microonde diventano giganti – dice Claudia Wells che interpretava la fidanzata di Marty  –  perché non le hanno ancora inventate?” Ma lo sappiamo benissimo che l’unico limite è la nostra immaginazione! prima o poi la tecnologia ci sarà per qualunque cosa l’uomo abbia in mente…

A proposito di remake, prequel, reboot (per la serie, non abbiamo idee nuove…) recentemente Robert Zemeckis ha dichiarato: “Dovranno passare sul mio cadavere, sul mio e su quello di Bob Gale per rifare Ritorno al futuro. Finché saremo in vita non si farà e cercheremo di trovare il modo di impedirlo anche da morti. Io lo trovo oltraggioso tanto più perché è un buon film, è come se volessero rifare Quarto potere”. Questo è un gran parlare!

Ma a fronte di un remake che probabilmente non si farà, Ritorno al futuro ha molte vite ancora da vivere, per la gioia di chi continuerà a farci soldi…: nel 2016 arriverà nei teatri inglesi del West End la versione musical firmato, oltre che da Gale e Zemeckis, dai compositori Alan Silvestri e Glen Ballard che realizzeranno una nuova colonna sonora senza però trascurare un classico come The Power of Love. E poi a ottobre arriverà una serie di fumetti dedicati al film e firmati da Gale. “Abbiamo aggiunto il sottotitolo Storie non raccontate e universi alternativi perché per anni i fan ci hanno tempestato di domande su eventi accaduti prima della trilogia, tra un capitolo e l’altro o negli universi paralleli  –  ha detto Gale  –  In questa serie finalmente vedremo di rispondere a qualcuna di queste domande”.

Il futuro è adesso!

“È la nave che ha fatto la rotta di Kessel in meno di dodici Parsec!!”

No, ma adesso basta…! Guerre Stellari ci vuole morti.. finiti.. aggrappati ad internet alla ricerca di maggiori informazioni.. con gli occhi fuori dalla testa e la mano sudaticcia sul mouse.. Si perchè, dovete sapere, oltre all’Episodio VII “The force awakens” di cui abbiamo parlato quì e allo spinoff -Star Wars anthology- “Rogue One” di cui abbiamo parlato quì, è in arrivo un altro film della nostra amata saga.
“Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana..”
La notizia che circola sul web in questi giorni è che verra realizzato uno spinoff dedicato alle avventure di Han Solo e Boba Fett, ambientate prima del film “Una nuova speranza” (Episodio IV, per capirci).

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La regia sarà curata, al momento, da Christopher Miller e Phil Lord (il duo che ha diretto Lego Movie).
Non è ancora stato stabilito chi sarà l’attore che interpreterà il giovane Han..
La data di rilascio prevista è il 25 maggio 2018

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Aspettiamo.. con ansia.

Link all’articolo originale

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il ritorno di X-files!

La verità è ancora la fuori?

Ci ha aspettato per tutto questo tempo ?
Ancora non è dato saperlo… ma Mulder e Scully continueranno a cercarla. Sono un po’ più vecchi di come li avevamo lasciati ma restano le icone del mistero e del paranormale anche dopo nove stagioni e 202 episodi. In questi giorni, la verità la si cerca su YouTube e Twitter, dove il network Fox ha annunciato con un countdown viscerale il revival della serie creata da Chris Carter nel ’93. La data è il 24 gennaio 2016. E’ già in circolazione il promo 201 Days of The X-Files che rivisita, sketch dopo sketch, la serie originale in vista della nuova serie. E così ogni giorno fino all’inizio del programma. Il nuovo “file” avrà un tono molto paranoico, promettono dalla produzione, e metterà di nuovo in subbuglio gli agenti Fox Mulder, che crede anche a quello che non vede, e Dana Scully, la scienziata col tarlo per le prove. Ecco il promo pubblicato da Fox:

Abbiamo oltre duecento giorni per speculare sulle possibili piste degli investigatori a caccia di ufo e alieni; quel che è certo è che lo spirito procedurale della serie, così appeso a trip televisivi come Ai confini della realtà o film per la tv del calibro di Night Stalker, resta intatto. Più horror sci-fi che thriller. Di mezzo ci sono ancora mutanti cannibali, parassiti ed ultracorpi, extraterrestri che intendono colonizzare il nostro pianeta… Mulder e Scully, negli anni Novanta, erano degli eroi fuori dal gruppo, dei veri outsider, e al tempo stesso sono stati in grado di rompere il cliché dell’amicizia impossibile uomo-donna. (ne siamo sicuri? forse per la tv degli anni 90…) Solo in seguito, e nei due lungometraggi, il rapporto è diventato più profondo.

Sarebbe altrettanto bello se anche le Tv italiane facessero una maratona di tutta la serie degli anni ’90 in attesa dell’uscita della nuova serie… Ricordo ancora quanto deideravo che arrivasse la sera della settimana con il nuovo episodio! Purtroppo tutta la mia passione per la serie andò scemando con i due film per il cinema… una delusione…

Ma ecco già qualche anticipazione rivelata sulla nuova serie: Entertainment Weekly ha rilasciato le prime immagini esclusive, rivelando anche alcuni dettagli della trama della prima puntata, “My Struggle”.
In una fattoria abbandonata alla periferia di Vancouver BC, troviamo Fox Mulder (Duchovny) e Dana Scully (Anderson) alle prese con il caso di Sveta (Annet Mahendru), una donna che dichiara di essere stata rapita dagli alieni, per richiesta di un curioso alleato, il conduttore di un talk show conservatore (Joel McHale).

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I primi X-Files sono stati classificati (e amati) in epoca pre-Web e pre-Streaming; anzi, come scrive Entertainment Weekly che dedica la copertina alla serie, gli scrittori e sceneggiatori di Carter, nella prima stagione, utilizzavano il metodo Delphi per misurare le reazioni e i gusti dello spettatore. Successivamente, si son fatte avanti le chat room dove gli appassionati potevano confrontarsi dal vivo sulla mitologia X-Files e sulle implicazioni sessuali tra Mulder e Scully.

C’è speranza dunque per un X-Files 2.0? Riusciranno David Duchovny e Gillian Anderson a lasciare intatta la febbre da revival? “Forse è il giusto contrappasso dell’epoca in cui viviamo” spiega Duchovny dal set a Vancouver. “La franchise X-Files, dal punto di vista del grande schermo, è morta. Ora è la televisione il futuro. Le cose migliori passano solo in tv oggigiorno”. E a proposito di tv, Anderson, capelli lunghi rossicci, racconta di essere rimasta a suo agio con quel mezzo: “Faccio ancora parecchia televisione. Amo anche girare film. Il trucco sta nel trovare l’equilibrio tra una cosa e l’altra”.

“Abbiamo parlato a lungo con l’ideatore Chris Carter di uno sviluppo della serie” prosegue Dana Walden, presidente e CEO di Fox Television Group. “Riportare in vita X-Files è un evento enorme, non posso negarlo. Dopo i primi test, abbiamo optato per 6 episodi e una tiratura limitata; il resto dipenderà da un eventuale plauso di pubblico”. La nuova stagione sarà ambientata nel presente e si permetterà di affrontare teorie complottistiche di fatti recenti, senza fare sconti. “X-Files è finito subito dopo l’11 settembre” ha reso noto Carter ad Entertainment Weekly. “Molte cose sono accadute all’indomani della guerra in Iraq. Così come una riduzione dei nostri diritti e delle nostre libertà in nome della protezione collettiva. Siamo stati spiati dalla National Security Agency, hanno detto bugie a tutti… Io sono cresciuto proprio sotto il caso Watergate, e credo che viviamo tempi simili”.

