“CMDR Nijal? Nah, dico, ma stai scherzando?” – il puzzo di sigaro è tremendo, sopratutto dopo 8 mesi di aria purificata e filtrata – “CMDR Nijal è morto” – dice l’adetto alle operazioni di sbarco che mi accoglie appena arrivato a Jaques Station – “non puoi essere tu.”
Beh, mi sarei aspettato una stretta di mano, un piccolo comitato di benvenuto, due noccioline e qualche pacca sulle spalle, non di certo il mio sommario epitaffio.
“Non ti conviene fare il furbo, la multa è salata per il crimine di spaccio di identità!” – continua il simpaticone.
“E come sarei morto, scusi?” lo incalzo.
“Lo sanno tutti” – sbuffa scocciato – “non riceviamo più suoi messaggi da più di otto mesi.. si sarà avvicinato troppo ad una stella e si sarà cotto.. oppure sarà impazzito per il lungo viaggio.. nah aspetta!” – ridacchia mentre guarda la punta del sigaro – “se lo saranno mangiato i Thargoids!!!”
Otto mesi di viaggio in solitaria.. e vengo accolto da un sub-umano.
Tiro fuori in silenzio il patentino olografico della Federazione piloti e lo lancio sul bancone del figlio di Neanderthal.
Dopo qualche minuto di quasi imbarazzato silenzio, il troglodita rutta un confuso “può passare” e mi restituisce, senza guardarmi, il mio passi, ora abilitato all’accesso alla stazione. Potrei chiedergli di far rifornire e riparare la nave, ma preferisco farlo dal mio alloggio, tramite il computer della stazione.
Il contatto con la razza umana, per oggi, è stato più che sufficiente.
Gli alloggi di Jaques Station, riservati ai piloti della Federazione, non sono certo lussuosi quanto quelli per i turisti. Comunque sono felice di passare una notte, la prima notte da mesi, in un vero letto. Oh, intendiamoci, di spazio sull’Asp ce n’è in abbondanza (se si è da soli anche troppo) ma finalmente mi posso rilassare pensando che non devo preoccuparmi di attivare lo scanner di prossimità per svegliarmi, non devo pianificare la rotta per l’indomani, non devo calibrare sensori o resettare il cuoco di bordo.
Spengo la luce. E’ tempo di dormire.
..solo che c’è un rumore strano. O meglio.. c’è una assenza di rumori. Il ticchettio del reattore che si raffredda. Il tintinnare delle antenne quando una corrente gravitazionale le fa oscillare.. Per rilassarmi ripenso ai giorni trascorsi esplorando la galassia.
Un cluster di stelle
Ho visto pianeti blu..
..e riposato sotto archi nel cielo.
Pianeti gemelli che non si incontreranno..
..e pianeti che giocano a nacondino fra le tenebre.
Nel ghiaccio..
..sulla sabbia..
..su rocce sconosciute..
..e verso pianeti ostili.
Mi sono perso nei colori..
..nelle sfumature più incredibli..
..e bizzare che esistano.
Ho incontrato vecchi amici..
[Nota di CMDR Wolf974]: Vecchi amici?! amici, amici, amici un piffero?! 😀
..e messo a segno qualche buona scoperta.
Ho seguito le mie tracce..
..per scoprire me stesso..
..e mi sono fermato più volte.
..spesso in preda alla disperazione più cupa.
Ma non potevo più arrendermi nè smettere di lottare.
Perchè se c’è uno scopo..
..in questa esistenza..
..non lo troverò di certo ad un bancone..
..o con il culo dietro una scrivania..
..ma ai comandi della mia Asp Explorer.
CMDR Nijal, signing off.
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