Star Trek Discovery: nuovi dettagli sulla trama e altro…

data stellare 20170628,

oggi è un buon giorno per morir.. ehm.. per risvegliarsi dal sonno criogenico che ci attanaglia e riportare un po’ di notizie dal fronte Star Trek Discovery: della nuova serie del nostro amato franchise, ne abbiamo parlato in numerosi articoli precedenti, ma oggi abbiamo finalmente qualche nuovo dettaglio.

Innanzitutto non dimentichiamoci che il debutto ufficiale si avrà in US presso il canale CBS All Access, mentre per l’Italia tutto dipenderà da Netflix. (ma non credo dovremo aspettare molto).

Sicuramente la prima novità interessante è che per la prima volta non ci sarà una sola nave protagonista ma la trama si svolgerà tra due navi stellari: la U.S.S Discovery da una parte e la Shenzhou dall’altra. Inoltre sapevamo già che per la prima volta il protagonista non sarà un capitano ma il primo ufficiale interpretato da Sonequa Martin-Green con il nome Michael Burnham, che diventerà il primo umano a studiare all’Accademia di Scienze Vulcaniana.

Ma tutto questo, impatterà sulle tematiche di Star Trek? ne cambierà la storia e le tematiche affrontate? Da quanto è stato detto sembra proprio di sì ma andiamo con ordine…

Ieri, i produttori Aaron Harberts e Gretchen J. Berg (dopo la dipartita di Bryan Fuller) hanno rivelato qualche aspetto importante della nuova serie in particolare sulla trama (tenendo a mente che si svolgerà 10 anni prima della Serie Classica). Queste le parole di Harberts tradotte per voi:

Burnham è rimasta a lungo su Vulcano ma lei è umana. Sarek (il padre di Spock) gioca un ruolo importante nella sua vita che le era stata completamente pianificata finché lei farà una scelta molto difficile e la porterà su percorso di vita differente. Quando la si vedrà per la prima volta lei è la prima ufficiale sulla Shenzhou (capitanata da Philippa Georgiou, interpretata da Michelle Yeoh).. e la scelta che farà sarà la più difficile perché cambierà lei, la Federazione, la Flotta Stellare e l’intero universo. Questa scelta la porterà su un’altra nave, la Discovery (capitanata da Lorca, interpretato da Jason Isaacs) e qui che comincierà quello che noi chiamiamo la “seconda trama”

Inoltre con la storia che si dipanerà seguendo le gesta del primo ufficiale, l’azione sarà spesso fuori dal ponte di comando e questo permetterà di seguire la scena in parti differenti della nave.

Altro novità per certi versi sconvolgente (almeno per un fan di vecchia data come me, ok vecchia ma fino a un certo punto eh!): la nuova serie sarà anche la prima a infrangere una delle regole cardine impostata dal suo creatore originale Gene Roddenberry e che riguarda i conflitti interni ai membri della Flotta Stellare. Infatti quando il genio di Roddenberry creò il concetto dietro a Star Trek, voleva che si trattasse di un universo futuristico basato su una sorta di Utopia dove nella Federazione dei Pianeti Uniti non ci fossero conflitti, denaro e discriminazioni razziali; tutte cose da lasciare a un passato ormai lontano e superato da un nuovo modo di vivere più improntato al progresso e all’aiuto reciproco. E per far questo aveva bisogno di personaggi che ne fossero degli esempi comportamentali. Così facendo si andò creando questa regola che in tutte le serie di Star Trek fino a oggi (nonostante la sua morte sul finire degli anni ’80) non era mai stata infranta: in pratica ai personaggi principali non era consentito di avere forti conflitti tra di loro, né di avere comportamenti violenti o crudeli. Naturalmente ci furono delle eccezioni: alieni e esterni all’equipaggio ne erano esenti, così come i protagonisti se controllati da forze esterne.

E quindi pare che dopo anni di dibattito riguardo a queste limitazioni, i nuovi produttori hanno deciso di abbandonare il concetto utopistico iniziale e di iniziare a considerare una visione un po’ più realistica del futuro. Così i nostri nuovi protagonisti non saranno sempre così buoni come eravamo abituati a vederli, ma il loro comportamento potrà essere ricco di conflitti: in pratica più umani… perché ognuno di noi è autorizzato a sbagliare!