Dal lato romantico, Mulder e Scully si trovano ad un punto morto come due amanti frustrati; Mulder è sempre più un lupo solitario sebbene, in X-Files: I Want to Believe, il bacio tra i due lasciasse presagire un “Continua…”. Ora che “continua” per davvero, la love story evolverà o si spegnerà come un falò in balia del vento? Dalle prime pagine della puntata numero 1 trapelate in rete, i due investigatori non vivono insieme, e Mulder è sempre più ossessionato dall’ipotesi di cospirazione, convinto di dover pagare per ciò che ha scoperto in passato. “Mi piace il punto in cui abbiamo lasciato i protagonisti – dice Anderson – e mi piace anche questo Zeitgeist dove sono entrati Scully e Mulder. E’ tutto molto criptico e oscuro ma solleverà parecchie questioni irrisolte. E punti di domanda”. Carter assicura che Scully, tra i due, sarà la più tormentata, e nella quarta puntata dovrà affrontare la sua prima, autentica crisi di fede religiosa. Una ragione per scontrarsi con Mulder che crede in molte cose ma di certo non in Dio.

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Il capo dei due agenti, Walter Skinner (interpretato da Mitch Pileggi) pare sia di ritorno, e così storici avversari come Cigarette Smoking Man (William B. Davis). Carter scriverà e dirigerà tre episodi in tutto, tra cui il pilota e il finale. Gli altri tre saranno affidati a mani altrettanto abili e lasceranno aperta la porta a volti nuovi: Tad O’Malley (interpretato da Joel McHale), un presentatore tv che chiede a Mulder e Scully di lanciarsi in qualche caso paranormale e Sveta (Anne Mahendru di The Americans), convinta di esser stata rapita dagli alieni. Previsto forse un comeback per i Lone Gunmen: i fan reclamano a gran voce una loro risurrezione, dopo il blocco dello spin-off di X-Files che aveva come protagonisti, appunto, i tre Pistoleri Solitari. “So che ci si aspetta molto dal nuovo X-Files – sbruffa Duchovny – ma meglio non pensarci. Siamo disposti ad andare avanti se le prime puntate dovessero piacere a vecchi e nuovi ufologi”.

I presupposti ci sono… speriamo che non sia un minestrone riscaldato! 😉

Ghost in The Shell: Arise part 2

Rieccoci a parlare di animazione dedicata alla Fantascienza… cosi come avevamo fatto a inizio anno per CowBoy Bepop a questo articolo, oggi annunciamo l’uscita sui cinema italiani di Ghost in The Shell: Arise part 2.

La saga cult di Ghost in the Shell torna quindi al cinema con la nascita della leggendaria sezione 9, il 7 e 9 luglio 2015.

Aspettando il film in live action, dopo la versione 2.0 e Ghost in the shell – Arise (Parte 1) che gli fa da prequel con un nuovo design dei personaggi e la direzione di Kazuchika Kise, si torna al cinema con Ghost in the Shell: Arise 2.

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Ghost in the Shell: Arise 2, firmato dal regista Kazuchika Kise che ha contribuito al successo planetario di veri e propri fenomeni come Vision of Escaflowne e Neon Genesis Evangelion, approderà sul grande schermo solo martedì 7 e mercoledì 8 luglio per svelare l’inizio della saga di animazione che ha conquistato e ispirato registi come JAMES CAMERON (Titanic, Avatar) e i fratelli WACHOWSKI (Matrix, V per Vendetta). Il soggetto originale è tratto dai manga di Masamune Shirow, il guru del fumetto cyberpunk, mentre la casa di produzione è la Production I.G, lo studio d’animazione reso famoso dalle sequenze animate del blockbuster internazionale: “Kill Bill: Vol.1” di Quentin Tarantino.

In Ghost in the Shell: Arise, 2 siamo di nuovo al 2027 post IV Guerra Mondiale e ci troviamo di fronte al Maggiore Kusanagi che ha finalmente creato la sua unità indipendente pronta all’attacco. Tuttavia la squadra è ancora affrancata dal sistema e ogni membro è caratterizzato da personalità individuali che non possono essere modellate a piacimento. Il team dovrà fermare un gruppo terroristico che si ispira a Scylla, un guerrigliero che nel passato aveva guidato la rivolta nel Kurdistan. Ma chi è veramente il fantomatico Scylla e cosa ha a che fare con il Maggiore Kusanagi? Questa, però, non è la sola minaccia che la neonata squadra dovrà affrontare, perché l’hacker Fire Starter ha dato inizio al suo attacco per infettare i cyberbrains con il suo ponte virus… È ora di risvegliare il vostro Ghost!

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Martedì 7 e mercoledì 8 luglio 2015, Ghost in the Shell: Arise 2 sarà nelle sale che trovate elencate sul sito di Nexo Digital con il ciclo di anime distribuiti al cinema in collaborazione con Dynit e il sostegno dei media partner Radio DEEJAY, MYmovies.it, VVVVID e Lucca Comics & Games.

Qui di seguito il trailer…

In ogni caso per i fan della saga le sorprese non sono finite, perché Dynit ha acquistato il nuovo film con il titolo provvisorio di Ghost in the Shell: The New Movie, basato su un’idea originale dell’autore Masamune Shirow, realizzato dal medesimo staff di Ghost In The Shell Arise e distribuito nelle sale giapponesi a partire dall’estate 2015, in occasione della celebrazione dei 25 anni del manga, ma voi potete già sbirciare il teaser trailer e il primo key visual.

ho trovato una bella recensione a qesto indirizzo internet per chi non ha paura degli spoiler contenuti in essa…

http://leconseguenzedeltroppotempolibero.blogspot.it/2014/11/ghost-in-shell-arise-recensione-dei.html

oppure, seguite un consiglio, guardatelo! e poi leggete la recensione! 😉

buona visione!

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Dall’universo di Star Wars

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State calmi… la signorina (dalla pronunciata espressione godereccia) nella foto è solamente la dimostratrice di un prodotto, uno dei tanti, che attinge all’universo di Star Wars (e che lascia con la domanda :”ma ce n’era veramente bisogno?”). Quelli che vedete nella foto sono solamente degli stampi per ghiaccioli (molto comuni sul pianeta Hoth), fatti a forma di spada laser. Vi basta riempire lo stampo con un succo di frutta di vostro gradimento, mettere nel freezer ed aspettare. Nel giro di un paio d’ore potrete gustarvi un ghiacciolo e sfidare i vostri amici a duello.

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E’ vero, la forma può trarre in inganno… potrebbero quasi essere scambiati per dei sex-toys… ma no, dai… chi mai si metterebbe a fare dei sex-toys ispirati a Guerre Stellari..

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R.I.P. Christopher Lee

Cosa possiamo dire di Christopher Lee che non sia già stato detto in questi giorni? I suoi innumerevoli film, l’essere capace di rimettersi continuamente in gioco interpretando per esempio il ruolo del Conte Dooku in Star Wars: Episodio 2 ed Episodio 3.. e per un fantastico Saruman.

Lo ricorderemo soprattutto per la sua presenza fisica e per la sua incredibile voce.

