Newsletter #167

Benvenuti Commanders al settimanale riassunto della newsletter, tradotta in Italiano.
Il sistema solare scoperto recentemente dalla NASA, TRAPPIST-1 è stato riportato nella Beta. Così facendo Frontier ha voluto riconoscere l’enorme valore scientifico della scoperta. Siamo certi che vi divertirete ad esplorare il nuovo sistema, inoltre abbiamo dei nuovi paintjob in stile “pirata” ed una nuova spedizione che sta per partire.
Ma andiamo con ordine..

On the Horizon
Tutto ciò che c’è di nuovo su Elite Dangerous: Horizons

TRAPPIST-1 ARRIVA NELLA BETA 2.3

Il mese scorso, dopo la straordinaria scoperta fatta dalla NASA, vi abbiamo confermato che il sistema TRAPPIST-1 sarebbe stato rappresentato accuratamente in Elite Dangerous.

Siamo lieti di informarvi che questo aggiornamento è stato fatto nella beta 2.3, quindi potete esplorarlo a vostro piacimento.

Il Guru dei video, ObsidianAnt, ha realizzato un eccellente video, dove ci porta a fare un tour attorno a TRAPPIST-1, perfetto per tutti quelli che desiderano vedere il nuovo sistema prima possibile.

Quelli del Livestream
Restate aggiornati con i video del team

THE COMMANDERS: Domande e risposte

Questa settimana Sandy è tornato a trovare Ed per rispondere alle vostre domande sull’ultimo aggiornamento in arrivo “The Commanders”.

Ci sono un sacco di anticipazioni e consigli, quindi vi consigliamo di vederlo.

GIOCHIAMO

Sandy non è stato l’unico ad incontrarsi con Ed questa settimana.

Steve Kirby, in forma olografica, ha giocato in Open Play per dimostrare alcuno degli aggiornamenti della 2.3 Commanders.

Notizie dallo store
Gli ultimi arrivi nel Frontier Store

ARRIVANO I PIRATI!

Avete chiesto altri pirate Paint jobs e noi ve li diamo! Se state pilotando un Cobra Mk III o un Eagle, questo nuovo pirate paint è disponibile.

Community Central
Tutto il meglio dalla comunità di Elite.

THE AZOPHI EXPEDITION

Il consorzio degli esploratori si sta preparando ad una nuova spedizione attraverso le stelle, alla ricerca di immagini spettacolari in zone poco conosciute della galassia.

Per unirvi a loro, potete aggiungervi in questo modulo online e per saperne di più, andate a controllare il loro thread sul forum.

PAX EAST: Video LOG CON IL CMDR JOSH HAWKINS

Have you ever wondered what it’s like to come to event and hang out with the Frontier Developments Team? Now you don’t have to!

Il CMDR Josh Hawkins ha salvato su video tutto il weekend trascorso al PAX East. Buona visione!

Community Goals
Il punto sui community goal attivi.

N.B. i nomi dei CG vengono lasciati volutamente in lingua originale.

RESTORE ORDER IN LIDPAR SUPPORT
Carlisle Station, Lidpar

Guadagnate ricompense consegnando Battle Weapons, Reactive Armour ed Advanced Medicines alla Carlisle Station nel sistema Lidpar.

RESTORE ORDER IN LIDPAR COMBAT
Carlisle Station, Lidpar

Guadagnate ricompense consegnando Bounty Vouchers alla Carlisle Station nel sistema Lidpar.

COLONIA MIGRATION APPEAL CONTINUES
Jaques Station, Colonia

Guadagnate un posto per la vostra fazione nella regione di Colonia, trasportando Galactic Travel Guides alla Jaques Station nel sistema Colonia.

Questo è veramente tutto, Commanders.
Come sempre, controllate i forum ufficiali, la pagina twitter e la pagina Facebook per tutte le ultime novità dell’universo di Elite: Dangerous, noi vi terremo informati.
Ricordatevi inoltre che accettiamo i vostri consigli e suggerimenti per migliorare il nostro blog e la nostra newsletter.

Ci vediamo nello spazio, ultima frontiera.

Navi Generazionali e Elite Dangerous

Parlare di navi generazionali è come narrare la storia degli avventurieri che per primi si lanciarono nel vuoto cosmico con vascelli di gran lunga più primitivi rispetto a quelli di cui godono i giocatori di Elite Dangerous nel 34° secolo.

Nella timeline di Elite Dangerous (che va da oggi all’anno in-game del 3303), i secoli tra 2200 e 2700 vengono considerati come il ‘periodo d’oro’ per l’esplorazione nonostante la tecnologia fosse primitiva per gli standard del 34° secolo, senza comunicazioni FTL (faster than light, ovvero più veloci della luce), senza iperspazio, con armi primitive e dure condizioni di vita.

un ipotetica Nave Generazionale per Elite Dangerous?!

