un progetto di motore ad antimateria su Kickstarter

Ancora una volta sentiamo annunci sensazionali a riguardo di presunte scoperte sul famigerato motore a curvatura (simile a quanto noi cultori di Star Trek ben conosciamo)… Cosa ci sia di vero non si sa realmente, ma negli ultimi anni pare che la comunità internazionale di fisici si stia sempre più cimentando nel trovare un modo di viaggiare nello spazio in modo rapido e con un efficienza energetica notevole.

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Ecco quindi la notizia di poche ore fa: un progetto su Kickstarter per avviare lo sviluppo di questo genere di propulsore simile dovrebbe prendere il via il prossimo mese: servono 200mila dollari per testare la fattibilità del progetto e attirare altri 100 milioni di dollari di investimenti, con cui realizzare un prototipo nel giro di 20-30 anni… Quando il progetto partirà noi Spacejokers valuteremo di partecipare alla realizzazione, per quanto solo nel nostro piccolo…

Secondo i fisici Gerald Jackson e Steven Howe, fondatori della Hbar Technologies, la soluzione esiste, ed è anche a portata di mano: un motore ad antimateria, che permetterebbe di raggiungere la stella più vicina al nostro pianeta con un viaggio di circa dieci anni. Quello che manca, spiegano i due scienziati (fonte: Forbes,) non è tanto la tecnologia, che potrebbe essere pronta nel giro di 20-30 anni, ma i soldi per portare avanti il progetto. Per trovarli, i due fisici hanno appunto deciso di lanciare un Kickstarter.

Per capire di cosa parlano i due scienziati bisogna innanzitutto capire il concetto di antimateria: materia costituita da antiparticelle, ovvero particelle con massa uguale a quelle normali, ma con carica opposta. Quanto atomi di materia e antimateria entrano in contatto si annichiliscono, e rilasciano enormi quantità di energia. È quest’energia che secondo i due scienziati (e secondo anche le teorie alla base della Fisica di Star Trek) potrebbe essere imbrigliata per spingere una nave spaziale a velocità oggi impensabili.

Il motore spaziale pensato dai due scienziati sfrutterebbe l’antimateria per indurre una fissione nucleare all’interno di una piccola riserva di uranio, da cui verrebbero prodotte due sotto-particelle (o meglio nuclidi) che dovrebbero viaggiare in direzione opposta: una verso la prua della nave, e una verso la coda. Una speciale vela di carbonio e uranio posta sulla parte frontale assorbirebbe quindi l’energia del primo nuclide, mentre il secondo produrrebbe una spinta sfuggendo in direzione opposta al moto della nave (come nel caso dei propellenti tradizionali). Il risultato sarebbe una spinta stupefacente che combina l’energia cinetica dei due nuclidi, e che permetterebbe di raggiungere una velocità pari al 40% di quella della luce. E quindi (purtroppo!) siamo ancora distanti dalle velocità del motore a curvatura ipotizzato in Star Trek.

È per testare l’efficacia di questa spinta che la Hbar Technologies ha bisogno dei 200mila dollari che spera di raccogliere con una campagna su Kickstarter. Dimostrata le possibilità teoriche offerte dal loro motore, Jackson e Howe sperano di attirare l’attenzione della Nasa e di altre istituzioni capaci di finanziare la realizzazione di un prototipo vero e proprio: impresa che secondo i loro calcoli costerebbe almeno un centinaio di milioni di dollari. (proprio noccioline eh…)

I problemi da risolvere per arrivare ad un prototipo in effetti sono ancora molti. Per prima cosa, il carburante: un motore ad antimateria richiederebbe molto meno propellente di un dispositivo chimico o nucleare: circa 17 grammi di anti-idrogeno per un viaggio in direzione della stella più vicina al nostro Sistema Solare. Con le tecnologie attuali però, l’antimateria avrebbe un costo spropositato: stimati in circa 100 miliardi di dollari per ogni grammo della sostanza. Contenere l’antimateria inoltre è attualmente impossibile, perché come abbiamo accennato viene annichilita al primo incontro con un atomo di materia normale. E al mimino incidente, le conseguenze sarebbero drammatiche: un grammo di antimateria infatti può creare una potenza distruttiva pari a quella di una bomba atomica… (e considerato che il CERN di Ginevra non è tanto lontano, c’è da stare allegri!)

Non è la prima volta tuttavia che sentiamo annunci così sensazionali..: l’anno scorso un altro fisico indipendente si scagliò contro la NASA e proclamò che il motore a curvatura che ci avrebbe fatto andare più veloce della luce era solo questione di finanziamenti…. qui l’articolo: http://motherboard.vice.com/it/read/il-fisico-che-sta-costruendo-un-motore-a-curvatura-dal-garage-di-casa

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Teoria di funzionamento del campo di curvatura necessario a deformare lo spazio circostante e così muovere la navicella

Eppure, a oggi, la NASA, pur svolgendo ricerche in tal senso, non si è ancora sbilanciata. Certo è che il 2063 di Zefram Cochrane non è poi così tanto lontano…

la prima navicella a propulsione a curvatura secondo l'universo di Star Trek: costruita sulal base di un missile nucleare creato per la guerra e che invece porterà a un era di pace... (Fonte: Star Trek: Primo Contatto)

Disegno della Phoenix: la prima navicella a propulsione a curvatura secondo l’universo di Star Trek. Costruita sulla base di un missile nucleare creato per la guerra e che invece porterà a un era di pace… (Fonte: Star Trek: Primo Contatto)

 

Buon Natale da : la Phoenix

Anche gli Spacejokers fanno l’albero di Natale, ma ovviamente lo addobbano con qualcosa di particolare.
In questo caso, la Phoenix.

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La Phoenix appare nel film “Star Trek – Primo contatto”, del 1996 diretto da Jonathan Frakes. Non stiamo a riportare la trama del film (disponibile su Wikipedia) ma ci basta ricordare che è il dottor Zefram Cochrane ad averla costruita. E’ il primo vascello spaziale terrestre dotato di un motore a curvatura.

[CMDR Wolf974: secondo la mia personale opinione anche il più bel film ispirato alla saga di tutti i tempi! assolutamente da non perdere! magari combinando una maratona con gli altri episodi della serie che coinvolgono una delle razze aliene più accattivanti di sempre.. i Borg!]

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