Forse non tutti sanno che ha collaborato con diversi gruppi Heavy Metal, recitando alcuni brani durante le canzoni.

The 100 [episodio 1 e 2]

Ieri in seconda serata, per caso, mi sono imbattuto in una nuova serie Tv di stampo fantascientifico…

In questo caso i temi a farla da padroni sono (ancora?!) Fantascienza e teen-ager: un’accoppiata che da qualche anno sta avendo un grande successo, basti pensare a “Hunger Games”… Da ieri alle 23,00 circa su Italia 1, una serie, che per certi versi lo ricorda: “The 100” (si pronuncia The Hundred).

La serie si basa sull’omonimo romanzo scritto da Kass Morgan, pubblicato il 3 settembre 2013.

L’ambientazione è il XXII secolo, quando la Terra è stata devastata da una guerra atomica che l’ha resa inabitabile. Qualche centinaio di persone sono sopravvissute sulle stazioni orbitali, riunite ora in un’unica grande stazione denominata Arca, dove vige una legge marziale necessariamente inflessibile: le risorse sono limitate e chiunque le mette a repentaglio viene condannato a morte. Condanna a morte che equivale a essere gettati nello spazio… I minorenni colpevoli però ne sono esentati almeno fino al compimento del 18° anno di età. Ed è appunto fra costoro che il Cancelliere, cioè il governatore dei sopravvissuti, sceglie 100 ragazzi da inviare sulla Terra per verificarne le condizioni in vista di un eventuale ritorno. (piccolo spoiler: ritorno inevitabile visto che le riserve della stazione si stanno esaurendo e i suoi abitanti sono destinati a morire di fame e senza ossigeno)

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“The 100” ha molti agganci con produzioni del genere. “Hunger Games” innanzitutto, come abbiamo già detto, ma anche con “Lost”: anche qui abbiamo un gruppo di persone scaraventate in un ambiente sconosciuto e ostile. Vanno citati anche “Battlestar Galactica” e “Matrix”, ma soprattutto “Il signore delle mosche”, il romanzo del premio Nobel William Golding che descrive appunto le dinamiche che si instaurano in un gruppo di bambini dispersi su un’isola selvaggia. E’ forse questo l’aspetto più apprezzabile del telefilm: i ragazzi, abbandonati a se stessi, invece di reagire alla tirannia a cui sono sfuggiti realizzando un’organizzazione sociale più equa e rispettosa, a poco a poco instaurano una società basata sulla sopraffazione e sulla discriminazione. Anche se a mio parere ci sono un po troppi stereotipi nel modo di fare dei ragazzi.. (almeno nei primi due episodi..) Poi va detto che la loro interpretazione non è propriamente eccelsa… (ma lo posso perdonare, almeno alle giovani ragazze, che di certo non passeranno inosservate a noi maschietti! :-P)

Implicazioni sociologiche a parte, “The 100” merita senz’altro un’occhiata per la complessità della scrittura e la buona regia (la narrazione alterna il racconto di ciò che avviene sulla Terra con quello che succede a bordo della stazione orbitante – dove si scatena una guerra di potere) e per il fascino morboso di un futuro così oscuro. Qualcuno apprezzerà la realizzazione degli effetti speciali, a livello cinematografico… ma, a mio modo di vedere, non sono nulla di così trascendentale per ora.. siamo abituati bene da queste parti! 🙂

Il fascino complessivo della serie le fa perdonare qualche incongruenza logica: come fanno i ragazzi, dopo tre generazioni vissute nello spazio, a reggere la gravità terrestre (e ad avere un fisico da sballo se sono sempre stati un celle di detenzione)? Come fanno a sapere come si accende un fuoco, visto che presumibilmente su una stazione orbitante i barbecue non vanno per la maggiore? (forse hanno fatto un corso accelerato di Giovani Marmotte?) come è possibile che dalla stazione orbitante non abbiano mai lanciato delle sonde per monitorare la radioattività terrestre? e poi, ora che i ragazzi sono sul pianeta, neanche su di loro riescono a monitorare la radioattività? senza togliere gli stereotipi degli effetti della radioattività sulla vita presente sulla terra: flora fosforescente e animali mutati… completamente assurdo… tuttavia i ragazzi bevono l’acqua senza nemmeno preoccuparsi degli effetti..

Ma, forse, sono solo fissazioni da pignoli che si possono tranquillamente archiviare. Lo spettacolo continuerà, considerando che negli Stati Uniti si sta dando il via alla terza stagione…

Qui in Italia mi chiedo più che altro che senso abbia metterla in seconda serata se il pubblico a cui è indirizzata è propriamente giovanile e per ora non si è visto nulla di così scabroso… solo un po di normale malizia tra i ragazzi… ma, qui da noi, siamo alle solite per questo…

buona visione!

La Guerra dei mondi (1938)

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Il 30 Ottobre 1938, il paesino agricolo di Grovers Mill, nel New Jersey, viene messo a ferro e fuoco da invasori alieni provenienti da Marte. La battaglia che ne segue vede la sconfitta delle truppe americane e gli invasori marciano su New York, con le loro “macchine infernali”. Centinaia di persone si gettano nel fiume Hudson per sfuggire dai gas velenosi e dai raggi incendiari delle macchine… dopo di che, il silenzio, rotto da un solitario radio-operatore CB che recita il suo richiamo :

2X2L chiama CQ
2X2L chiama CQ
2X2L chiama CQ New York
C’è qualcuno in ascolto ?
C’è qualcuno in ascolto ?
C’è nessuno ?
2X2L —

Si tratta ovviamente del dramma radiofonico “La guerra dei mondi”, interpretato da Orson Welles, tratto dall’omonimo romanzo di fantascienza di Herbert George Wells. Le reazioni, per una popolazione americana non fornita come oggi di mezzi di comunicazione quali il telefono cellulare o internet, furono immediate e terrificanti, le case si svuotarono, la gente affluì nelle chiese a pregare; un blackout elettrico nella zona, rese non disponibili le linee telefoniche tradizionali, rafforzando così la sensazione che qualcosa di grave stava accadendo realmente.

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I primi due terzi della trasmissione, della durata complessiva di un’ora, sono sotto forma di bollettini radiofonici, in diretta dalle località coinvolte.
Il finale è un monologo, recitato dal Professor Pierson (Orson Welles), che racconta come i Marziani siano caduti vittima degli agenti patogeni, quali il banale raffreddore, per il quale non avevano immunità.

Le cause principali del panico furono che, nonostante fosse stato annunciato preventivamente che la trasmissione della CBS fosse una drammatizzazione di un racconto, molti ascoltatori stavano ascoltando un’altra emittente, la NBC, e cambiarono canale durante un interludio musicale, perdendo così l’annuncio.