Tuttavia da una parte questo mi lascia un po’ perplesso: amavo Star Trek e il suo mondo utopistico dove i personaggi incarnavano l’eroe senza macchia pronto a “spaccarsi il fondello” per il bene comune: mi permetteva di vedere uno spiragli di luce in questo mondo grigio che ancora viviamo e di pensare al futuro come un mondo migliore a cui aspirare.

Ma la successiva affermazione del produttore Harberts mi conforta:

la cosa che stiamo prendendo da Roddenberry è come si risolveranno i conflitti: nonostante avremo degli scontri tra protagonisti, ci concentreremo sul come troveranno una soluzione e lavoreranno sui loro problemi.

Un altro cambiamento importante che avevamo già accennato è che la storia non sarà più svincolata da un episodio all’altro: in Star Trek si è sempre avuto tipicamente il “pianeta/alieno/oggetto spaziale della puntata” mentre con Discovery avremo una storia che si dipanerà lungo tutta la stagione legata ai suoi personaggi. (molto più simile a quanto visto in Battlestar Galactica per fare un esempio di serie sci-fi)

Infine dando uno sguardo al nuovo trailer e alle immagini apparse in rete ci siamo anche fatti un idea che la lunga attesa non è stata vana: la produzione sembra aver fatto un ottimo lavoro e, nonostante si tratti di una serie tv, siamo quasi livelli di qualità di un film per il cinema! e poi … altra notizia recente: Jonathan Frakes (il mitico numero Uno di Star Trek TNG) sarà il regista di un episodio, dopo aver già svolto questo ruolo, in modo egregio, in altre serie e in due film di Star Trek

Concludo con il trailer e un’immagine che rappresenta il nuovo teletrasporto… che vi piaccia o no si tratta di un design veramente particolare…

 

Star Trek Discovery: arriva il trailer e il poster ufficiale

Poche ore fa finalmente è stato pubblicato il nuovo trailer con la notizia ufficiale dell’uscita in TV per l’autunno. (Qui di seguito il poster e più in basso il video)

Ricordiamo che la nuova serie di Star Trek sarà ambientata circa dieci anni prima degli eventi della serie originale e si svilupperà in un’epoca sconosciuta agli spettatori ma che ha plasmato il destino della Federazione. Il protagonista sarà il primo ufficiale Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) che entrerà in contatto con nuove astronavi, altri mondi e avversari malvagi, mentre la minaccia della guerra incombe.

La buona notizia è che, dopo mesi di silenzio e vari ritardi sull’uscita della serie, finalmente abbiamo una data certa: e anche da noi Star Trek: Discovery debutterà su Netflix questo autunno. (Fan Mode ON: sì ok…ma voglio sapere esattamente quando!!!)

Il trailer è molto suggestivo, e ci permette di dare una prima occhiata veloce solo ad alcuni personaggi che saranno poi presenti nella serie e qui li elenchiamo tutti: saranno Jason Isaacs nel ruolo del Capitano Lorca e Sonequa Martin-Green in quello di Michael Burham; dell’equipaggio della Discovery faranno parte anche Doug Jones (l’ufficiale scientifico Tenente Saru) e Anthony Rapp (l’astromicologo Tenente Stamets), mentre Michelle Yeoh sarà il Capitano Georgiou della Starship Shenzhou; James Frain sarà Sarek, il padre di Spock. Terry Serpico sarà l’Ammiraglio Anderson, un alto ufficiale della Flotta Spaziale; Maulik Pancholy interpreterà il Dr. Nambue, Capo Ufficiale Medico della Starship Shenzhou; Sam Vartholomeos sarà Ensign Connor, Ufficiale Junior che, appena uscito dall’Accademia, viene assegnato alla Starship Shenzhou; Shazad Latif interpreterà il Tenente Tyler, un ufficiale della Flotta Stellare nella Federazione; Rekha Sharma presterà il volto al Comandante Landry, ufficiale della sicurezza sulla Starship Discovery; Kenneth Mitchell sarà Kol, Ufficiale Comandante dell’Impero Klingon; Clare McConnell interpreterà Dennas, una leader nell’Impero Klingon; Damon Runyan presterà il volto a Ujilli, altro leader dell’Impero Klingon. Il cast comprende inoltre Mary Chieffo e Chris Obi nella parte di altri due Klingon.