Facciamo qui riferimento ad una componente importante per tutta la Fantascienza, da cui Elite ha preso spunto abilmente… le mitiche astronavi generazionali. Ma di cosa si tratta? Potremmo un po’ definirla come un’arca di Noè spaziale in grado di svolgere viaggi interstellari a velocità sub-luce e in grado di sostentare l’equipaggio e se stessa (ad esempio rimarrebbe il problema del propellente necessario..) per intere generazioni poiché questi viaggi potrebbero durare secoli.

Per assicurare la varietà genetica nel corso di un viaggio di diversi secoli (e quindi non avere decadimenti e anomalie genetiche) una nave generazionale dovrebbe ospitare almeno 500 individui (o una banca del seme). La nave dovrebbe inoltre disporre al proprio interno di una biosfera quasi completamente autosufficiente, in modo da produrre cibo, acqua ed un’atmosfera respirabile a sufficienza per tutti i suoi occupanti. Dovrebbe infine essere dotata di sistemi elettronici straordinariamente affidabili, in grado di resistere all’usura del tempo e di non danneggiarsi in maniera irreparabile nonostante l’uso continuo, oppure tali da essere riparabili anche con il semplice intervento degli abitanti della nave. (Si veda ad esempio dal recente film Passengers da noi recensito qui)

Nella Fantascienza è stato utilizzato come tema tipico quello dei discendenti dei primi occupanti di una simile nave che perdono la memoria storica della propria missione e ritengono che l’interno dell’astronave costituisca l’intero universo conosciuto e a tal riguardo consigliamo i romanzi del ciclo Universo (o “Orfani del cielo”) del 1941, capostipiti del genere. Poi va citata sicuramente la serie Rama (1973-1993) di Arthur C. Clarke (il mitico autore di 2001: Odissea nello spazio) dove appunto l’astronave Rama possiede un vero e proprio habitat con tanto di valli e mari interni sostenuti unicamente dalla forza centrifuga dovuta alla rotazione della sua enorme massa cilindrica…


Questo per quanto riguarda la Fantascienza scritta, ma gli esempi anche nella filmografia non mancano, anche nella nostra serie preferita, infatti, va ricordato un episodio della serie classica di Star Trek dal titolo “Ho toccato il cielo” oltre a due episodi della serie Star Trek: Voyager (“La malattia” e “La profezia”); e infine l’anime giapponese Last Exile.

Ma non solo Fantascienza: anche la NASA qualche anno fa dichiarò di essere intenzionata a studiare motori e navi in grado di svolgere viaggi interstellari di sola andata…Se ci pensiamo oggi, dalla scoperta recente di Trappist 1 (disponibile anche nella beta 2.3 di Elite Dangerous col nome Core Sys Sector XU-P A5-0), a “soli” 39 anni luce da noi, con il miglior motore per razzi spaziale disponibile (New Horizon che viaggia a 14,3Km/S), è stato calcolato ci vorrebbero 817 MILA anni per raggiungerlo (senza calcolare la decelerazione)… Insomma mi sembra ancora un po’ troppo presto per avventurarsi in questo progetto ma nel caso potrei farci un pensierino! 🙂

Ora che abbiamo capito cosa è una nave generazionale vorrei stravolgere un po’ il punto di vista e il sistema di riferimento a cui si è abituati: è interessante notare infatti che gli stessi pianeti popolati da esseri viventi potrebbero essere considerati una sorta di nave generazionale; questo concetto viene denominato come “Astronave Terra”.

Ma torniamo a Elite Dangerous, perché sarebbero così importanti queste navi?

Molte migliaia di navi generazionali avrebbero lasciato la Terra dalla fine del 21° secolo (la prima nel 2097), ma sembra che la preparazione al lancio nello spazio non fosse ben regolamentato. Molti non erano così preparati come avrebbero dovuto essere. In quei giorni la comunicazione più veloce della luce non esisteva e molti di quei potenziali coloni affrontavano da soli rischi terribili, viaggiando migliaia di anni luce nel vuoto, non diversamente da quanto accadeva alle carovane o alle navi che attraversavano continenti e mari nei secoli prima di loro. Le registrazioni indicavano che circa 70.000 di queste navi generazionali furono inviate nello spazio profondo.

Alcuni ebbero successo e fondarono nuovi mondi. Ma la maggior parte non lo furono altrettanto. Mentre alcuni riuscirono a tornare sulla Terra con i racconti delle loro avventure.