La chiave che Orson Welles utilizzò per rendere credibile quanto stava accadendo fu il mantenere il più possibile le trasmissioni provenienti dallo studio tecniche ed impersonali, come se i fatti che stavano accadendo fossero quasi normali, passando poi alle dirette in cui la folla veniva arsa viva dalle macchine invasori. La forza dello spettacolo radiofonico fu proprio di mantenere integra il più possibile, nella finzione, la propria struttura tecnica. Una volta che il pubblico in ascolto fu convinto (e stregato dalla propria immaginazione) al punto di non notare il cambio di passo e le transizioni fra studio e diretta, fu possibile far credere l’impossibile. Fra l’altro, da il momento in cui il i Marziani atterrano nel New Jersey, alla caduta della città di New York, passano solo quaranta minuti, nei quali vengono attraversate grandi distanze, vengono raccolte le truppe, il Consiglio di sicurezza si riunisce più di una volta, battaglie vengono combattute e perse, sia in cielo che terra.
Ma la gente lo accettò, se non logicamente, almeno con le loro emozioni.
Un’altro trucco radiofonico usato da Welles fu l’uso della musica, utilizzata come interruzione delle trasmissioni e prolungata in modo esasperato: lo stacchetto musicale dello studio, un solo di piano (con musiche di Debussy e Chopin) fu ripetuto varie volte, ottenendo un’effetto sinistro ed angosciante.

Certo, erano altri tempi, oggi saremmo tutti nel New Jersey a farci i “selfie” con l’iPhone, mentre gli invasori bruciano la folla con i loro raggi incendiari.

Speriamo che i marziani non facciano il vaccino anti-influenzale…

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Star Wars Day Milano 2015

Ieri, 3 maggio 2015, Milano ha ospitato lo Star Wars Day, ovvero la celebrazione del mondo di Star Wars che in realtà si celebra il 4 maggio di ogni anno (giocando con l’assonanza fra “May the force” e “May the fourth”).

Le truppe imperiali, con Darth Vader e l’imperatore Palpatine in prima fila, hanno conquistato simbolicamente la città, con Darth Vader che si è affacciato dal balcone con vista Duomo. Davanti allo stesso Duomo hanno poi sfilato in rassegna Darth Vader, l’Imperatore Palpatine e la sua corte, raggiunti anche da rappresentanti della “feccia ribelle.

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Dopo altre foto sotto la Madonnina, le truppe sono rientrate all’Arena Civica Gianni Brera di Milano dove ad attenderli c’era un bagno di folla che popolava ogni attrazione dello Star Wars Village: il Tempio Jedi, Tatooine e la locanda del primo film della saga; le riproduzioni fedeli del caccia dei Ribelli X Wing, il Landspeeder di Luke Skywalker (visto anche in Duomo) e un imponente AT ST.

Non solo, c’era anche una esposizione di creazioni LEGO basate su Star Wars, un imponente Darth Vader di LEGO, e uno spazio dove i piccoli si sono sbizzarriti a costruire i mondi di Star Wars con i celebri mattoncini colorati.

Dopo l’arrivo e la parata finale, ho potuto ammirare, al passaggio, gli improvvisati duelli con le spade laser degli aspiranti cavalieri Jedi e Sith, la fila enorme per acquistare le scatole LEGO Star Wars e il primo numero della nuova serie a fumetti di Star Wars.

Interstellar [la nostra interpretazione]

ciao a tutti,

con questo articolo inauguriamo una nuova rubrica dedicate a recensioni semi-serie e reintepretazioni di alcuni Film di Fantascienza… il primo di questi, come da titolo, sarà il famoso  e, tanto discusso, Interstellar.. film del 2014.  La scelta è ricaduta su questo perchè si presta a molte interpretazioni e perchè ho avuto modo di rivederlo recentemente…

Per comodità ci rifaremo alla trama del film così come scritto su Wikipedia… su cui andremo a commentare assieme il CMDR Nijal e il sottoscritto CMDR Wolf974.

Tanto per cominciare va detto che Interstellar è un film di fantascienza del 2014 diretto da Christopher Nolan e interpretato da Matthew McConaugheyAnne HathawayJessica Chastain e Michael Caine e c’è anche Matt Damon, abbastanza inchiattito. Il film narra di un gruppo di astronauti che viaggiano attraverso un wormhole in cerca di una nuova casa per l’umanità. Nolan ha scritto la sceneggiatura insieme a suo fratello Jonathan, che per primo sviluppò il film nel 2007. Christopher Nolan ha inoltre prodotto il film insieme a sua moglie Emma Thomas e Lynda Obst. Il fisico teorico del Caltech Kip Thorne è produttore esecutivo ed ha contribuito al film come consulente scientifico.

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ed ecco qui sotto la trama (occhio agli spoiler per chi non lo abbia ancora visto)…

Nell’anno 2067, a causa di cambiamenti climatici e ad una piaga endemica che distrugge i raccolti, le risorse naturali terrestri si stanno esaurendo velocemente. 

e già qui io mi chiedevo perchè?!?! non spiegano il motivo per cui ci siano queste tempeste di sabbia… l’effetto serra dovrebbe portare a sconvolgimenti di tipo climatico ma non solo sabbia e siccità… ma ok siamo all’inizio, non poniamoci troppe domande e diamolo per scontato… in fondo la premessa è abbastanza reale.. le tempeste di sabbia potrebbero derivare, come successe realmente negli anni ’20, negli USA, dalla mancata coltivazione ed abbandono dei campi.. ma da questo ad arrivare alla desertificazione.. ce ne passa.. soprattutto perchè non esistono solo gli USA… che succede nel resto del mondo? è come il giappone che gli invasori meganoidi arrivano sempre su Tokio?

L’ingegnere ed ex-pilota della NASA Cooper vive e lavora nella sua fattoria con la famiglia, coltivando il mais, unica risorsa agricola ancora non colpita dalla piaga. La figlia Murph crede che la sua stanza sia infestata da un fantasma che cerca di comunicare con lei. Un giorno Cooper insieme ai figli cattura un vecchio drone indiano (si chiamava Toro Volante) che Cooper intende smontare per riutilizzarne alcuni componenti…

e per fare questo devastano parte della loro preziosa e unica riserva di Mais… alla fine di questo Drone recuperano un importante cella di energia che non servirà a nulla nel proseguio del film… che ne è stato poi del Drone? è stato forse riassimilato alla comunità Borg? (ah no questa è un’altra storia…)

Presto Cooper capisce che il “fantasma” di Murphy sta mandando un messaggio in codice usando delle anomalie gravitazionali.

eppure la figlia piccola, che è più sveglia di lui,… ha già capito che non è un fantasma ma qualcuno che cerca di comunicare con loro… ma lui no! è solo interessato alle coordinate… come fa poi anche solo lontanamente a pensare che delle righe di polvere siano delle coordinate.. mah..

Usando il codice binario Cooper scopre che esse rappresentano delle coordinate geografiche e si mette in viaggio con la figlia seguendo una via che li porterà ad una base segreta di ricerca e di lancio della NASA, guidata dal professor John Brand. Il professor Brand rivela a Cooper dell’esistenza di un wormhole, apertosi vicino Saturno, che porta in un’altra galassia e a nuovi pianeti e che potrebbero diventare la nuova casa per l’umanità. (e accennano al fatto che qualcuno glieli ha messi là…gli omini verdi?) La missione NASA “Lazarus” ha identificato tre pianeti sui quali è possibile sopravvivere, orbitanti intorno a un buco nero super massiccio chiamato Gargantua: i tre pianeti sono stati già raggiunti dagli astronauti Miller, Edmunds e Mann. Il professor Brand chiede a Cooper di pilotare l’astronave Endurance fino ai pianeti per recuperare i dati raccolti dagli astronauti; se uno dei pianeti risulterà abitabile, l’umanità li raggiungerà a bordo di enormi stazioni spaziali. Murph si oppone alla partenza del padre e si rifiuta di salutarlo quando questi parte per la missione.

ma anche qui siamo all’inizio e non facciamoci troppe domande… no aspetta, una domanda me la faccio, sono già partite delle missioni.. e nessuno se ne è accorto ? Il lancio di un missile non è come una puzzetta di un gatto.. ma il mio “non facciamoci domande era puramente retorico”… non si capiva???