Ricordiamo, per i fan di vecchia data, che lo show sarà trasmesso innanzitutto dalla piattaforma on-line del network, CBS All Access, negli USA e che Bryan Fuller (Dead Like Me, Pushing Daisies, Hannibal) ha creato questa nuova versione della serie, per poi lasciare il ruolo di showrunner in favore di Aaron Harberts e Gretchen Berg. CBS Television Studios si occupa della produzione con la supervisione di Alex Kurtzman, Heather Kadin, Rod Roddenberry (figlio del creatore Gene) e Trevor Roth; i veterani Nicholas Meyer (Star Trek: L’ira di Khan) e Kirsten Beyer figurano invece tra gli sceneggiatori.

Ieri, in realtà, era già apparsa in rete una prima fotografia, che rappresentava due donne (Michelle Yeoh, il capitano Philippa Georgiou e Sonequa Martin-Green, il primo ufficiale Michael Burnham) con un abbigliamento che ricordava decisamente quello di Rey in Star Wars Il risveglio della forza o di Luke Skywalker in Guerre stellari.

Pictured (l-r): Michelle Yeoh as Captain Philippa Georgiou; Sonequa Martin-Green as First Officer Michael Burnham. STAR TREK: DISCOVERY coming to CBS All Access. Photo Cr: Dalia Naber. © 2017 CBS Interactive. All Rights Reserved.

Poi nel video diffuso qualche ora dopo vediamo ancora il pianeta desertico, ma vediamo anche scene sulla plancia della nave (che potrebbe essere però la Shenzhou, non la Discovery); vediamo Sarek (James Frain) e vediamo Spock bambino; poi alcune immagini di “attività extra veicolare” (EVA) con una tuta spaziale che ricorda quella vista in Star Trek The Motion Picture; mentre le uniformi ricordano vagamente quelle di Star Trek Enterprise (tute blu da meccanico spaziale?).

Altra somiglianza con Enterprise, la musica scelta per questo trailer è una canzone (My Tears Are Becoming a Sea di M83) e non una musica orchestrale come le serie precedenti. M83 è un gruppo francese, che prende il nome dalla Galassia Girandola del Sud; la canzone è stata utilizzata in Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2, il che ci fa pensare che sia stata scelta solo per il trailer, probabilmente la sigla della serie sarà diversa… o almeno lo speriamo… su un po’ di originalità!

E in effetti un bel grosso punto di rottura “stilistico” dalle serie precedenti lo abbiamo: nella rappresentazione dei mitici guerrieri Klingon. Che hanno un aspetto estremamente inumano, vampiresco, diverso comunque da quanto visto finora (sigh!)… forse assomigliano addirittura alla versione interpretata da J.J Abrams nei film di reboot di Star Trek…

Bando alle ciance e vi lasciamo al trailer… che ne pensate?

nuovo teaser trailer per Star Trek Discovery

Ormai ci siamo, è l’anno di Star Trek Discovery, nonostante le ultime indiscrezioni lo diano ancora posticipato.  E a vedere il nuovo teaser presentato oggi infatti si nota solo il lavoro svolto per creare la scenografia, i costumi e qualche dettaglio sul design della navi. Nessuna scena ancora col cast all’opera. Tuttavia solo l’introduzione così poetica e celebrativa di tutta la serie è bastata in me per creare un aspettativa notevole!

Dicevamo… poco si intuisce di quello che sarà: ciò che sappiamo è ancora limitato a quanto avevamo scritto nei nostri precedenti articoli. Si tratterà quindi di un prequel di 10 anni prima della Enterprise del mitico capitano James Tiberius Kirk… Ma se si fa caso alle immagini, noterete delle navi che si rifanno al design della Enterprise NX, oltre a quella già vista nel primissimo trailer.

Inoltre nella costruzione dei costumi si notano delle sembianze aliene mai viste fino ad ora. Potrebbe essere un epoca piuttosto ricca di guerre quella che i nostri eroi andranno a vivere? Il mistero rimane, per ora…

Ricordiamo infine che la serie sarà trasmessa in Italia su Netflix, con nuova data prevista inizialmente per Maggio; ma a questo punto, a produzione appena iniziata, si suppone che si finirà dopo l’estate… Qualcuno paventa addirittura inizio 2018…. Così come la stessa produzione ha ammesso: “meglio fare le cose fatte bene con più tempo, che di fretta”. E noi, non possiamo che essere d’accordo considerando quanto amiamo questo franchise.

A questo punto non ci resta che lasciarvi con il nuovo poetico teaser trailer… In omaggio a Gene Roddenberry 🙂

Fantascienza su Netflix


Non sapete cosa guardare in TV? Avete consumato tutti i vostri blu-ray? Gandalf ormai ve lo sognate di notte?

Nessun problema vi consiglio qualche programma scientifico-fantascientifico su Netflix!