Molti quindi si sono persi nello spazio profondo, con la carcassa morta della loro nave che li trasporta su una traiettoria quasi infinita (nel vuoto ci si continua a muovere per inerzia una volta data una certa accelerazione) sempre più profondamente nello spazio. Altri sono riusciti a trovare una nuova Terra e sono sopravvissuti per molti decenni prima di essere sopraffatti da qualche disastro locale.

Alcuni potrebbero essere ancora vivi, ma limitati nelle comunicazioni, poiché la loro attrezzatura è divenuta obsoleta nel corso dei secoli. Diciamo che sono scomparsi senza lasciare traccia, ma è pur sempre possibile trovare qualche traccia di loro se sono ancora là fuori…

Alcuni sono nella loro 30a generazione. Si tratta di quelli che sono ancora sulla rotta programmata e viaggiano nel ‘normale’ spazio, a velocità relativistiche (più basse di quella della luce).

Comunemente questi viaggiatori sono noti come “The Missing” (i dispersi).

È interessante notare che, se si fanno quattro conti, scoprirete che a causa delle velocità relativistiche, il tempo a bordo delle navi generazionali sono in realtà compressi per gli occupanti. Un ulteriore risultato di osservazione di questa conclusione è che molte delle navi dovrebbero raggiungere le loro destinazioni proprio intorno all’anno 3300 se si assume che sono state puntate verso stelle a meno di 100 anni luce (ciò risulta plausibile per la tecnologia tra il 21° al 24° secolo). La distanza massima che potrebbero realisticamente viaggiare sarebbe intorno ai 1.000 anni luce (ma probabilmente molto meno); in questo modo le navi e la civiltà che ne è scaturita (sempre ce l’abbiano fatta) dovrebbero essere facilmente raggiungibili dagli esploratori attuali di Elite Dangerous.

Di più non si sa al momento, ma questo rimane uno dei misteri più intriganti in merito alla storia di Elite. Aspettiamo di saperne di più da qualche esploratore archeologo-spaziale! Nel frattempo se capite l’inglese vi consiglio questi due video ben fatti che descrivono la storia dei misteriosi “missing”!

Fly safe Commanders!

Newsletter #163

Benvenuti Commanders al settimanale riassunto della newsletter, tradotta in Italiano.

C’è stata una serie di incredibili scoperte in campo astronomico questa settimana e ne siamo veramente entusiasti quì in Frontier. (mi permetto di affermare che alla Frontier devono aver festeggiato a base di alcool mixato con altro alcool : nella newsletter originale hanno scritto che le scoperte sono state fatte in campo Astrologico.. ah.. ma gliel’ho fatto notare su Reddit!) Queste scoperte avranno un impatto anche nel gioco, come vi spiegheremo più avanti (Paolo Fox diventerà una nuova Fazione..?)

Volevamo anche confermarvi che miriamo a rilasciare la beta di Elite Dangerous: Horizons 2.3 il Lunedì 27 Febbraio. Ce la stiamo mettendo tutta per darvi la migliore esperienza di gioco possibile in Elite Dangerous ed abbiamo ancora alcune problematiche da sistemare prima che la beta sia pubblicata.

On the Horizon
Tutto ciò che c’è di nuovo su Elite Dangerous: Horizons

DAVID BRABEN CI RACCONTA DI COME LA SCOPERTA DI TRAPPIST-1 IMPATTERA’ ELITE DANGEROUS

Il recente annuncio della scoperta del sistema Trappist 1 system è particolarmente eccitante. La stella, una nana rossa di classe M8, ovvero alla fine della lista delle stelle di classe M, è così fioca che è visibile solo ai più potenti telescopi e per questo motivo non è stata inclusa in molti cataloghi stellari. Fortunatamente però, il sitema è quasi completamente parallelo al nostro angolo di visuale, il che ci permette di “vedere” i pianeti quando passano di fronte alla piccola stella e, incredibilmente, sette pianeti di dimensione paragonabile alla terra sono stati individuati proprio in questo modo. Inoltre tre di essi sono nella cosidetta “fascia abitabile“.

Anche con il telescopio Hubble, le più deboli stelle di classe M sono appena visibili a 40 anni luce di distanza, motivo per cui Trappist 1 non è in molti cataloghi stellari. Oltre questa distanza sono ancora di meno le stelle visibili di questa classe.. ed è quì che, nel gioco, il nostro sistema di generazione procedurale ci aiuta, creando le stelle più brillanti, più visibili.