Il resto dell’equipaggio dell’Endurance è composto dagli scienziati Amelia (figlia del professor Brand), Romilly e Doyle e i robot TARS e CASE. Gli astronauti viaggiano per due anni fino a Saturno ed entrano nel wormhole. Come prima meta decidono di raggiungere il pianeta di Miller, ma scoprono che il pianeta è così vicino a Gargantua che la sua enorme attrazione gravitazionale rallenta lo scorrere del tempo: ogni ora trascorsa sul pianeta equivale a sette anni sulla Terra. Un team scende sulla superficie, che si rivela inospitale e coperta da un immenso oceano tempestato da onde gigantesche. Mentre Amelia cerca di recuperare i dati di Miller un’onda colossale colpisce la navetta, uccidendo Doyle e ritardando la partenza. Quando i due superstiti tornano sull’Endurance, nella navetta sono passati 23 anni e Romilly, rimasto a bordo, è invecchiato della stessa misura.

e qui c’è da farsi un enorme perchè?!?!? sono scienziati… cosa si aspettavano di trovare in un pianeta vicino a un buco nero? anzi mi stupisce che su un pianetà così devastato dalla gravità, loro possano muoversi con gravità quasi simile a quella della terra! io mi sarei aspettato piuttosto che ci fossero zone morte di gravità o continui cambiamenti della stessa… Osservazione corretta. Inoltre Romilly dice di aver dormito un pochino (ipersonno).. e per il resto del tempo cosa faceva? Per me è diventato cieco.. E avevano scorte di cibo per 23 anni sulla nave ? ma anche qui forse inutile farsi troppe pippe mentali… ehm domande…

Sulla Terra, ora nel 2092, Murph è cresciuta (e anche gnocca) e lavora come scienziata alla NASA, tentando di aiutare il professor Brand a risolvere un’equazione che dovrebbe permettere alla NASA di sfruttare i campi gravitazionali dei corpi celesti massivi per raggiungere i pianeti. Mentre esala il suo ultimo respiro, il professor Brand confessa a Murph di aver già risolto da tempo quell’equazione e di aver capito che si tratta di un progetto irrealizzabile; l’unico modo per salvare l’umanità è attuare il “piano B”: usare degli embrioni umani congelati a bordo dell’Endurance e far nascere una nuova razza umana in un altro pianeta. Sconvolta dalla rivelazione, Murph tuttavia crede comunque che l’equazione di Brand potrebbe funzionare se si usassero i dati raccolti all’interno della singolarità di un buco nero.

e perchè non dirlo prima a Murph? nooooo. teniamoci tutto dentro e aspettiamo di morire che fa più figo… magari se lo diceva prima potevano progettare un viaggio solo per esplorare l’interno del buco nero, no? in fondo sapevano che era li che risiedeva il bandolo della matassa… ma sarebbe stato tutto troppo semplice…

Sull’Endurance sta finendo il carburante e gli astronauti possono visitare solo un altro pianeta prima di tornare sulla Terra. Dopo una tesa votazione (ed una profonda dissertazione sull’AMMMore) il gruppo decide di andare sul pianeta di Mann, poiché è l’unico che ancora trasmette dati. Arrivati sul pianeta risvegliano il Dott. Mann (Matt Damon inchiattito) e scoprono un ambiente freddo, coperto di ghiacciai e del tutto inospitale. Mann, che sapeva che il Piano B era sin dall’inizio l’obiettivo della missione, aveva falsificato in positivo i dati sull’abitabilità del pianeta affinché qualcuno venisse a salvarlo.

e hanno mandato nello spazio questo demente schizofrenico con manie genocide?! forse nel prossimo futuro I test psicoattitudinali saranno inutili? Ma perchè non hanno mandato dei Robot a raccogliere ‘sti dati ?

Insterstellar-robot-TARS

Cooper, scoperta la verità, decide di tornare sulla Terra, lasciando gli altri ad attuare il Piano B, ma per impedirglielo durante un’esplorazione del pianeta, Mann rompe il visore della tuta di Cooper e lo abbandona agonizzante; ruba quindi lo shuttle per raggiungere l’Endurance e tornare a casa. Romilly intanto muore ucciso da una bomba lasciata da Mann nel campo base per nascondere i dati reali memorizzati nel suo KIPP. Amelia salva Cooper usando il secondo shuttle, e insieme volano fino all’Endurance in tempo per vedere Mann attraccare manualmente in modo imperfetto. Dopo che Mann forza comunque l’entrata del portellone, la camera di equilibrio esplode, uccidendo Mann e causando seri danni all’astronave, ma Cooper riesce a riprendere il controllo dell’Endurance, agganciandola mentre gira vorticosamente usando lo shuttle.

e qui neanche Schumacher o il miglior commander di Elite Dangerous avrebbero potuto fare di meglio! Fra l’altro Cooper rassomiglia un poco a Shumy..

Ormai con poco carburante, Cooper e Amelia pianificano di catapultare l’Endurance intorno a Gargantua per raggiungere il terzo ed ultimo pianeta Edmunds, dall’altra parte del buco nero, mentre sulla Terra passano 51 anni. Cooper decide di sacrificarsi (in realtà voleva solo andare a casa e si era rotto le palle di quell gruppo di idioti che aveva con se…) insieme a TARS sganciando i moduli dell’Endurance, in modo da raccogliere dati all’interno della singolarità e dare più spinta ad Amelia e CASE alleggerendo il peso della nave. Mentre cade verso il buco nero, Cooper si ritrova all’interno di un tesseratto, uno spazio in cinque dimensioni che è stato compresso in una struttura tridimensionale dai suoi creatori, in modo da aiutare Cooper a capire che la gravità può essere usata attraverso le dimensioni per comunicare. Il tesseratto non è altro che la sequenza tridimensionale di tutti gli istanti passati nella stanza di Murph. Accorgendosi di potervi interagire, Cooper trasmette i dati sulla singolarità raccolti da TARS nell’orologio di Murph usando il codice Morse. Decenni dopo, Murph riesce a scoprire il messaggio nell’orologio e usa i dati per completare l’equazione di Brand al fine di lanciare le stazioni spaziali. Dopo che Cooper trasmette i dati, lo spazio in cui si trova comincia a collassare. Cooper viaggia attraverso il wormhole e si ritrova in orbita intorno a Saturno nel 2156.

non è dato sapere come sia possibile che lo shuttle su cui viaggiava si disintegri nell’attraversare il buco nero… mentre la pressione esterna sul suo fisico sia nulla… ma siamo nella fantascienza e non facciamo (neanche qui) troppe domande… Come fa l’orologio a continuare a pulsare anche quando Murphy l’ha preso? Un orologio a lancette come quello non è programmabile in alcun modo.. ti fai sempre troppe domande eh?!