Documentari

Nella categoria documentari vi consiglio moltissimo la serie Cosmos:odissea nello spazio.

Presentato dal famoso astrofisico Neil deGrasse Tyson, amico del grande Carl Sagan, che tra l’altro presentò lo show originale Cosmos.

Diretto e prodotto da Brannon Braga (Star Trek )

Questo show vi catapulterà indietro nel tempo, milioni di anni fà!  nel cuore della  storia del nostro universo, conoscerete grandi personaggi come appunto Carl Sagan, e non solo… Insomma è un Must.

Ve lo consiglio vivamente, c’è da imparare molto.

Serie TV

Netflix è una piattaforma perlopiù famosa per le sue innumerevoli serie, perciò ve ne consiglio qualcuna…

  • Stranger Things la nostra recensione qui
  • Star trek: tutte le serie comprese quella animata sono disponibili su Netflix, perciò se non l’avete mai viste approfittatene!

Film

  • Star trek: l’ira di khan e Rotta verso la terra, sono gli unici due film Trek disponibili, gli altri la cui licenza è terminata tempo fà, attualmente non sono presenti, ma probabilmente verranno riassortiti in futuro.
  • Spectral (Netflix original), è un buon film, ambientato sulla terra, in un non specificato paese dell’est Europa, devastato da guerre, qui i protagonisti dovranno capire e soprattutto sconfiggere dei “fantasmi” per così dire, che vagano e uccidono. (Niente di sovrannaturale, si basa su una reale teoria scientifica) se siete curiosi, vi invito a guardare il film. 🙂

  • Punto di non ritorno, è ormai un classico del cinema horror, ha ispirato in parte il videogioco Dead Space, (di cui ne ho parlato qui) non rappresenta nelle sue scene il massimo realismo cosmico, ma nonostante degli erroracci, è un film da vedere.

Per il momento è tutto! Buona visione.

altre novità sul cast di Star Trek Discovery

Dopo i dichiarati ritardi, gli avvicendamenti nella produzione, e la new entry nei ruoli chiave delle nuova serie di Star Trek (qui il nostro precedente articolo), sembrerebbe finalmente che la USS Discovery NCC 1031 sia quasi proprio pronta per il varo. Infatti qualche ora fa il sito Entertainment Weekly ha annunciato che, dopo Michelle Yeoh, altri due attori sono entrati ufficialmente a far parte del cast: ovvero, Doug Jones e Anthony Rapp.

Doug Jones, è un attore estremamente camaleontico e versatile, è apparso in diversi film e serie Tv, sia fantasy che di fantascienza (ricordiamo in particolare il suo ruolo in Hellboy). In Star Trek Discovery, Doug Jones sarà il tenente Saru, un ufficiale di razza aliena della Starfleet Science.

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Invece, Anthony Rapp  ha iniziato la sua attività di attore sin da ragazzino ed è stato interprete e protagonista di numerosi film, qui, nell’ambito trek, sarà il tenente Stametsin, un ufficiale scientifico gay a bordo della Discovery, esperto in funghi e con la qualifica di “astromycologist”. (ne deduciamo che il tema sociale dell’inclusione verrà quindi trattato ampiamente, quando nei passati Star Trek era praticamente assente).

Entertainment Weekly, inoltre conferma quanto gia avevamo annunciato nel nostro precedente articoloMichelle Yeoh, sarà il capitano Georgiou della nave stellare Shenzhou.

A quanto pare poi Star Trek: Discovery avrà una durata di 13 episodi ed andrà in onda negli Usa su CBS (il primo episodio) e successivamente su CBS All Access, mentre, nel resto del mondo, Italia compresa, sarà Netflix a distribuirlo. Almeno negli States Star Trek: Discovery è previsto, per la messa in onda, a maggio 2017.

Concludo con un opinione personale: per ora in quanto fan della serie mi ritengo piuttosto soddisfatto delle scelte finora svolte per i personaggi principali. Credo si stiano facendo delle scelte basate sull’esperienza, molto di più di quanto fatto nelle ultime serie della nostra serie preferita! State sintonizzati per le prossime novità!

 

Stranger Things [Recensione]

Per chi ancora non ne avesse sentito parlare, Stranger Things è una serie TV in otto episodi, che può rientrare nel genere Horror-fantascientifico, mostrata su Netflix da luglio di quest’anno.