(Questo è come è stato creato nel gioco il sistema appena scoperto)

E’ interessante notare che ciò che Stellar Forge (è il nome del programma che genera le stelle) ha creato, è un sistema complesso, completo di un paio di lune e di un paio di coppie di pianeti che orbitano fra loro – cose che non sono state (per ora) trovate con la tecnica della occlusione del disco stellare.. ma chissà, tutto è possibile.

A causa di questa scoperta, abbiamo modificato Stellar Forge con i dati relativi al nuovo sistema, in modo da rendere i pianeti uguali a quelli scoperti e lo abbiamo rinominato Trappist 1 – ma questa è solo una piccola modifica! potremmo ancora aggiungere un paio di lune.. e tutto questo verrà riportato nella beta e poi nella versione definitiva della 2.3

(firmato) David Braben, CEO e fondatore di Frontier Developments

Beh, da sarcastici Spacejokers quali siamo, potremmo suggerire, dato che i pianeti sono sette ed orbitano attorno ad una stella nana, di chiamarli come i nani di Biancaneve.
Un’altro suggerimento è quello di chiamare la stella, “Tana”.. (bonjour finesse).

Quelli del Livestream
Restate aggiornati con i video del team

ED A TUTTA BIRRA, ATTORNO ALLA ORBIS STATION

Questa settimana Ed Lewis ed Ant Ross si sono sfidati ad una corsa attorno alla Orbis Station, mettendo in paio dei paintjob ogni volta che uno di voi li aiutava a completare la gara. E’ stata una gara frenetica e piena di azione, in puro stile Elite Dangerous.. dategli un occhio sul nostro canale YouTube.

Community Central
Tutto il meglio dalla comunità di Elite.

LA TERZA SFIDA: RACE FOR GLORY

Il 23 Marzo, alle ore 11:00 (ora Italiana), partirà la terza Annual Voyager Challenge. E’ una gara mozzafiato di endurance da Qauthai HV-G C10-3 fino al Lyulka Beacon, utilizzando esclusivamente moduli originali.

Ricordatevi Commanders, volate sereni! Fate pause regolari, prendetevi cura di voi e non esagerate con le lunghe sessioni di gioco.

Community Goals
Il punto sui community goal attivi.

N.B. i nomi dei CG vengono lasciati volutamente in lingua originale.

THE RAHU RESCUE OPERATION
Acharya Station, Rahu

Consegnate Escape Pods ad Acharya Station, nel sistema Rahu. (Nota bene, la newsletter originale dice, erroneamente di consegnare Exploration Data al Gilmour Orbiter nel sistema Tau Ceti per la Federazione…)

THE RAHU COMBAT OPERATION
Acharya Station, Rahu

Guadanate ricompense consegnando Bounty Vouchers ad Acharya Station nel sistema Rahu.

COLONIA MIGRATION APPEAL, FEBRUARY 3303
Jaques Station, Colonia

Guadagnate un posto per la vostra fazione nella regione di Colonia, trasportando Galactic Travel Guides dal Bluford Orbital nel sistema LHS 3447, alla Jaques Station nel sistema Colonia.

Il tam tam della comunità
Una selezione del meglio del meglio del meglio, offerto dalla Comunità di Elite: Dangerous

UNA CREAZIONE D’ELITE

Il CMDR BigRedFrog ha creato questo fantasioso tavolinetto da caffè, a forma di Coriolis Station, completo di base che si accende ed un proiettore integrato. Una cosa veramente impressionante, vorremmo averne uno anche quì alla Frontier.

Se vi interessa vedere come è stato fatto, BigRedFrog ha creato una galleria di foto per voi.

LA POTENZA E’ NULLA SENZA CONTROLLO

Il CMDR Neille Bartos si è cimentato nella costruzione di un pannello di controllo, basato sul processore Arduino.

Anche il CMDR RengerG ha avuto la stessa idea, ma con uno stile più analogico.

Ancora una cosa
Ovviamente anche io mi sono voluto cimentare nella realizzazione (semplice) di un pannello di controllo. Data però la mancanza di tempo, mi sono limitato ad acquistare su Amazon un tastierino numerico USB e configurarlo dal menu delle opzioni. Un paio di etichette sopra e via.. più veloci della luce.

clicca sull’immagine per ingrandire

Per €9, mi sembra una grande aggiunta alla strumentazione di bordo.

Questo è veramente tutto, Commanders.
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Ricordatevi inoltre che accettiamo i vostri consigli e suggerimenti per migliorare il nostro blog e la nostra newsletter.

Ci vediamo nello spazio, ultima frontiera.

Vi lasciamo con un brano di Neil Young, che ci sembra adatto alle nostre avventure spaziali:

“And once you’re gone,
you can never come back
When you’re out of the blue
and into the black.”

(Neil Young, Hey Hey, My My, 1979)