Si risveglia a bordo di una stazione della NASA e si riunisce con una Murph anziana che è riuscita a guidare l’esodo dell’umanità. Soddisfatta che il padre abbia mantenuto la sua promessa di tornare da lei, Murph convince Cooper ad andare alla ricerca di Amelia, che si trova con CASE sul pianeta di Edmunds, ormai morto, e che sta attuando il Piano B. Cooper ruba quindi uno shuttle e parte insieme al robot TARS. (e nessuno riesce a fermarlo, considerando poi che lui si mette a pilotare un astronave futuristica modello X-fighter con chissà quali comandi…)

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CMDR Wolf974 :  e qui finisce… tornando a noi… nonostante tutto possiamo affermare che sia certamente un film emozionante sia a livello di immagini che sentimenti coinvolti e pieno di molti spunti interessanti… Io personalmente ho apprezzato molto il realismo di alcune scene.. dove sembrava davvero di essere nello spazio vuoto con loro…. e in questo ha ricordato un po’ 2001 Odissea nello Spazio… e ho detto tutto! Dal punto di vista puramente scientifico e teorico ho apprezzato la spiegazione del viaggio stellare più veloce della luce (che poi in realtà non lo è usando un semplice artifizio..si curva o si buca un foglio di carta per spiegare come passare da una zona all’altra dell’universo accorciando così i tempi)

CMDR Nijal : mi accodo alle conclusioni. Certamente un film emozionante, anzi direi “emotivante” : fa leva su alcune chiavi emotive come delle immagini meravigliose, una colonna sonora “spaziale”, la decisione di lasciare il pianeta Terra perchè ormai abbiamo superato il punto di non ritorno, il rapporto padre-figlia.. (la scena in cui Cooper saluta la figlia è straziante, così come quando, passati i 23 anni vicino Gargantua, si trova ad ascoltare i video-messaggi dei suoi figli. Straziante ancora il finale, con sua figlia ormai anziana, che in punto di morte, circondata dalla sua famiglia, dice al padre di andarsene pure, visto che nessun genitore dovrebbe vedere morire i proprio figli. Basta così. E’ un bel film ? Si. E’ un bel film di fantascienza ? Abbastanza. Ha delle solide basi scientifiche ? Apparentemente, o meglio c’è molta scienza alla Focus, senza voler togliere nulla alla grande rivista. Certamente Einstein si rivolterà un pochino nella tomba..

e per finire un immagine che ci aiuta a capire la continuity spazio/temporale del film… (clicca per una immagine ad altra risoluzione)

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Star Wars : Rogue One

L’universo di Guerre Stellari è strano. L’ultimo film della più famosa saga di fantascienza è uscito nel 2005 (La vendetta del Sith). Da allora il silenzio.
Ora l’annuncio che usciranno ben 2 film. Si, avete letto correttamente.. non è un trucco mentale Jedi:
Oltre al film ufficiale “Il risveglio della forza” (di cui abbiamo parlato in questo articolo), avremo anche uno spinoff dal titolo Rogue One.
Durante il weekend scorso, il regista Gareth Edwards ha rivelato che il film sarà “la storia di un gruppo di ribelli che si uniranno in una missione pericolosissima per rubare i piani della Morte Nera e ridare speranza alla galassia.”
Il film mostrerà gli eventi fra “La vendetta del Sith” e “Una nuova speranza” ed avrà dei toni più dark rispetto ai film ufficiali.
Edwards e i capoccia della Lucasfilm hanno mostrato un corto trailer di un minuto circa, con la voce di Alec Guiness (il primo Obi-Wan Kenobi).
Il trailer non è stato rilasciato ancora in via ufficiale, ma come potevate aspettarvi, più di un fan ha deciso di rischiare e registrare lo schermo.
Non è di gran qualità ma è tutto ciò che abbiamo al momento.

Il film uscirà il 16 Dicembre 2016.

Prometheus, il film dei misteri (spoiler)

Nella mitologia greca, Prometheus (Prometeo) è un titano amico dell’umanità e del progresso: ruba il fuoco agli dei per darlo agli uomini e subisce la punizione di Zeus che lo incatena a una rupe ai confini del mondo.

A mio parere, Prometeo doveva prendere il fuoco e bruciare la pellicola con cui è stato fatto questo film.

Doveva essere il prequel di Alien, doveva spiegare chi sono gli SpaceJokeys.. ed invece si tratta di una accozzaglia aberrante di “nonsense”.
Non l’ho visto al cinema, mi sono fatto prestare il DVD da un amico; il che è stato peggio, perchè ho avuto il modo di tornare indietro ed rivedere alcune parti, sperando di aver capito male.. Ridley Scott.. Ridley.. se avevi bisogno di soldi, invece di distruggere in questo modo l’universo di Alien (che tu hai creato), potevi dirmelo: un piatto di pasta per te lo avrei lasciato da parte, anche €5 per la benzina.. E invece no… avrai pensato: “ma si, chi se ne frega, ci sbattiamo sopra che è il prequel di Alien e ci mettiamo tanti elementi di mmmistero! E poi mi servono i soldi per cambiare macchina, c’ho il mutuo da pagare..

Mistero.. Si, perchè il film è pieno di mmmisteri.
Chi è l’idiota che ha preso un branco di babbuini al posto degli scienziati? Un esempio ? “Oh, amici babbuini, ho trovato una testa di un alieno, facciamoci passare dentro della corrente elettrica e vediamo cosa succede eh eh gh gh!” “Si, dai, fico.. gh gh gh!” Boom!! La testa esplode. Aspetta. La testa esplode perchè gli hai fatto passare dentro della corrente elettrica? E perchè mai? “Gh, gh, fa ridere uga uga.. gh gh gh!
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Perchè si da per scontato che il pianeta nella sequenza iniziale sia la Terra ? Sulla Terra la maggior parte delle strutture geologiche ha l’età della vita stessa. Se la scena ritrae l’origine della vita sul nostro pianeta, lo scenario dovrebbe essere completamente diverso.
Perchè mettere la scena iniziale allora, se non si tratta della Terra ?
Perchè il messaggio che viene trovato in vari siti archeologici, dovrebbe indicare che gli ingegneri ci stiano invitando a trovarli ?
E se è così, perchè le indicazioni portano ad un pianeta che ospita delle armi biologiche ?
Perchè la Dr. Shaw ritiene che dei tizi alti che indicano dei cerchi, siano degli alieni ?
Perchè li chiama “ingegneri” ?
Perchè David esamina i sogni della Dr. Shaw ? E perchè questi sogni sono “montati” come un film, con tanto di dissolvenze incrociate ?
Perchè truccare Guy Pearce da vecchio ? Non potevano prendere un attore realmente vecchio ?
Perchè la nave atterra nel punto esatto dove c’è il tempio alieno, senza aver fatto neanche una scansione del terreno ? “Và che fortuna…
Perchè decidono di entrare nel tempio anche se sta per scendere la notte ? Ridley Scott :”Perchè fa più paura, fico eh ?
Perchè uno scienziato (Holloway) apre la visiera della tuta, anche se l’atmosfera è respirabile ? E i virus, agenti patogeni, etc ?
Perchè un geologo ignora il corpo (fossilizzato) di un alieno, anzi ne è terrorizzato ?
Perchè uno scienziato si mette a giocherellare con una specie di cobra alieno ?
Perchè gli scienziati non esaminano la struttura ossea, organica, cellulare, della testa dell’alieno ?
Perchè gli stessi scienziati esaminano il DNA al microscopio ? “Vabbè, sarà un microscopio stratosferico..
Perchè il geologo, che responsabile della mappatura delle strutture, si perde nella struttura di cui dispone di una mappa ?
Perchè il capitano della nave dice che non sa dove siano il geologo ed il biologo, quando dispone di una mappa 3D della struttura ?
Perchè uno scienziato (Holloway) non dice a nessuno della nave che ha un parassita nell’occhio ?
Perchè non c’è un medico a bordo della nave ?
Perchè hanno inserito la scena di sesso (che non si vede) fra Charlize Teron ed il capitano della nave ? Ridley Scott :”Perchè, non ti piace la Teron ? eh ? “Ridley.. si che mi piace.. ma almeno si vedesse qualcosa…
Perchè c’è Charlize Teron nel film ? Ah già, vedi sopra… “Ma non si vede…
Perchè una scienziata (la Shaw) cammina come se niente fosse, dopo che le hanno estratto un alieno dall’addome, recidendo fra l’altro dei muscoli a caso ?
Perchè nessuno nota che lei sia sporca di sangue e mezza nuda ?
Perchè il vecchio Weyland (Guy Pearce) era sulla nave ?
Perchè gli “ingegneri” cercano di uccidere tutti ? Perchè allora andare sul loro pianeta ?
Perchè i 2 copiloti ed il capitano (Janek) della nave, che fin dall’inizio sembrano essere i più menefreghisti rispetto alla missione (ed hanno il mio sincero rispetto) decidono di immolarsi alla causa e schiantarsi contro la nave de “l’ingegnere” ?