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Se ne è parlato benissimo sia negli Stati Uniti che in Italia e così, incoraggiato dai compagni di gioco di Dungeons and Dragons di vecchia data, da qualche giorno ho iniziato la visione… Sappiate che, soprattutto se vi piacciono gli anni Ottanta (e come me eravate dei ragazzini all’epoca), e vi piace E.T., War Games, Stand by me, i Goonies… allora è una serie che fa per voi!
Oltre ad avere una storia piuttosto avvincente, gli 8 episodi della prima stagione di Stranger Things sono infatti pieni zeppa di riferimenti, rimandi e citazioni degli anni Ottanta: ci sono misteri da risolvere, fenomeni soprannaturali (universi paralleli?!), dei protagonisti bambini, i giochi di ruolo a me cari, la musica giusta, ed è stata girata con uno stile cinematografico che riprende moltissimo quello di quel periodo, a partire dai titoli di testa che sembrano quelli dei libri di Stephen King. A me poi, in qualche modo, ricorda anche i Visitors… e non so perché la sigla iniziale già quelli mi mette angoscia! (quella positiva si fa per dire.. si veda il video qui di seguito)

Ma andiamo all’inizio della storia (non non ci saranno spoiler tranquilli!): già qui ho avuto un fremito (non dalla paura ma dalla sorpresa positiva): in uno scantinato dell’Indiana, nella cittadina di Hawkins, a poche settimane dal Natale, quattro bambini giocano a Dungeons & Dragons: una quest, un mago contro un Demogorgone e un tiro di dadi…
e poi tutto girerà attorno a un mistero: la scomparsa successiva di uno di questi bambini (tra l’altro appassionati anche di Star Wars…). I suoi amici cominciano a cercarlo e incontrano la piccola Eleven (Undici da noi), Elle (Undi) per abbreviare, taciturna e “weird” (ovvero strana, stramba). Intanto, in un centro di ricerca del Governo poco lontano dalla città, agenti e scienziati sono in allarme: qualcosa, nei loro esperimenti, è andato male; e ora le persone stanno scomparendo.
Lo sceriffo si mette al lavoro insieme ai suoi uomini e la madre (interpretata da Wynona Rider, icona degli anni 80) è pronta a tutto pur di ritrovare suo figlio. E adolescenti eccitati cominciano la loro danza dell’amore in un turbinio fatto di party, birre e baci rubati (che fa un po’ “Tempo delle mele”). Intanto in sottofondo risuona la meravigliosa “Should I stay or should I go?” dei Clash. Ed è tutta qui Stranger Things: una storia che sa di estate (rubata e già passata), amicizia e coraggio.

Stranger Things è stata pensata, scritta, diretta e prodotta dai fratelli Matt e Ross Duffer, che in passato diressero un Horror ma con ben poca fortuna… pare invece che qui abbiano azzeccato su tutta la linea nonostante si sia puntato tutto su un racconto già visto e già sentito (esperimenti governativi? Mostri da X-files? Bambini che scompaiono nel nulla?), ma che riesce comunque a districarsi nel fitto groviglio di prodotti standardizzati. Qui non c’è alcuna velleità di essere innovativi a tutti costi… Forse è proprio il riproporre un genere mai ben realizzato a tutto tondo a rendere vincente questa serie.

Infatti ora il successo è innegabile e, nonostante non ci siano conferme ufficiali su una data d’uscita precisa per la seconda stagione di Stranger Things
, si vocifera che sarà nel 2017. Su IMDb – il più importante sito al mondo per recensioni di cinema e serie tv – Stranger Things è stata votata da più di 40mila persone e il voto medio è 9,2 su 10, ed è anche la serie tv più popolare del sito, davanti a Game of Thrones e Mr. Robot. (Anche se per me, Game of Thrones resta la serie insuperabile per eccellenza! almeno negli ultimi 20anni).

Quindi nell’attesa della seconda stagione di Stranger Things, molti critici hanno parlato benissimo della serie: ne hanno apprezzato gli attori (soprattutto i ragazzini) e il modo in cui la storia è girata e raccontata. Le riprese, in particolare, sono fatte con uno stile anni Ottanta: movimenti di camera, luci, lenti e altre cose tecniche sono appositamente fatte per dare alla storia toni, ritmi e colori dei film di quegli anni. Non è solo una questione di ambientazione o citazione di film, libri o canzoni di quel periodo… è proprio l’atmosfera generale che aleggia e permea tutto il contesto.. Qualche critica negativa a dire il vero c’è stata: in particolare sugli effetti speciali: forse per questioni di budget talvolta funzionano e talvolta no (il mostro, per esempio, è troppo plastico e troppo finto nelle scene in cui viene ricreato con la computer grafica) ma dire che è un fattore trascurabile… anzi…. pure questo aspetto, in un certo senso, è un rimando al cinema e alla televisione del genere. (Ricordate quanto erano plasticosi i mostri/canidi di Ghostbusters?)