Poi c’è il momento Roadrunner. Si, il Bip-Bip ed il Coyote, avete presente? Tutte le volte che il Coyote predispone una trappola per il Bip-Bip, fallisce miseramente o gli succede qualcosa di ridicolo ed in questo caso :
perchè scappare in linea retta quando hai una nave rotonda che ti rotola alle spalle ? “Spostati di lato Charlize, spostati.. SPOSTATI!! SQUISHH!! ooopss…” Bip-Bip !
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Perchè la seppia estratta dalla Dr. Shaw è diventato improvvisamente grande come il Kraken, cibandosi solamente di aria ?
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Perchè l’unica superstite decide di unirsi all’androide (che ha avvelenato il suo compagno ed ha cercato di ucciderla) in una missione evidentemente suicida ?
Perchè la Dr. Shaw dice la frase “Loro ci hanno creati e poi hanno cercato di ucciderci. Hanno cambiato idea. Ho bisogno di sapere perché…” ?

Ma non è evidente ? Siete un branco di babbuini, vi avrei uccisi io a badilate!!

Cosa si salva di tutto il film ? la recitazione di Michael Fassbender (David).
Forse avrebbero dovuto fare un film solo su di lui.
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Nel frattempo, in attesa di Prometheus 2 (si, faranno il sequel del prequel), il piccolo e tenero Alien vi saluta con un Miao..
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Un nuovo Alien (2)

Il nuovo “Alien” continuerà la trama già esistente, a partire da dopo gli eventi di “Aliens”, ignorando quindi “Alien3” e “Alien Resurrection”, ma senza allontanarsi dalla trama già imbastita da “Prometheus” (purtroppo eh…).
Sembra inoltre che il film potrebbe essere diviso in due parti.
E’ dato per sicuro il ritorno di Sigourney Weaver, ancora nulla di certo per Michael Biehn, nei panni del Caporale Hicks.

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Alien

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Volevo parlarvi di Alien, il mio incubo. Non del film (l’unico incubo di film è “Prometheus”, leggi la nostra recensione) ma della creatura.. e del perchè mi spaventa. Ho incontrato Alien la prima volta nell’Ottobre del 1979, al cinema. Mi portò mio padre (non ricordo se glielo chiesi io o se lo propose lui), ed invitai Roberto, un mio coraggioso amico d’infanzia che si presento con un rotolo di carta igenica (lo avevo avvisato che era un film che faceva paura.. non avevo ancora una idea chiara di quanta me ne fece e me ne fa tuttora). Grazie H.R.Giger (R.I.P.)
Buona lettura, ci rivediamo in fondo alla pagina.
“Un organismo perfetto, la sua perfezione strutturale è pari solo alla sua ostilità” (Ash)
Alien è silenzioso, quasi invisible ed ucciderlo è estremamente pericoloso per via del suo sangue acido.
E’ così intelligente da riuscire a dare la caccia agli umani, senza alcuna preparazione e riesce ad crearsi un suo spazio in qualsiasi ambiente, per ostile che possa essere. Nella maggior parte dei casi, studia la vittima alcuni secondi prima di ucciderla. Cosa pensa di noi? Ci giudica? Ci valuta? Ci sceglie? Gode a prolungare sadisticamente il terrore che ci attanaglia?
E’ cieco ma si comporta come se potesse vedere. Per noi umani gli occhi sono lo specchio dell’anima, ci permettono di entrare in empatia con gli altri.. Lo Xenomorfo non ha anima, agisce solo in base alla sua programmazione istintiva, come una vespa.. ma molto più forte.. e letale. Non solo: è privo di occhi, per cui il nostro sguardo viene immediatamente attratto dalla sua bocca terrificante; una delle caratteristiche che incute spavento agli uomini è il morso degli animali. Gli umani hanno sempre temuto denti digrignanti, zanne scintillanti e becchi a punta. Una creatura che ha due bocche con le quali mordere e strappare la carne è ancora più anormale e doppiamente spaventosa.
E’ costantemente ricoperto di una sostanza trasparente e viscida.. a volte più o meno densa. Il che lo rende oltrepiù disgustoso alla vista.

Alla base della paura, dell’orrore, vi sono alcune componenti fondamentali : la paura di essere contaminati, di perdere la propria identità e non saper riconoscere e determinare cosa ci spaventa, di non poter comunicare.
Uno dei concetti più orribili è il “primo contatto” che abbiamo con lo xenomorfo, la sua nascità: i nostri corpi ci appartengono, sono il nostro tempio sacro, il luogo in cui possiamo rinchiuderci al sicuro e sappiamo che il dolore fisico è la sensazione peggiore che possiamo provare. Eppure, nell’universo di Alien, c’è una creatura che invade il nostro corpo (e non certo con un atto di amore) e ci infila dentro il suo uovo. Già questo atto è disturbante da immaginare, ma le cose peggiorano: sei a conoscenza che c’è qualcosa che cresce dentro di te.. una gravidanza che porterà alla tua morte, nel modo più doloroso possibile.
Inizierà a martellarvi dall’interno del torace, una delle parti più vitali del corpo. Se poi riuscite ad immedesimarvi nel personaggio (che sia dei film o dei libri), potrete assaporare appieno le sensazioni ed il terrore psicologico che una morte del genere può portare.
Alcuni associano allo Xenomorfo uno stupro da incubo.. dove il mostro ci penetra sia per entrare che per uscire dal nostro corpo.
Questo può bastare per quanto riguarda “essere contaminati” ?
Lo Xenomorfo ci trasforma; non siamo più esseri pensanti ma semplici veicoli per le sue uova. Delle incubatrici viventi (per poco). Esso sfugge ad una classificazione, dato che eredita parte del DNA dell’ospite e pertanto è in continuo mutamento. E’ un ibrido inquietante, il cui corpo incoerente e sempre parzialmente nascosto, rifugge qualsiasi struttura sistematica di identificazione. Il suo corpo scuro sembra uno scheletro fallico, le sue costole, spina dorsale e bacino, tutte accentuate e spigolose, danno un aria di morte. Anche il suo colore monocromatico e la sua texture, lo fanno sembrare fatto di metallo organico. Lo Xenomorfo è una fusione di vita e morte, organico ed inorganico, grottesco e sensuale.
Inoltre è sempre in cambiamento durante l’arco della sua vita, a partire da un uovo dalla consistenza ruvida come il cuoio, alto circa 1 metro, dal quale fuoriesce una creatura che assomiglia ad un incrocio fra un ragno ed una mano, di colore pallido e bianchiccio che fa a depositare il suo uovo in un ospite, dal quale torace esce una creatura simile ad un serpente, a volte priva di arti. Da quì il mostro matura in una grande ed oscura creatura, con un cranio allungato, priva di occhi e naso, con una lunga coda e la forza per strappare il metallo.
Lo Xenomorfo si trasforma in continuazione.

Rieccoci, avete letto tutto?
Nel film, Ash pronuncia la famosa frase “Ammiro la sua purezza.. non è offuscato da coscienza, rimorsi, o illusioni di moralità”. Questa mancanza di coscienza rende la creatura ancora più perfetta, imprevedibile e terrificante. Contiene in se una purezza etica che trascende la moralità. Non ha alcun legame con l’umanità, il che lo rende “innocente” e terribilmente distaccato da termini come “giusto o sbagliato”. Lo Xenomorfo non è buono nè cattivo; è semplicemente mostruoso. E’ l’avatar dell’incubo. E’ un mostro del caos, che come il Leviatano, combatte per rendere il nostro mondo al nulla.
Per quello che mi riguarda, ad oggi, dopo ben 36 anni, se ho un incubo, sicuramente in esso c’è Alien.

“This is Ripley, last survivor of the Nostromo, signing off.”.

Cowboy Bebop – Il film

Parliamo oggi di fantascienza ma trasposta a livello di animazione… in questo caso animazione giapponese, detti anche Anime. Chi ha mai detto che la fantascienza possa essere solo film in carne e ossa o un bel libro? ogni forma espressiva ha le sue doti, e qui vi presentiamo un film d’animazione, in uscita, di tutto rispetto!

Dopo il successo dell’anteprima a Lucca Comics & Games tornerà nelle sale italiane il 2, 3 e 4 marzo 2015

QMI riporta nelle sale italiane il lungometraggio d’animazione Cowboy Bebop — il film il 2, 3 e 4 marzo 2015.

Il film , in realtà, risale al 2001, scritto da Keiko Nobumoto (Tokyo Godfathers), è diretto dallo stesso regista della serie TV, Shin’ichirō Watanabe e prodotto, come la serie, dallo Studio Sunrise. La storia si inserisce nella linea narrativa degli episodi televisivi… anche perchè il finale della serie OAV non lascia scampo ai nostri amici.. un finale epico e drammatico! da una parte ci lasciò l’amore in bocca ma aiutò a creare fascino all’intera serie.

Per i cultori della lingua originale il titolo è カウボーイビバップ 天国の扉 (Kaubōi Bibappu tengoku no tobira), ma è noto anche con il titolo internazionale Cowboy Bebop: Knockin’ on Heaven’s Door. Il film ebbe una breve distribuzione nelle sale italiane nel 2003, per opera della Columbia Pictures, che propose quasi per interro il cast di doppiatori dell’anime, eccetto che per Jet Black, doppiato da Sandro Iovino al posto di Nino Prester.

2071. Marte è sotto assedio! Alla vigilia di Halloween, una bomba terrorista distrugge un’autobotte in viaggio sulla Highway One, proprio nei pressi di una città densamente popolata, situata su un cratere. Si trovano vittime della sciagura fino a più di mezzo miglio di distanza: 500, tra morti o feriti, colpite, sembra, da un’arma biochimica. La ricompensa per chi riuscirà a catturare l’attentatore è ingente. Quattro uomini e un cane sono fra coloro che più di tutti avrebbero bisogno del denaro. Per loro (s)fortuna, come sempre, la truppa dell’astronave Bebop si occupa del caso… soprattutto perchè atratti da una taglia da 300 milioni di Woolongs. La ciurma dell’astronave Bebop: i cacciatori di taglie Spike, Jet, Faye e la piccola Ed si mettono sulle tracce del terrorista.

Ed ecco gli antefatti per chi non conoscesse la serie:

2022. La Luna viene danneggiata dall’esplosione di un gate sperimentale per effettuare viaggi iperspaziali a differenza di fase e così una cintura di asteroidi e meteoriti vanno alla deriva, bombardando il pianeta Terra e sterminando gran parte della sua popolazione. I sopravvissuti cercano riparo su Marte, Venere, i satelliti di Giove e la stessa cintura di asteroidi.

2071. Il sistema solare è accessibile e percorribile grazie ai gate. Marte è diventato il nuovo centro dell’attività umana e il crimine organizzato (con il Red Dragon Crime Syndacate in testa) esercita la propria influenza sul governo e sull’Inter Solar System Police (ISSP), la polizia del sistema solare, limitandone il potere di controllo. Di conseguenza, per sconfiggere ladri, terroristi, evasi, narcotrafficanti, si ricorre a un sistema di taglie, proprio come nel Vecchio West, e per questo i cacciatori di taglie vengono denominati “cowboy”.

Un classico del cinema d’animazione di fantascienza con azione, avventura, dosi massicce di ironia e una colonna sonora da ricordare firmata Yoko Kanno & Seatbelts. Forse la colonna sonora è proprio una delle componenti più belle dell’anime, che ha contribuito a renderlo celebre: sonorità blues, jazz, sempre ottimamente ritmate con l’azione frenetica e con il dramma dei personaggi.

Marchio di fabbrica è l’ambientazione futuristica mescolata ad un mood vintage che fa del film un prodotto indimenticabile per gli appassionati del genere e tutto da scoprire per i nuovi curiosi.

Il film verrà distribuito in oltre 70 sale in tutta Italia con la collaborazione di Badtaste, Badtv, Movieplayer e consigliato da Radio Deejay e Lucca Comics &Games.

qui il trailer in italiano

here the trailer in english

Un nuovo Alien ?

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Sembra confermato che Neill Blomkamp, regista di Elysium e di Humandroid, dirigerà il prossimo film di Alien (da non confondersi con Prometheus 2).
Il film dovrebbe essere prodotto da Ridley Scott, il regista del primo Alien.
Dalle news che circolano al momento, sembrerebbe trattarsi di un reboot (sigh…) della serie, invece di continuare con le trame già esistenti, si cerca ancora di “frustare il cavallo morto”..

I’ll be back! (…ancora…)

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Ebbene si, il cyborg più amato dagli Italiani, torna ancora. L’inossidabile Arnold Schwarzenegger riprende il ruolo del Terminator T-800 (questa volta invecchiato) in “Terminator Genisys” (è scritto proprio così), uscita prevista a luglio 2015. Dopo il quasi flop di “Terminator Salvation”, Genisys farà da prequel, sequel e reboot per la serie.
Alla regia troviamo Alan Taylor, già noto per “Thor: The Dark World”.

Pur avendo apprezzato moltissimo il primo ed il secondo Terminator, mi spiazza un poco vedere che al cinema, tranne pochi casi, non si crea più nulla di nuovo, ci si butta sul remake, sul reboot (vedi Spiderman)..

 


Ecco il trailer ufficiale.