Una piccola critica va fatta anche ai doppiatori italiani… solo io mi sono accorto che nel secondo episodio, durante la battuta di ricerca del bambinio scomparso, uno dei poliziotti dice di aver trovato solo un cellulare scarico???? da quando negli anni ’80 esistevano i cellulari? Sarei curioso di rivedere la scena in originale per capire se si tratti di un errore di traduzione… Certo che se così fosse è un errore madornale! neanche ci si prende la briga di capire una serie prima di doppiarla?

In conclusione non posso che consigliarvela.. soprattutto per la personalità dei ragazzini protagonisti: dei piccoli Nerd, un po’ Spacejokers, che crescono bene! Buona visione! (vi lascio col trailer ufficiale per farvi venire un po’ di acquolina in bocca..)

annunciato “Star Trek Discovery”!

Poche ore fa la notizia Comic-Con di San Diego… finalmente CBS studios ha rivelato qualche mistero in merito alla nuova serie TV su Star Trek…

si chiamerà quindi Star Trek Discovery così come la sua nuova nave… Ecco di seguito il Trailer con la nuova astronave…

Avevamo già detto che la produzione della nuova serie inizierà a Toronto nel mese di settembre e la premiere è fissata per gennaio 2017. Il franchising  tornerà in televisione per la prima volta dal 2005 (dopo Star Trek Enterprise) con una nuova nave, nuovi personaggi e nuove missioni, basato però dalla stessa ideologia e speranza per il futuro che ci ha sempre ispirato. Infatti le dichiarazioni del suo produttore Bryan Fuller parlano chiaro:

“Una delle cose più eccitanti per me è stata quella di raccontare la storia di Star Trek in modo moderno… Stiamo raccontando una storia composta da 13 capitoli ed è bello essere in grado di scavare in profondità nelle cose che sarebbero state affrontate con superficialità se avessimo dovuto fare un solo episodio. Stiamo continuando la tradizione [di Star Trek] fatta di fusione progressiva e lavoro sui personaggi; l’obiettivo è includere [tutti i mondi creati da Star Trek]; è una visione del futuro in cui facciamo in modo che tutto vada d’accordo”.

Rod Roddenberry e Trevor Roth, rispettivamente Presidente e COO della Roddenberry Entertainment, saranno i produttori esecutivi della nuova serie di Star Trek insieme ad Alex Kurtzman, Heather Kadin e Bryan Fuller. Rod Roddenberry, figlio di Gene Roddenberry, leggendario creatore di Star Trek, scomparso nel 1991 ha invece dichiarato:

“Dilemmi morali, questioni umane, personaggi complessi ed un genuino senso di ottimismo. Queste sono le pietre angolari di Star Trek che lo hanno reso un franchise influente ed amato negli ultimi 50 anni. Sarò sempre intimidito dalla sua eredità e dalle legioni di fan che sono i guardiani della saga ed è un onore genuino unirmi ad un team di individui così incredibilmente capaci ed immaginifici che dovranno prendere le redini dell’eredità di Star Trek portandolo al pubblico della nuova era e su una piattaforma contemporanea”.

Ricordiamo infine che la serie sarà trasmessa da Netflix in Italia quasi in contemporanea con l’originale.

Solo un piccolo commento da parte mia dopo aver visto il Trailer..: mi ha un po’ spiazzato il design della USS Discovery, forse troppo con uno stile militare, sembra quasi che abbiano avuto designer e ingegneri Klingon per progettarla… e per una nave da esplorazione è forse un po’ fuori luogo… Resta il fatto comunque che non vediamo l’ora di vederla solcare lo spazio profondo!

EDIT del 25 Luglio: secondo rumors vari pare che la serie si collochi nella timeline originale, nel periodo subito dopo Enterprise e prima della serie classica. Il numero di registro della Discovery, NCC 1031 dovrebbe determinare quel periodo di costruzione delle navi. Inoltre pare che il design sia una rivisitazione di alcuni progetti fatti negli anni settanta da Ralph McQuarrie, di cui vi mostriamo qui sotto un esempio.

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Stay tuned!